Resoconto del C.C. del 02 Agosto 2013 

PRESIDENTE: Prego i consiglieri di prendere posto, procediamo all’appello: Sindaco On. Domenico Tuccillo (p), Concas Vincenzo (p), Boccellino Giovanni (p), Manna Camillo (a), Di Lena Gennaro (p), Giustino Gennaro (p), Petrellese Nicola (p), Montefusco Biagio (p), Perrino Nicola (p), Di Mauro Carmine (p), Porroni Nunzia (p), Botta Raffaele (p), Boemio Antonio (p), Pecchia Mauro (p), Tuberosa Giovanni (p), Falco Raffaele (p), Pannone Antonio (p), Baia Aniello (p), Fusco Raffaele (p), Giacco Camillo (p), Caiazzo Antonio (p), De Stefano Vincenzo (p), Castaldo Biagio (p), Acri Cristina (a), Bassolino Tommaso (a).

22 presenti, 3 assenti, la seduta è validamente costituita.

Passiamo al primo capo all’Odg.

 

PRESIDENTE: CAPO N.1: Lettura ed approvazione verbale seduta precedente”.

Il Consiglio comunale, visto l'art.33 del Regolamento del Consiglio e delle attività consiliari, approvato con deliberazione n.81 del 15.12.2008, approva i verbali della seduta precedente del giorno 29.07.2013 identificati ai numeri: 62,63,64,65, 66,67,68.

Il primo capo risulta approvato.

PRESIDENTE: CAPO N.2: “Modifica dell'art.40 del Regolamento del Consiglio Comunale”.

 

Ci sono interventi? Procediamo alla lettura della proposta di delibera. La parola al consigliere Castaldo.

 

CASTALDO BIAGIO: Buongiorno Sindaco, Presidente, Assessori, consiglieri e pubblico presente. Presidente, noi della minoranza riteniamo opportuno rinviare questo capo, in quanto non siamo d'accordo con la modifica dell'art. 40 del Regolamento del Consiglio, visto che anche voi nella precedente amministrazione avevate sempre fatto presente che il Regolamento e lo Statuto dovevano essere modificati. Quindi, alla luce di eventuali modifiche che il vostro assessore al ramo, sig. Grillo, sta già lavorando su questo e dal fatto che una volta approvate queste Commissioni, poi andremo incontro alle festività estive, riteniamo opportuno rinviare questo capo ed aspettare che venga modificato per intero il Regolamento del Consiglio e, chiaramente lo Statuto, per una discussione seria ed approfondita, anche perchè la proposta è quella di ridurre da nove a sette i componenti delle Commissioni, però se questo debba essere, facciamo un discorso generale sull'intero impianto del Regolamento. Grazie.

 

PRESIDENTE: Grazie consigliere Castaldo, intanto è entrato in aula il consigliere Manna. Consigliere Castaldo, noi riteniamo di dover provvedere alla modifica dell'art.40, anche in ossequio a quella che è stata la legge finanziaria del 2010 che ha previsto che per i Comuni superiori a diecimila abitanti una riduzione del 20% dei consiglieri comunali che venissero eletti dopo il 2011 a tutto il prosieguo. Pertanto, il Consiglio comunale non è più formato da trenta ma da ventiquattro consiglieri. Siamo nell'intesa di voler seguire quella che è la normativa nazionale, nel senso della spending review, perchè nelle linee programmatiche, tracciate dal Sindaco vi è anche quella dell'obiettivo del risparmio. Questa la motivazione, per cui riteniamo di dover abrogare l'art.40 per portare i commissari nelle Commissioni da nove a sette, provvederemo, sicuramente in futuro, l'assessore Pasquale Grillo ci sta già lavorando, alla modifica del Regolamento e dello Statuto, ma lo faremo solo in una fase successiva, non possiamo aspettare dei tempi così lunghi in considerazioni che riteniamo, tra i nostri obiettivi c'è anche quello di voler far risparmiare l'Ente. Grazie. Ci sono altri interventi?

 

CASTALDO BIAGIO: Presidente, il mio intervento non andava contro la spending review. Io ho parlato di un argomento, lei mi porta fuori argomento. Io ho parlato di rinviare questo capo ma questo non significa non ridurre i consiglieri, la riduzione dei consiglieri già per legge è stata fatta, noi stiamo parlando delle Commissioni. Quindi, anche la riduzione delle Commissioni...

Il mio interventi andava nel senso di rinviare, poiché le Commissioni è vostra intenzione di ridurre da nove a sette il numero dei componenti, ma il numero dei consiglieri rimane sempre di 24, quelli che prevede la legge, io non ho parlato di non ridurre per avere una possibilità di qualche eventuale consigliere in più, poi non possiamo deciderlo noi. La legge regionale parla di spending review e quanto altro, ma noi comunque abbiamo una soglia che non possiamo superare, non possiamo andare oltre un certo budget di gettoni di presenze quindi o con sette o con nove presenze nelle Commissioni, noi comunque abbiamo quella soglia di sbarramento. La mia richiesta andava nel senso di rinviare, poiché c'è agli atti e ci sta lavorando, come ho saputo da un colloquio fatto con il vostro assessore sig. Grillo, a questo punto, poiché ci sono le festività, conviene rinviare tutto a fine mese in modo che l'assessore abbia qualche giorno in più per portare l'intero impianto modificato ed approvarlo una volta sola, altrimenti nei primi giorni di settembre ci troviamo un'altra volta costretti a portare in Consiglio comunale eventuali modifiche al Regolamento e allo Statuto. Questo era il senso della mia richiesta, rispettando la spending review. Le ripeto, noi abbiamo un limite di presenze, un limite di gettoni da poter avere, ogni singolo consigliere comunale, un limite di spesa da parte dell'Ente, comunque non andiamo oltre quella spesa, ciò non significa che le Commissioni possono rimanere a sette o a nove, è indifferente, anche perchè penso che ridurre le commissioni non dia la possibilità, non tanto alla minoranza ma anche alla maggioranza, di non esser presenti in tutte le commissioni per poter espletare il proprio ruolo. Grazie

 

PRESIDENTE: LA parola al consigliere Giustino.

 

GIUSTINO GENNARO: Buongiorno, io ritengo che il provvedimento abbia una sua giustificazione, del tutto legittima, in riferimento alla riduzione della rappresentanza consiliare, di cui alla legge finanziaria del 2010. Immaginate un attimo un Consiglio comunale che sta nel pieno delle proprie funzioni, con un terzo dei consiglieri assegnati, cioè ad otto, ha degli organismi collaterali formati da nove consiglieri. E' abbastanza un paradosso, il percorso logico che ci porta a prendere in considerazione l'ipotesi di una riduzione dei commissari, sta proprio nel fatto che essendo stati ridotti, diceva bene il Presidente, da trenta a ventiquattro consiglieri, il numero dei consiglieri massimi assegnati a Comuni come quello di Afragola, parallelamente riduciamo da nove a sette il numero dei commissari nelle Commissioni. E' un intervento spot che non preclude la strada a quella riorganizzazione statutaria e regolamentare che con grande forza l'Amministrazione ha messo come priorità assoluta sul suo tavolo e che ha delegato sin dal primo giorno l'assessore Grillo che brillantemente già è in una fase inoltrata di questo lavoro. La riduzione delle Commissioni permetterà la costituzione delle stesse e permetterà quanto prima alla Commissione competente, la prima Commissione, di entrare nel merito delle proposte che farà l'Amministrazione, per conto dell'assessore Grillo per quanto riguarda la modifica statutaria e la modifica regolamentare. Non ci siamo posti un problema di gettoni, non è questo quello che ci affascina, ci affascina piuttosto un momento di partecipazione e la maturità dei gruppi consiliari a sentirsi rappresentati. Certamente non tutti i consiglieri comunali possono stare in tutte le Commissioni, non tutti i gruppi possono essere rappresentati in tutte le Commissioni. Se passasse questo principio, ci troveremo che le Commissioni dovrebbero essere formate, per esempio, da 10-11 forse 12 membri, non volendo tenere un considerazione quella mobilità fisiologica, strutturale, che nel corso dell'Amministrazione va ad intaccare i vari gruppi, ora di maggioranza, ora di opposizione, con addirittura, tenendo di riferimento il dato storico, di travasi da consiglieri di opposizione verso quelli di maggioranza e forse quelli di maggioranza verso quelli di opposizione. Quindi, la modifica si avverte, nel senso di diventare immediatamente operativi da qua a quindici giorni come faceva notare fuori microfono il consigliere Giacco che sollevava un'eccezione condivisibile e, quindi, immediatamente entrare nel merito e dell'assunto delle problematiche che devono poi essere trattate in questo C.C., ma soprattutto nel merito del Regolamento definitivo e su quello poi ci daremo le linee definitive. Il che può anche riprevedere un passaggio dei numeri dei commissari a 7 a 8 a 9 o addirittura... ma oggi manteniamoci in linea con quello che è l'indirizzo del legislatore, che ha voluto la riduzione dei membri del Consiglio comunale, per i Comuni come Afragola da 30 a 24 e, quindi, parallelamente portiamo da 9 a 7, credo sia un atto doveroso, credo che sia un atto fisiologico. Grazie

 

PRESIDENTE: La parola al consigliere Castaldo.

 

CASTALDO BIAGIO: Presidente ci vogliamo accertare se l'assessore sta lavorando in tal senso? Perchè non vorrei che approviamo una riduzione dei consiglieri e poi per l'assessore la proposta rimane invariata... Chiedo all'assessore di intervenire, grazie.

 

GIUSTINO GENNARO: Io non capisco il senso delle richieste del geometra Castaldo, l'Amministrazione, attraverso il suo Assessore competente, farà una proposta al Consiglio, ma la competenza sul numero dei componenti è di questo Consiglio, non capisco il perchè di questa chiamata in causa dell'Assessore che sta lavorando, di concerto con l'Amministrazione e sicuramente si raccorderà con tutti i gruppi, sulla modifica regolamentare, che c'entra l'assessore rispetto al numero dei membri della Commissione se la materia è squisitamente ed esclusivamente di pertinenza dei consiglieri comunali?

 

PRESIDENTE: Grazie consigliere Giustino, la parola al consigliere Pannone.

 

PANNONE ANTONIO: Grazie Presidente, buongiorno a tutti, buongiorno ai concittadini presenti. Penso che in sostanza stia emergendo l'esigenza di un approccio di ordine sistemico alla problematica. Quindi, evitando una degradazione sul terreno della verifica dell'incisività o meno di parametri che possono essere catalogati nei parametri stessi della   spending review, come dicevano i consiglieri che mi hanno preceduto e anche i consiglieri di maggioranza, il consigliere Giustino, c'è un'esigenza di partecipazione che in questa sede noi vogliamo continuare a garantire come abbiamo fatto in passato. Questo dato, nel rispetto della legge, riteniamo, penso di poter interpretare da questo punto di vista anche gli spunti che venivano formulati dal consigliere Castaldo possono essere inglobati in maniera sistemica all'interno di una discussione generale che potrà consentire la discussione di un quadro di interventi di modifiche del Regolamento consiliari che so, con certezza, sono all'attenzione dell'assessore competente, l'assessore Grillo, che sta lavorando con rigore e anche con perizia e con grande competenza e senso di responsabilità. Credo che da questi banchi venga un invito al senso di responsabilità che non deve in nessun modo toccare quella che è la rappresentatività anche di organismi fondamentali per la vita delle istituzioni, come le Commissioni consiliari permanenti, a cominciare da quella che ha specifiche competenze sulla vigilanza e sul controllo degli atti e dall'altro, anche questo stimolo che si traduce oggi in un punto specifico, anzi più punti correlativamente anche rispetto alla composizione stessa delle composizioni, nel rispetto della promozione tra maggioranza ed opposizione, possa garantire la sua piena compatibilità con un impianto di ordine sistemico che questa stagione politica istituzionale, possa tradursi in modifiche coerenti del vigente Regolamento Consiliare. Grazie

 

PRESIDENTE: Grazie consigliere Pannone. Io devo notare, che non c'è buona volontà da parte delle forze di opposizione addivenire ad una modifica del Regolamento. Vedere, il problema è vero che l'assessore Grillo sta provvedendo a lavorare per un nuovo Regolamento, ma io credo che abbia bisogno anche dei tempi, perchè l'assessore Grillo non ha certamente intenzione di proporre a questo Consiglio comunale un Regolamento che sia lacunoso come quello passato. Allora, avremo dei tempi, al di là del lavoro dell'Assessore che dovrà essere portato nelle Commissioni, bisogna che la Commissione ci lavori e poi dopo verrà in Consiglio comunale. Avremo, sicuramente dei tempi lunghi che il Regolamento passato sia lacunoso, lo denotiamo anche dall'intervento del consigliere Castaldo, il quale rileva che c'è la necessità di una modifica di questo Regolamento. Proprio perchè c'è la necessità di modifica di questo Regolamento, vada fatto nel miglior modo possibile e, certamente non potrà essere fatto in fretta. Per questo motivo, se non ci sono altri interventi, ritengo poter passare alla lettura della proposta di delibera.

Prego consigliere Castaldo.

 

CASTALDO BIAGIO: Presidente, io non ho detto che il Regolamento è lacunoso, il Regolamento bisogna aggiornarlo in base alle ultime novità di legge, poi le ricordo che questo Regolamento è stato votato pure da lei che faceva parte dell'allora maggioranza consiliare. Quindi, se è lacunoso, pure lei ha sbagliato nel votarlo, io non credo sia lacunoso, solo per un aggiornamento rispetto alle ultime leggi approvate. Io non ho detto che sia lacunoso, però le ripeto, se questo Regolamento è lacunoso, è stato approvato anche da lei nella passata amministrazione.

 

PRESIDENTE: Consigliere Castaldo, per la verità noi non possiamo fare un dibattito tra lei e il consigliere Giustino, sicuramente è stato un Regolamento votato anche da me, non lo nascondo, non dico di no, ma questo non significa che poi alla fine questo Regolamento si sia rivelato un Regolamento lacunoso. Le faccio osservare, proprio perchè lei l'altra volta ci teneva tanto a puntualizzarlo che, quando si parla di lettura ed approvazione dei verbali del Consiglio comunale precedente, lei mi faceva osservare che non bisogna votare, ma se lei conosce il senso del termine approvazione, significa dare assenso, l'assenso o lo si dà per alzata di mano o per espressione di un si o per il chinare il capo, certamente non è consono al C.C. chinare il capo, perchè è proprio degli asini, ma io ritengo che anche quell'articolo debba essere modificato perchè vanno approvati e quindi, vanno votati. Questa è la dimostrazione di quanto sia lacunoso il nostro Regolamento.

Se non ci sono altri interventi...

 

CASTALDO BIAGIO: Presidente, ma lei non può chiudere facendo un dibattito con l'ex Presidente. A prescindere che lei ha dato ragione a me, perchè il capo precedente non l'ha messo in votazione e se proprio lei si prende questa ragione, allora io le dico che ha sbagliato sul capo precedente, perchè lo doveva mettere in votazione. Questa è la prima cosa, poi se proprio vuole avere ragione, lei è convinto di questo, le ricordo che lei ha fatto parte per cinque anni della passata amministrazione e questo dato o questa proposta la poteva fare anche nella passata amministrazione, eventualmente io stavo sbagliando o l'ex Segretario stava sbagliando. Lei nei lunghi cinque anni non l'ha mai fatto, tutto adesso lei riscopre la trasparenza degli atti, dopo cinque anni. Quindi, finiamola di polemizzare, anche perchè io non intendo polemizzare, noi siamo qui per la partecipazione, lei non può ogni articolo o ogni capo mettere in discussione l'eventuale figura dell'allora Presidente. Grazie

 

PRESIDENTE: Per la verità non stavo mettendo in discussione la figura dell'allora Presidente, forse lei... Se non ci sono altri interventi, passo alla lettura della relazione istruttoria e proposta di deliberazione.

“Premesso che con deliberazione del Consiglio comunale n.81 del 15.12.2008 è stato approvato il Regolamento del Consiglio comunale e delle attività consiliari;

Considerato che ai sensi dell'art.1 comma 2, L.42/2010 di modifica dell'art.2 comma 183 all'87, L.191/2009, legge finanziaria 2010, per i Comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti, per i quali ha luogo il primo rinnovo del Consiglio comunale, si applica a decorrere dal 2011 e per tutti gli anni a seguire la riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali e provinciali, con efficacia dalla data del medesimo rinnovo.

Considerato, altresì che a seguito della suddetta riduzione, il numero dei consiglieri comunali è passato da 30 a 24.

Ritenuto procedere alla modifica dell'art.40 del Regolamento del Consiglio comunale e delle attività consiliari che disciplina la composizione e la nomina delle Commissioni Consiliari al fine di adeguarla all'intervenuta novella legislativa;

Considerato che il Presidente del Consiglio comunale ha impartito la direttiva di procedere a ridurre i componenti delle Commissioni consiliari a sette consiglieri.

Ritenuto proporre al Consiglio comunale di modificare l'art.40 come formulato: “Art.40 – Composizione e Nomina.

  1. Ogni Commissione può essere composto da sette consiglieri eletti in rappresentanza della maggioranza e della minoranza consiliare; Il numero dei componenti è ripartito tra la maggioranza e le minoranze consiliari, secondo un criterio proporzionale riferito all'effettiva rappresentanza in Consiglio;
  2. Alle Commissioni possono partecipare, senza diritto di voto, il Sindaco, i membri della Giunta, i componenti per materia e il Presidente del Consiglio, se invitati partecipano anche il Direttore Generale, il Segretario Generale, il Dirigente, il Responsabile degli Uffici e Servizi, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Difensore Civico;
  3. La nomina in seno alle Commissioni, previa designazione da parte dei singoli gruppi consiliari è deliberata dal Consiglio comunale, su proposta del Ufficio di Presidenza;
  4. Qualora il Consiglio non deliberi nei termini di trenta giorni, il Presidente del Consiglio Comunale, entro i quindici giorni successivi, sentiti i capigruppo consiliari, provvede, con proprio atto alla costituzione delle Commissioni, nel rispetto di quanto previsto al primo comma del presente Articolo”.

Tutto ciò premesso, si propone al Consiglio comunale di deliberare, di approvare la modifica dell'art.40 del Regolamento del Consiglio e delle attività consiliari, approvato con delibera di C.C. n.81 del 15.12.2008, che disciplina la composizione e la nomina delle Commissioni consiliari, così come appresso indicata:

Art.40 - Composizione e nomina.

1. Ogni Commissione può essere composto da sette consiglieri eletti in rappresentanza della maggioranza e della minoranza consiliare; Il numero dei componenti è ripartito tra la maggioranza e le minoranze consiliari, secondo un criterio proporzionale riferito all'effettiva rappresentanza in Consiglio;

2. Alle Commissioni possono partecipare, senza diritto di voto, il Sindaco, i membri della Giunta, i componenti per materia e il Presidente del Consiglio, se invitati partecipano anche il Direttore Generale, il Segretario Comunale, il Dirigente, il Responsabile degli Uffici e Servizi, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Difensore Civico;

3. La nomina in seno alle Commissioni, previa designazione da parte dei singoli gruppi consiliari è deliberata dal Consiglio comunale, su proposta del Ufficio di Presidenza;

4. Qualora il Consiglio non deliberi nei termini di trenta giorni, il Presidente del Consiglio Comunale, entro i quindici giorni successivi, sentiti i capigruppo consiliari, provvede, con proprio atto alla costituzione delle Commissioni, nel rispetto di quanto previsto al primo comma del presente Articolo”.

Prego consigliere Giustino.

 

GIUSTINO GENNARO: Presidente, stiamo già in votazione e non voglio fare l'intervento, però vorrei correggere il senso del comma che prevede la partecipazione delle figure esterne ai consiglieri comunali, depennando dall'elenco la figura del direttore generale e del difensore civico che all'interno del nostro Comune non sono previste e che probabilmente neanche più la normativa nazionale la prevede per Comuni come Afragola.

 

PRESIDENTE: Grazie consigliere Giustino. La parola al consigliere Castaldo.

 

CASTALDO BIAGIO: Presidente, solo per un ordine di lavoro, la prego di leggere solo la proposta da approvare al Consiglio, non la relazione istruttoria, perchè noi se siamo già a conoscenza, perchè agli atti già da qualche giorno, quindi evitiamo di ripetere sempre le stesse cose. Grazie

 

PRESIDENTE: Sicuramente, consigliere Castaldo eviteremo di leggere la relazione completa, per la verità ci preoccupavamo che molto probabilmente, non avevate preso visione della proposta di delibera.

Mettiamo in votazione dei...

 

CASTALDO BIAGIO: Preoccupati dei tuoi però, non fare sempre la vena polemica...

 

PRESIDENTE: Votiamo prima l'emendamento proposto dal consigliere Giustino, per appello nominale, proposto dal consigliere Giustino, Di Mauro e Giacco.

Sindaco On. Domenico Tuccillo (si), Concas Vincenzo (si), Boccellino Giovanni (si), Manna Camillo (si), Di Lena Gennaro (si), Giustino Gennaro (si), Petrellese Nicola (si), Montefusco Biagio (si), Perrino Nicola (si), Di Mauro Carmine (si), Porroni Nunzia (si), Botta Raffaele (si), Boemio Antonio (si), Pecchia Mauro (si), Tuberosa Giovanni (si), Falco Raffaele (si), Pannone Antonio (si), Baia Aniello (si), Fusco Raffaele (si), Giacco Camillo (si), Caiazzo Antonio (si), De Stefano Vincenzo (si), Castaldo Biagio (si), Acri Cristina (a), Bassolino Tommaso (a).

Approvato all'unanimità, con voti 23.

Mettiamo ai voti la proposta di delibera, sempre per appello nominale, richiesto dal consigliere Giustino, Montefusco e Petrellese.

Sindaco On. Domenico Tuccillo (si), Concas Vincenzo (si), Boccellino Giovanni (si), Manna Camillo (si), Di Lena Gennaro (si), Giustino Gennaro (si), Petrellese Nicola (si), Montefusco Biagio (si), Perrino Nicola (si), Di Mauro Carmine (si), Porroni Nunzia (si), Botta Raffaele (si), Boemio Antonio (si), Pecchia Mauro (si), Tuberosa Giovanni (si), Falco Raffaele (si), Pannone Antonio (astenuto), Baia Aniello (astenuto), Fusco Raffaele (astenuto), Giacco Camillo (astenuto), Caiazzo Antonio (astenuto), De Stefano Vincenzo (astenuto), Castaldo Biagio (astenuto), Acri Cristina (a), Bassolino Tommaso (a).

Approvato con 16 voti a favore, 7 astenuti.

 

 

PRESIDENTE: CAPO N.3: “Istituzioni delle Commissioni Consiliari Permanenti”.

 

La parola al consigliere Pannone Antonio.

 

PANNONE ANTONIO: In riferimento alla proposta di modifica dell'art.40 del vigente Regolamento delle Commissioni e delle attività consiliari, la previsione specificata è quella dell'entrata in vigore, leggo testualmente l'art.5 “decorsi 15 giorni dalla data di pubblicazione all'Albo Pretorio, della delibera di approvazione” naturalmente c'è il riferimento anche alle motivazioni di ordine particolare, non ravvedendo questa esigenza di urgenza, la nostra proposta, anche in considerazione del dibattito sviluppatosi, è quella di procedere ad un rinvio rispetto a quella che è l'articolazione delle Commissioni, anche alla luce dell'intervenuta modifica, deliberata testè dal Consiglio Comunale dell'art.40 del vigente Regolamento del Consiglio e delle attività consiliari.

 

PRESIDENTE: La parola al consigliere Giustino.

 

GIUSTINO GENNARO: In seno alla Conferenza dei capigruppo convenimmo che evidentemente la costituzione,anche delle Commissioni, poteva rappresentare un momento per avviare quella fase di lavori negli organismi a latere del Consiglio comunale, per velocizzare taluni processi che già stavano in corso, non ultimo quello della modifica Regolamentare e Statutaria, però alla luce dell'eccezione regolamentare sollevate dal consigliere Pannone, se non c'è unanimità su questo punto, io mi sento di dover condividere il rispetto di una norma regolamentare messa sul tavolo. Quindi, se la richiesta dell'opposizione non può ripiegare su una ragion di stato che è quella di mettere i consiglieri nella possibilità di poter operare già immediatamente, il Consiglio lo potrebbe fare, perchè è sovrano, noi ci fermiamo a quella che è l'indicazione regolamentare, così come sollevata dall'opposizione.

 

PRESIDENTE: Grazie consigliere Giustino, anche perchè a riguardo c'è un accordo tra maggioranza ed opposizione, nella riunione di capigruppo, in ogni caso c'è la disponibilità a poter rinviare il capo. Rinvieremo, ovviamente, sia il capo n.3, ma anche il 4-5-6-7-8-9.

Per alza di mano. Chi è favorevole al rinvio alzi la mano.

Approvato all'unanimità, si rinviano quindi gli argomenti dal n.3 al n.9.

 

PRESIDENTE: CAPO N. 10: Presa d'atto e recepimento del comma 65 dell'art.1 della Legge Regionale n. 5 del 06.05.2013. Provvedimenti”.

 

(entra in aula la consigliera Acri). Procediamo alla lettura della proposta di delibera. La parola al consigliere Pannone.

PANNONE ANTONIO: Solo per sottolineare il dato condiviso, ma è giusto che diventi patrimonio condiviso anche dei cittadini che ringrazio ancora per la presenza. In realtà questa impostazione, anche dall'esito della Conferenza dei capigruppo, non inficia e non incide sul percorso che poteva attivarsi, rispetto all'operatività delle Commissioni, perchè comunque si era concordati un percorso che prevedeva un'operatività settembrina, a partire dal mese di settembre. Naturalmente, questo ci consente di essere rispettosi, ed è un bene fondamentale che viene sempre opportunamente es autorizzato dall'assemblea, dal Presidente, dall'Ufficio di Presidenza e, quindi, anche nella consapevolezza che questo non determini nessun tipo di rallentamento rispetto all'operatività delle Commissioni consiliari. parimenti, nello stesso tempo garantisce la piena adesione a quello che è il dettato Regolamentare e quindi anche con l'esigenza di trasparenza, di pubblicità degli atti che venivano richiamati anche negli interventi precedenti. Grazie.

PRESIDENTE: Consigliere Pannone, lei non deve approfittare della mia bontà, perchè sul capo all'ODG si interviene quando si discute di quel capo all'ODG. Adesso stiamo discutendo di un altro capo all'ODG che è la presa d'atto e recepimento del comma 65 dell'art.1 della Legge Regionale n. 5 del 06.05.2013.

L'Assessore all'urbanistica e l'Assessore al patrimonio propongono:

  1. di prendere atto di quanto previsto al comma 65 dell'art.1 della Legge Regionale n. 5 del 06.05.2013, per gli immobili acquisiti a Patrimonio Comunale, per i quali ai sensi dell'art.31 comma 5 del D.P.R. n.380 del 06.06.2001, si sia già deliberato o si possa in futuro deliberare di non demolirli, per l'esistenza di prevalente interesse pubblico e per l'insussistenza di contrasti con i rilevanti interesse urbanistici e ambientali;
  2. di considerare quale obiettivo primario del PUC, il recupero urbanistico ed edilizio degli insediamenti abusivi da attuare secondo lo strumento dei PUA, così come stabilito dalla Legge Regionale n.16/2004;
  3. di dare mandato alla struttura, di definire in linea con la normativa statale, nel rispetto degli strumenti urbanistici e coerentemente con le strategie di recupero urbanistico ed edilizio degli insediamenti abusivi introdotti dai PUA, i criteri da sottoporre al Consiglio per stabilire la destinazione degli immobili di cui punto 1 che precede;
  4. dare altresì mandato alla struttura di definire, sempre in linea con la normativa statale, nel rispetto degli strumenti urbanistici, coerentemente con le strategie di recupero urbanistico ed edilizio degli insediamenti abusivi introdotti dai PUA, nonché tenendo conto del comma 65 dell'art.1 della su richiamata Legge Regionale;
  5. I criteri da sottoporre al Consiglio che non siano incentivati di altre attività di edificazione in mancanza d presupposti di legge amministrativa per: a) l'assegnazione di immobili di cui al punto 1 che precede, che tecnicamente e giuridicamente possono avere una destinazione ad uso abitativo; b) l'assegnazione degli immobili di cui al punto 1 che precede, che tecnicamente e giuridicamente possono avere una destinazione ad uso diverso, le procedure di un piano di dismissione degli immobili di cui al punto 1 che precede, per i quali non si ravvisi un possibile impiego per uso abitativo diverso”.

Se non ci sono interventi, chiede la parola il consigliere Castaldo. Prego.

CASTALDO BIAGIO: Presidente, le ricordo che gli interventi li deve chiedere prima di leggere la disposizione, non può leggere il deliberato e poi chiede l'intervento. Lei non ha chiesto se qualcuno voleva intervenire, va direttamente sul deliberato.

PRESIDENTE: Le faccio osservare, che bisogna essere tempestivi nel richiedere la parola, consigliere Castaldo, mi dispiace che questa cosa venga proprio dalla sua parte politica, in considerazione del fatto che lei nella passata consiliatura è stato Presidente del Consigiio.

CASTALDO BIAGIO: Io comunque chiedevo chi voleva intervenire, lei neanche questo fa.

Nell'approvazione di questo capo io volevo semplicemente ricordare, al pubblico presente, ma naturalmente a tutti noi, che questo capo che stiamo approvando stamattina non è altro che la continuità di quello che abbiamo fatto nella precedente amministrazione, assumendoci tutte le responsabilità, tutte le critiche dell'allora opposizione, che tutte le volte noi portavamo in Consiglio comunale degli atti di eventuali abbattimenti ordinati dalla Procura, ogni qualvolta discutevamo su qualsiasi atto l'opposizione in toto ci criticava, accusandoci di una forzatura in tal senso. Alla fine si è avuto ragione, anche alla luce di quanto diceva il nostro Sindaco Nespoli e dobbiamo tuttora ringraziarlo, perchè lui ha inciso tanto con la sua forza politica, anche a livello Regionale, io so che ha lavorato tanto affinchè passasse questa legge regionale. Io questo lo volevo ribadire, ringraziando il Sindaco Nespoli, ringraziando la vecchia amministrazione che, anticipatamente, già tre anni o quattro anni orsono, ha previsto di proseguire su questa strada e alla lunga abbiamo avuto ragione noi. Questo è un modo di zittire quelle critiche che si sono mosse verso di noi nei lunghi quattro anni passati e per questo io mi sento di ringraziare, per aver avuto il coraggio, la vecchia maggioranza insieme al Sindaco che fecero questa proposta, perchè allora era assessore anche all'urbanistica. Grazie

PRESIDENTE: Grazie consigliere Castaldo, chiede di intervenire l'assessore all'urbanistica Como. Prego Assessore.

ASS. BRUNELLA COMO: Buongiorno a tutti, saluto i cittadini di Afragola, sono molto lieta di cominciare questo incarico, vorrei spiegarvi più nel dettaglio il senso di questa proposta. Fermo restando la volontà della nuova Amministrazione, così come ben spiegato dal Sindaco nella sua relazione, la nostra idea di intervento nella città e, quindi sul territorio, è quella di metterci nelle condizioni di affrontare i problemi che lo contraddistinguono, senza pregiudizi di sorta, ma servendosi di quelli che sono gli strumenti urbanistici e pianificatori che ci vengono offerti dalla norma, per questa ragione abbiamo inteso dovessimo avere la responsabilità di prendere atto di questo legiferato della Regione, ma inquadrando questa disposizione, nell'ambito della generale normativa che contraddistingue la pianificazione della nostra Regione. Per questo, nel considerato, abbiamo ritenuto importante fare riferimento alla L.16 che, come sappiamo, individua ai comma richiamati il tema degli insediamenti abusivi e, sollecita i Comuni alla redazione di specifici piani urbanistici attuativi che sono intesi come piani di recupero degli insediamenti abusivi. Rispetto a questi piani l'Amministrazione ha la facoltà di definire dei provvedimenti anche coattivi, per la definizione di un nuovo sistema di governo del territorio e di riqualificazione urbana.

Quindi, in questo contesto, la questione del possibile utilizzo degli immobili acquisiti al patrimonio, viene inquadrato come uno strumento ulteriore di cui l'Amministrazione si dota, per mettere in atto delle azioni che siamo di opportunità e di riqualificazione per il territorio. Quindi, effettivamente di interesse pubblico, per cui dopo aver, nella premessa, voluto richiamare l'art.1 del D.P.R. che ci ricorda quelli che sono i doveri dell'Amministrazione e che quindi ricordiamo nei riguardi degli immobili abusivi, qualora il proprietario non prevede l'abbattimento, l'amministrazione è tenuta, dopo 90 giorni a predisporre l'abbattimento. Ciò può essere evitato se si ravvisano dei interessi di ordine superiore, quindi degli interessi pubblici che possano permettere all'Amministrazione di utilizzare quel bene per un benessere ulteriore della collettività.

Con queste premesse la proposta che abbiamo pensato di formulare al Consiglio, è proprio quella di prendere atto del comma 65, ma di farlo nell'ambito della pianificazione del nuovo PUC. Per capirci, in via di definizione di quelli che sono gli insediamenti che saranno sottoposti ai Piani di Recupero, noi avremo facoltà, utilizzando il comma 65, di individuare questi nuovi immobili acquisiti al Patrimonio, di capire quale sia, nel caso non sia opportuno procedere all'abbattimento, la destinazione d'uso più opportuna, nel rispetto dell'interesse pubblico. Fatto ciò si stabilirà che se sarà verificato che la destinazione d'uso più opportuna, sia quella di destinarla ad Edilizia Residenziale Pubblica o ad Edilizia Residenziale Sociale, i criteri che la struttura proporrà al Consiglio, saranno appunto definiti in base alle stesse necessità del territorio, fermo restando il rispetto del dispositivo della Regione Campania. In sintesi mi premeva mettere in evidenza che riteniamo sia opportuno affrontare questa problematica in un disegno generale di nuovo governo del territorio. Questo era..Se c'è bisogno di altra spiegazione sono a disposizione, non so se l'assessore Trotta vuole aggiungere ulteriori aspetti.

PRESIDENTE: Grazie assessore Como. Prego assessore Trotta.

ASS. ALFONSO TROTTA: Aggiungo soltanto che, con questo provvedimento viene riconosciuto l'importanza e il valore del Consiglio comunale, in quanto tutta la materia se già oggi, in base alla legge nazionale è riservata al Consiglio comunale, il provvedimento che viene proposto in questo momento, rafforza ancora di più il ruolo del Consiglio comunale, nel stabilire la programmazione del territorio e anche, nell'ambito della programmazione del territorio, nell'ambito degli indirizzi della Regione Campania ha ritenuto di dare con il comma 65 della Legge n.5 del 2013, tutta questa materia, tutta la compatibilità, tutta la visione degli interventi, passa attraverso il Consiglio comunale che manterrà il presidio di tutto quello che si andrà a programmare e a fare.

PRESIDENTE: Grazie assessore Trotta, chiede la parola il consigliere Pannone, prego.

PANNONE ANTONIO: Grazie Presidente, io con specifico riferimento anche agli ultimi interventi degli assessori, noi in questi anni, il Sindaco lo sa bene, perchè è stato tema di diversi confronti in campagna elettorale, anche se in campagna elettorale predomina sempre l'esigenza di fare delle sintesi che possono essere immediatamente spendibile in un messaggio di comunicazione che ha le sue finalità. Naturalmente, abbiamo lavorato concordemente, il Consiglio comunale si è assunto questa precisa responsabilità, per mettere al centro dei processi decisionali il Consiglio comunale nelle sue prerogative. E' l'esigenza di un disegno, di un progetto, di una cornice che fosse rispettosa del dato normativa, ma che sapesse anche calarsi sul contesto e nel contesto delle particolarità del territorio di Afragola, ci ha portati, per esempio ad avviare il percorso delle varianti, a cominciare da quella del piano dei Cinque Comuni che questo C.C. nel corso del mandato dell'Amministrazione comunale precedente ha portato in porto con l'approvazione definitiva da parte della Provincia nel settembre 2010. Allo stesso modo, quell'esigenza avvertita dall'Assessore all'urbanistica è quello che ha portato il Consiglio comunale, la Giunta che ha retto Afragola nell'ultimo quinquennio alla definizione delle procedure per il varo del nuovo PUC.

Tutto questo dimostra che quell'esigenza di articolate iniziative per l'utilizzo del patrimonio acquisito dal Comune, anche in conseguenza del contrasto del fenomeno dell'abusivismo edilizio, ha determinato i presupposti per promuovere quelle specifiche norme regionali, una delle quali stamattina è all'attenzione del Consiglio comunale, perchè sia, come dire, si proceda ad una presa d'atto e all'incardinamento di nuove procedure che partano da questo dato normativo. Quindi, anche per i cittadini, vedo tra loro alcuni che sono alle prese con questo tipo di problematiche che, anche in passato hanno partecipato ai Consigli comunali che, anche in passato hanno visto come il Consiglio comunale di Afragola e per esso la maggioranza consiliare che ha retto e ha sostenuto l'Amministrazione nel quinquennio 2008/2013, ha dimostrato di voler leggere in un'ottica sistemica queste esigenze, ma contestualizzando con specifico riferimento ai casi che venivano all'attenzione del Consiglio comunale, anche all'esito di procedure di ordine giudiziario che potevano avere come epilogo l'abbattimento. Rispetto a questo, il Sindaco lo ricorderà, io più volte, nel corso della Campagna elettorale ho cercato di mettere in evidenza l'esigenza di garantire il rispetto della legge quindi, l'osservanza del principio di legalità, nel rispetto della dignità delle famiglie afragolesi, mi riferisco in particolar modo a quelli del versate della Saggese, della contrada Miranda, perchè appunto si potesse individuare un processo che consentisse forme di riutilizzo e valorizzazione che contemperassero anche l'affidamento a quelle realtà familiari che sono alle prese con un problema di grande complessità, anche in virtù e in considerazione della miopia che ha caratterizzato il governo regionale in passato. Questo contributo credo che oggi possa essere rivendicato nelle forme a cui si uniformava anche il consigliere Castaldo, possa essere rivendicato oggi, dal Consiglio comunale di Afragola. E' un Consiglio comunale nuovo, rinnovato dall'esito della tornata elettorale del 26 e 27 maggio scorso, ma sicuramente gli uomini passano, i consiglieri passano, al di là del ricambio o meno o del tasso di percentuale di ricambio del Consiglio comunale, ma il Consiglio comunale nella sua integrità può rivendicare oggi questo dato, come può rivendicarlo un governo della città che ha cercato in maniera virtuosa e anche lungimirante, di lavorare ad un processo che favorisse anche e, soprattutto, come veniva richiamato anche negli interventi degli assessori, una virtuosa sequela, una virtuosa trafila, una virtuosa presa di possesso del processo di responsabilità che coinvolgesse il Consiglio comunale e gli organismi sovracomunali a cominciare dal Consiglio Regionale, visto che questa norma è presente nell'ambito delle disposizioni per la formazione del bilancio 2013 e pluriennale 2013/2015 della Regione Campania. Vale a dire un atto fondamentale come la legge finanziaria regionale. Quindi, credo che possa essere messo all'attenzione di questo dibattito, prima di procedere all'approvazione della presa d'atto e possa essere trasferito ai cittadini, soprattutto a coloro che sono alle prese con il problema dell'abusivismo edilizio, della prospettiva di riutilizzo di quei beni, possa essere messo all'attenzione del Consiglio comunale, la validità di una procedura che, appunto, non si esime dal contestare e determinare i presupposti per i percorsi di sanzionamento del fenomeno dell'abusivismo, ma dall'altro può creare un quadro di riferimento, ripeto, virtuoso che dal punto di vista sociale verifichi le condizioni perchè l'immenso patrimonio abitativo, edilizio che ha un diretto collegamento con quella che è la fattispecie dell'edilizia abusiva, non legata a fenomeni speculativi, abbiamo cercato di metterlo in evidenza anche in campagna elettorale quando capitava che organi di stampa o altri media volevano confrontarsi sui temi di Afragola, non conoscendo nello specifico quella che è la complessità del territorio di Afragola, ebbene, tutto questo patrimonio va salvaguardato nel rispetto della legge e nel riconoscimento della dignità delle famiglie che occupano quelle realtà immobiliari, perchè ci sono alternative virtuose, ripeto, rispetto a quella che prevede il dato normativo, della demolizione, determinando tra l'altro anche una tensione sociale che l'Amministrazione comunale che ha retto la città nell'ultimo quinquennio ha sempre cercato di moderare e di incanalare lungo un percorso che fosse democratico, responsabile e trasparente. Fa piacere, credo che possa essere motivo di orgoglio e di vanto per il Consiglio comunale che questa impostazione oggi metta nelle condizione il Consiglio comunale, di riannodare il filo di un virtuoso collegamento anche con le realtà sovracomunali e con gli atti legislativi che sono prodotti dalla Regione Campania. Grazie

PRESIDENTE: Grazie consigliere Pannone, la parola la consigliere Giustino.

GIUSTINO GENNARO: Finalmente cominciamo ad avere una cornice chiara di riferimento entro la quale muoverci nel rispetto delle norme. Fino ad oggi ci muovevamo in una cornice che non era tracciata, ci muovevamo in una prateria aperta e il Consiglio comunale ritengo, pur con il doveroso approccio, rispetto ad un problema di ordine sociale, si è mosso senza delle indicazioni serie. Se questa legge prima non c'era e qualcuno ha avvertito la necessità di farla, evidentemente un senso avrà. Dobbiamo pure interpretare questa legge alla luce di una normativa nazionale che ancora si distingue dai livelli locali e regionali, nel mentre Caldoro licenzia questa legge, di cui noi comprendiamo più degli altri il significato e che l'assessore Como e l'ass. Trotta più degli altri si sono velocizzati, rispetto agli altri Comuni siamo uno dei primi Comuni che ratifica il comma 65 e che va pure oltre, perchè i nostri esperti stanno lavorando pure a quel Regolamento che la legge regionale richiama. Dicevo ci muoviamo ad una problematica ad alto tasso di contraddizioni, per certi aspetti, soprattutto tra il livello nazionale e il livello regionale. Infatti, nel mentre Caldoro licenzia questa legge e gli Enti locali tirano una boccata d'ossigeno, perchè disinnescano, nei fatti, una bomba sociale importante quale quella dell'abusivismo, a livello nazionale è stato varato, nella Commissione Giustizia al Senato, il crono-programma per gli abbattimenti, sembra un momento un controsenso. Allora, dobbiamo un momento fare un passo indietro per veder qual è la sfera di competenza della Regione e fin dove si può spingere l'organo centrale rispetto a problematiche che io ritengo siano di squisita pertinenza della Regione prima e dell'Ente locale dopo. Io ritengo che noi prossimamente ci dobbiamo confrontare su questi temi, coniugando da un lato queste indicazioni regionali, con la ratifica dell'art.65, con il Regolamento che dovrà pure essere partorito, con quelle che sono le indicazioni del legislatore nazionale. Allora, ritengo sia possibile coniugare da un lato la necessità di coniugare questi abusi di necessità, per i quali per il passato pure ci siamo battuti chiedendo certezza nei provvedimenti, che si fanno provvedimenti che non poggiano su nulla di sostanza per quanto mi riguarda era fumo negli occhi. E' servito probabilmente, avrà avuto il suo scopo di prendere tempo pure con la Procura della Repubblica, ma sono provvedimenti che probabilmente noi stessi, la stessa amministrazione, deve ragionare su che valenza, su che validità hanno, perchè quel contesto legislativo, questo contesto legislativo, non avevano precedentemente. Al di là di questa strada che vuole salvaguardare questo momento sociale importante, in una città come Afragola dove l'abusivismo di necessità era diventato quasi la regola, lo dobbiamo coniugare con gli intendimenti del legislatore nazionale. Allora, diamoci anche noi un crono-programma rispetto a quegli abusi che non possono essere salvati, così il crono-programma del legislatore prevede l'abbattimento della casa dei mafiosi; così il crono-programma del legislatore prevede l'abbattimento degli scheletri non completati. Così noi, in una visione finalmente sistemica, visto che è il termine che sta tanto a cuore ad alcuni amici dell'opposizione, in questo quadro sistemico andremo a muoverci in questo senso: salvaguardare quelle fasce sociali deboli che hanno individuato, nell'abuso di necessità la possibilità di soddisfare un bisogno fondamentale qual è quello per la casa per i propri cari o per se stessi e dall'altro lato andare a mettere ordine in un provvedimento che l'arch. Como ha incardinato in un processo molto più ampio, per darci ancora qualche possibilità in più, nell'ambito della Legge 16 Regionale. Rispetto a questo, bene a fatto il Sindaco Tuccillo a fare quelle zone, le zone ad alto tasso di abusivismo, palmo palmo, per tentare di spiegare che ci saremo sforzati, nel rispetto della legge, di tenere conto di quelle esigenze ed oggi poniamo la prima pietra rispetto a queste cose. Una prima pietra che sarà probabilmente il mattone di una grande casa che ci porterà a salvaguardare gli interessi dei nostri concittadini. Io rispetto a come è stato incardinato il provvedimento, annuncio il voto favorevole del gruppo politico al quale mi onoro di appartenere e credo che su questa cosa, maggioranza ed opposizione, il Consiglio nella sua interezza, deve cogliere la sfida di un problema che è soprattutto di ordine sociale, prima ancora che urbanistico. Grazie

PRESIDENTE: La parola al consigliere Pannone.

PANNONE ANTONIO: Sappiamo e conosciamo le tensioni che si sviluppano, soprattutto in campagna elettorale, ma consigliere Giustino che ha avuto compiti di grande responsabilità e che ha seguito da vicino il dibattito che si è sviluppato in quest'aula, è stato anche aspro, ha visto spesso il contributo dei cittadini, soprattutto di quelli direttamente coinvolti in queste procedure.

Cosa ha significato, anche in termini ripeto di assunzione di responsabilità, mettere al centro del confronto e determinare i presupposti perchè il Consiglio comunale si esprimesse, caso per caso, fornendo anche risposte a sollecitazioni chiare rispetto agli input, anzi potremmo dire, alle direttive. Qualcuno parlerebbe di diktat che venivano dagli organi giurisdizionali. In questo credo che, quindi, la prima pietra non la si va a porre nelle contrade che sono contrassegnate dalla sofferenza delle famiglie che hanno procedute ad un abusivismo di necessità, ma le prime pietre, se proprio vogliamo parlare di prime pietre, di quel che conta un percorso che comunque, va finalizzato, sono state poste in quest'aula, con grande senso di responsabilità, è una maggioranza che ha cercato di creare presupposti perchè si potesse, dopo anni di inerzia, di rallentamenti, di ritardi, in alcuni casi di omissione, perchè mancava la capacità politica di procedere ad un inquadramento sistemico del problema, mi riferisco anche alla lunga stagione commissariale, perchè appunto si potesse determinare una via di soluzione. Quindi, le pietre si pongo, le prime pietre hanno un senso, ma le prime pietre presuppongono che vengono predisposti gli atti e quindi, i deliberati, soprattutto del Consiglio comunale, nella rivendicazione della sua autonomia di organo massimo di rappresentanza della comunità di Afragola che è consapevole di un problema grave, diffuso che va risolto con grande senso di responsabilità, ci conforta che oggi questa cornice possa avvalersi anche di un inquadramento che è determinato e che dipende da un intervento legislativo regionale, grazie.

PRESIDENTE: La parola al consigliere Concas.

CONCAS VINCENZO: Questa è materia delicata e importante, questa è materia che interessa i cittadini. Ho sentito qualcuno che diceva, che cosa dice questo comma, qualcuno del pubblico si chiedeva che dicesse il comma 65 della legge regionale. Io lo voglio leggere, dice così: “I Comuni stabiliscono, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, nel rispetto delle norme vigenti in materia di housing sociale, di abitazione sociale, di edilizia pubblica riguardando i criteri di assegnazione degli alloggi”.

Questo comma stabilisce i criteri di assegnazione degli immobili in questione, riconoscendo precedenza a coloro che al tempo dell'acquisizione occupavano il cespite, occupavano l'immobile. Previa verifica che gli stessi non dispongono di altra idonea soluzione abitativa, nonché procedure di un piano di dismissione degli stessi. Questa è una Legge Regionale, il cui Presidente della Giunta è Caldoro, questo agevolerà senz'altro il lavoro che l'Amministrazione Tuccillo si è impegnata a risolvere. Certamente non sarà tralasciato.

Bella è grande è stata la relazione della dott.ssa Como che, con la proposta di delibera ha spiegato meglio, però qualcosa cambierà...

Con l'amministrazione precedente, un ingranaggio non era chiaro, in 51 delibere votate, qui in questo Consiglio comunale, vedeva che solo i componenti della maggioranza votavano e l'opposizione era assente su 51 delibere, dove solo qualcuno era presente e diceva no (Gennaro Giustino). Stavolta cambierà qualcosa, questa è una legge, il comma 65, è una legge che ci ha presentato, un bel regalo che ci ha fatto Caldoro in consiglio Regionale, che agevolerà di molto il lavoro che il Sindaco Tuccillo si è imposto di fare con noi, perchè è un problema che dovremo risolvere nel migliore dei modi, tenendo presente che è una zona dove insiste il Piano dei Cinque Comuni e poi tenendo presente anche le relazioni di stabilità e agibilità. Ho pronunciato due parole che vi prego di approfondire: staticità e agibilità. Per cui, quando entreremo nel merito io sono convinto che non ci sarà solo la maggioranza che voterà a favore con l'assenza totale dell'opposizione. Questo è un problema che investe tutti noi, nell'interesse dei cittadini, noi ne facciamo tesoro e ringraziamo la dott.ssa Como per averci relazionato in maniera perfetta e il voto del gruppo del PD è favorevole.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Concas. La parola al consigliere Giacco.

GIACCO CAMILLO: Buongiorno Sindaco, Presidente, colleghi consiglieri, pubblico. Era solo per precisare l'iter, perchè sembra tutto facile quando tutto è bella fatto, preparato, impastato, cotto, qualcuno viene e mangia questo bel pezzo di pane che, non ci ha regalato nessuno, perchè Caldoro non regala, essendo il Presidente della Regione, essendo il Consiglio della Regione un organo anche legislativo, avendo a suo supporto dei grandi tecnici, non ho la vergogna di dire che uno di quei migliori tecnici anche del settore urbanistico, si chiama onorevole Vincenzo Nespoli, il quale con un'intuizione che va a monte di 3-4 anni precedenti l'evento di questo comma, perchè questo comma è successivo alla definizione di un problema storico che avevamo noi, che gli immobili acquisiti al patrimonio comunale, non erano immobili di housing sociale, quindi cosa ha fatto il legislatore Caldoro, su intuizione del sen. Nespoli? Era paragonare gli immobili acquisiti al patrimonio comunale, poterli gestire come se fossero immobili di housing sociale, avendo uguagliato l'acquisizione al patrimonio comunale di immobili privati abusivi, ad immobili utilizzabili come housing sociale, possiamo adesso applicare l'art.65, ma lo andiamo ad applicare su degli immobili che non housing sociale, perchè l'housing sociale è un'altra cosa, è una legge speciale per costruzione a parametri ben stabiliti, se fosse di origine l'housing sociale, noi non abbiamo fatto altro che prendere la susseguirsi di una legge e di un articolo della stessa legge, di comma precedente che stabilisce che l'abuso di necessità è equiparato all'housing sociale e si utilizza questo per poter fare l'assegnazione al singolo soggetto che attualmente l'ha costruito e ne è residente. Colui che ha fatto l'abuso noi di fatto lo stiamo sanando, noi queste cose ce le dobbiamo dire e l'opposizione, la vecchia opposizione, l'attuale opposizione non potrà mai votare contro perchè l'ha generata, ha posto la prima pietra, l'ha potuta costituire rotta, ma se non si parte e non si ha il coraggio di fare una cosa ad intuizione, poi ci abbiamo messo tre anni per far si che la nostra intuizione divenisse legge attuativa. E' bello oggi dire, oggi ho il riferimento attuativo voto si, la responsabilità ce la siamo presi noi che abbiamo creato l'iter di riferimento legislativo. Questo è un dato chiaro che va preso e tenuto, perchè il problema non è politico si – politico no, il problema è che ad Afragola rimangono, con posizioni di persone che non sono sanabili né con questa metodologia né con altra metodologia e purtroppo in Regione Campania rimangono, nonostante questa intuizione storica che ha potuto dare una mano, rimangono interi paesi che vanno comunque buttati a terra, perchè ci sono dei parametri alternativi, noi siamo un Comune virtuoso, perchè non abbiamo vincoli, il legislatore, purtroppo ragiona a 360°, ma comunque non siamo riusciti a sanare quei concetti e quei Comuni dove ci sono i vincoli, ecco perchè poi interviene la Commissione giustizia, ma interviene su un tema completamente diverso, è un problema, circa 70-80 mila sentenze passate ingiudicate ed applicate nel Comune di Napoli, sarebbero migliaia e centinaia, il Ministro della Giustizia deve dare atti di indirizzo e la Commissione da atti di indirizzo a capire che su 80 mila... di fatti per la giustizia italiana sono reati veri e propri, come lo scippo o come il furto o come estorsione, cioè sono veri e propri reati che vanno conclamati. Stabilirà dei criteri. Noi ci dobbiamo ritenere fortunati, perchè siamo un paese senza vincoli, territori con i vincoli non possono utilizzare le nostre stesse agevolazioni e, quindi, rimane lo stesso principio che nonostante siano persone perbene che hanno fatto abuso di necessità hanno la casa buttata a terra. Qua ci sono persone perbene che hanno fatto l'abuso di necessità che sono più fortunati degli altri e la casa non gli viene buttata a terra, ma perchè c'è una storia e una cultura, questo comma fa questo, da la possibilità di dire: la casa l'hai fatta tu io te la metto come housing sociale, è una forzatura? Si è una forzatura, per dare una mano laddove si può dare una mano. Il senso di responsabilità è mancato sempre dall'altra parte della scorsa legislazione, adesso è facile dire che verrà votata a maggioranza! Ma noi voteremo a maggioranza tutto quello che fa parte dei nostri principi programmatici, non ci possiamo tirare indietro, questo è un argomento che affronteremo subito dopo, sulla discussione della relazione programmatica del Sindaco, non stiamo facendo niente di diverso, se non completare un iter che è nato ovviamente adesso ci sono i termini di riferimento legislativi e noi stiamo qui a votarli e a prendere atto, che problema c'è? Non c'è niente di scandaloso quando un Consiglio comunale vota a maggioranza un atto che sia per il bene del paese, il problema è quando un Consiglio comunale vota atti contro senza o con l'assenza completa dall'altra parte, senza una spiegazione da parte dell'altra parte sul perchè si è votato o non si è votato l'atto. Questa sarà la differenza, noi spiegheremo perchè non votiamo e precedentemente non si spiegava o non c'erano o si votava no a prescindere, a parte il consigliere Giustino che ha un suo modo e un suo comportamento di intervenire e parlare su tutto, se vota o non vota. Questo è un problema del consigliere Giustino, è una sua capacità, forse molti altri non hanno, noi potremmo fare le pagelle storiche di chi sta in Consiglio comunale da secoli e non ha mai fatto un atto, ma questo che significa? Il consigliere comunale viene eletto, è il popolo ad esprimerlo e nel momento in cui viene eletto siamo uno, e contiamo per il bene della città, fare il curriculum di quello che si fa o che non si fa, qua non si vince nessun premio, qua ci si prendono le responsabilità e si porta avanti una linea programmatica che in questo caso, per il 50% deve essere per forza speculare, perchè noi abbiamo fatto tanto, a meno che voi non avete la capacità di fare meglio di noi, senza perdere quello che abbiamo fatto noi, dobbiamo per forza darvi una mano per votare gli atti. Questo è il dato di partenza, non c'è da sconvolgersi secondo il mio punto di vista.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Giacco, chiede la parola il consigliere Tuberosa, prego.

TUBEROSA GIOVANNI: Buongiorno a tutti, prima di tutto vorrei avvisare che la campagna elettorale è finita. Io vorrei stare sul problema e discutere di questa legge, per me questa legge, come ha detto l'ass. Como, offre una possibilità ma non risolve il problema, per questo io la definirei più che altro “una pezza a colori” un punto di inizio per iniziare a fare qualcosa, parlo da ignorante in materia. Noi stiamo acquisendo a patrimonio comunale degli edifici, ma non sappiamo la staticità, la sicurezza, ci sono dei temi che devono essere studiati, attualmente stiamo solo iniziando a fare qualcosa e mi sento chiamato in causa, perchè ho scritto più articoli su quello che facevate in Consiglio comunale, quello che si attaccava, quello che l'opposizione attaccava era questa “pezza a colori” in odore di fini clienterali e propagandistici. Si attaccava sul perchè alcune case erano prese in considerazione ed altre no. E' quello su cui attaccava l'opposizione e non la risoluzione di un problema che era solo la fine e non l'inizio. Dobbiamo abituarci a festeggiare quando vengono realizzate le cose, quando vengono risolti i problemi, non alla prima pietra, la prima pietra è solo l'inizio. Perciò, risolviamo il problema e poi vediamo chi ha i meriti.

Discutiamo del problema e non di quello che è stato fatto prima. A me da stamattina sembra di essere ancora in campagna elettorale, qui la campagna elettorale è finita! Grazie

PRESIDENTE: Grazie consigliere Tuberosa. La parola al consigliere Giacco.

GIACCO CAMILLO: Le 55 delibere hanno un criterio in base alle necessità e alle esigenze, non sono 55 delibere di amici di Camillo Giacco. Camillo Giacco non li ha gli amici, tra l'altro mortificare in C.C. una votazione e dire che abbiamo portato delibere di amici, mi sembra molto mortificante iniziare così un percorso. Qua non si fa campagna elettorale, avete vinto voi ed avete il merito della vittoria, a dimostrazione che anche se abbiamo fatto bene la gente non l'ha capito, ve lo stiamo dando questo merito. Stiamo solo dicendo che non ci siamo permessi di prendere nessun amico e darli una mano, abbiamo solo preso persone che hanno serie difficoltà, con uno scontro forte con la Procura e il Sindaco, siccome è presto, poi avrà visione che dovrà fare anche lui così, perchè avrà visione che il Procuratore lo chiamerà e gli dirà: ti do il computo metrico, la ditta che deve abbattere, i soldi dove li devi prendere, perchè devi attivare il mutuo e devi buttare la casa a terra. Non c'è niente da scegliere, c'è da venire in Consiglio comunale. Per evitare questo, ti devi programmare e venire in Consiglio comunale in maniera cadenzata, in maniera periodica per fare tutte quelle problematiche imminenti ad evitare l'abbattimento, poi se ci vogliamo mettere a parlare, se dobbiamo parlare di agibilità o di strutture, non è il mio compito, non è il mio mestiere, però ti posso dire che qui ad Afragola è venuto il terremoto dell'80 e se oggi chiediamo l'adeguamento sismico a tutti i palazzi del paese non ce l'ha nessuno. Non lo tocchiamo questo argomento, altrimenti io dovrei dire che tutti gli immobili del Comune di Afragola devono avere l'adeguamento sismico da dopo il terremoto. Questa è la verità, con questa norma cerchiamo di risolvere il problema, questi cittadini sono più fortunati di quelli dei comuni dove non si può fare, diamogli una mano anche sulla stabilità e sulla staticità o ci dobbiamo mettere a fare le questioni che non sono agibili e buttiamo i palazzi a terra nonostante li abbiamo acquisiti? Io sto spiegando la problematica, è la stessa problematica con cui prima non votavano gli atti, significa che oggi mi stai spingendo a dire che se non mi porti una delibera dove non c'è un certificato di agibilità, io non te la posso votare?

PRESIDENTE: Consigliere Giacco, deve stringere...

GIACCO CAMILLO: Presidente, mi deve consentire, lei o mi toglie la parola o stabilisce di mettere dei tempi, per chi ha fatto un ragionamento che è sottile e lo rivolgo al Sindaco ovviamente, non alla maggioranza, significa che se portate gli atti di acquisizione senza certificato di agibilità mi devo rifiutare di votarlo? Fatemi capire. Qua anche se non siamo abituati a strillare, abbiamo comunque capacità di capire quello che viene detto dall'altra parte. Oggi avete un senso di responsabilità, voi siete maggioranza, noi ce la siamo sempre presi la responsabilità, vi diamo anche una mano, se non la volete votare noi stiamo anche qua a farvi numero di maggioranza, perchè sarà anche argomento del prossimo intervento, cerchiamo, quando si parla, quando ci sono delle cose già fatte cerchiamo di non esagerare, perchè poi da quest'altra parte vi si risponde. Allora, portateci la delibera già fatta, con certificato di agibilità e noi ve la votiamo. Grazie Presidente.

PRESIDNTE: Grazie consigliere Giacco. Poiché la proposta è stata già letta la poniamo ai voti per appello nominale richiesto dal consigliere Giustino, Petrellese e Giacco.

Sindaco On. Domenico Tuccillo (si), Concas Vincenzo (si), Boccellino Giovanni (si), Manna Camillo (si), Di Lena Gennaro (si), Giustino Gennaro (si), Petrellese Nicola (si), Montefusco Biagio (a), Perrino Nicola (si), Di Mauro Carmine (si), Porroni Nunzia (si), Botta Raffaele (si), Boemio Antonio (si), Pecchia Mauro (si), Tuberosa Giovanni (si), Falco Raffaele (si), Pannone Antonio (si), Baia Aniello (si), Fusco Raffaele (si), Giacco Camillo (si), Caiazzo Antonio (si), De Stefano Vincenzo (a), Castaldo Biagio (si), Acri Cristina (si), Bassolino Tommaso (a).

La proposta è approvata con 22 voti favorevoli e 3 assenti.

Votiamo anche l'immediata esecutività. Chi è favorevole alzi la mano.

Approvato allo stesso modo, con la stessa votazione.

 

PRESIDENTE: CAPO N.11: “Discussione della relazione programmatica del Sindaco”.

 

Chi chiede di intervenire? Prego consigliere Castlado.

 

CASTALDO BIAGIO: Poichè non effettuato nel primo CC, faccio un particolare augurio di benvenuto ai consiglieri eletti per la prima volta, i quali si affacciano alla politica locale attraverso la rappresentanza in Consiglio Comunale; e un ben trovato ai Consiglieri che sono stati riconfermati.

Saluto gli Assessori, qualcuno noto per vicende personali, alcuni meno noti, altri degni di rispetto per la propria storia politica personale locale.

Vedremo se saranno all’altezza del compito in corso d’opera.

Questo è indubbiamente un momento particolarmente importante e significativo della vita del Consiglio, per una discussione che deve essere seria ed approfondita sugli elementi programmatici.

Il Sindaco ha illustrato la sua relazione e in qualche modo ha messo una pietra sopra la contesa elettorale, ritengo accettabile questa sua impostazione.

Voglio semplicemente ricordare al Consiglio ed ai cittadini presenti, che questa è la prima volta nella storia politica afragolese, dove il Sindaco eletto evita di portare a conoscenza dei consiglieri tutti e della Cittadinanza la sua relazione programmatica, per cui non potendola contro battere , nella precedente riunione del consiglio comunale, fu chiesto di sospendere i lavori per riprenderli oggi per una discussione più serena ed asaustiva. Anche perchè il Sindaco l'aveva messa agli atti qualche ora prima e noi avemmo appena il tempo di leggerla!

Ricordo a me stesso ed alla Cittadinanza, che il Sindaco Nespoli, prima di illustrare la sua relazionare programmatica al C.C., distribuì a tutti i Consiglieri Comunali, agli Assessori, ai Dirigenti dell’Ente e a tutte le associazioni presenti sul territorio di Afragola copia della stessa su una pen-drive.

Nell’ascoltare le linee programmatiche, abbiamo avuto la sensazione di trovarci di fronte ad un programma per certi aspetti anche interessante, una sorta di impegno a realizzare una Afragola diversa da chi ha governato nelle precedenti amministrazioni, ma per altri aspetti, lacunoso e di difficile interpretazione.

Occorre che questa Maggioranza si ricordi che il territorio, la Città e le sue risorse, sono beni comuni e quindi non negoziabili, le istituzioni pubbliche, attraverso le forme della partecipazione attiva, dovranno esserne i custodi e i garanti nel quadro delle specifiche competenze.

E’ questo il pilastro su cui deve essere rifondato il governo del territorio.

Nel suo intervento, Sindaco, lei non ha mai parlato del tema di LAVORO per il quale la situazione oggi, già estremamente difficile, possa peggiorare ulteriormente. Ritengo in tal senso la sua relazione programmatica troppo generica rispetto alle azione da mettere in campo, soprattutto riguardo le attività imprenditoriali ed il sistema commercio in Afragola.

Le chiediamo cosa ha veramente intenzione di fare per le aree produttive esistenti e per il sostentamento del minuto Commercio del territorio.

Amministrazioni diverse hanno tentato di porre rimedio alla situazione che vede il commercio Afragolese tra grandi attività commerciali e piccole attività, queste ultime sono state le prime a morire poco a poco, non ultimo anche le grandi attività commerciali stanno attraversando un momento di crisi, dovuto principalmente alla crisi economica generale che ha interessato tutto il Paese.

Ritengo che mai come ora si debba andare oltre e affrontare il problema del commercio nella sua interezza, mettendo in campo il sapere di chi effettivamente conosce il problema, ovvero tenendo realmente conto delle necessità e delle idee dei commercianti e dei cittadini di Afragola, quali utilizzatori.

Ancora, nella sua relazione, ha parlato di partecipazione e di un ritorno ad una politica più vicina alle persone e al dialogo in rottura da quella precedente, distante ed autoreferenziale. Noi crediamo che si possa e si debba verso un modello completamente innovativo di partecipazione politica dal basso, un idea nuova di democrazia diretta dove il cittadino entri direttamente nelle istituzioni e nelle decisioni che li riguardano.

Lo chiedono i movimenti, lo chiedono i giovani, lo chiedono i cittadini, per questo noi chiediamo a Lei e agli Assessori di attuare concrete azioni in tal senso, troppo lacunose o assenti nella sua relazione programmatica.

Altro punto, LA TRASPARENZA: nel suo programma Lei parla di trasparenza in materia di bilancio e di finanza, se Lei vuole la trasparenza degli atti contabili, predisponga che i bilanci Comunali siano pubblicati in maniera analitica e tecnica e comprensibili a tutti i cittadini sul sito comunale.

Riteniamo infatti che mai come ora sia opportuno rendicontare alla cittadinanza non solo le spese sostenute, ma anche le attività che tali spese hanno generato ed i risultati (quantitativi e qualitativi) ottenuti in seguito a tale attività.

Al proposito di razionalizzazione della spesa tengo a sottolineare che la spesa attuale dei comuni italiani per l’illuminazione pubblica ha superato il miliardo di euro e che diversi studi sostengono che con una corretta politica di risparmio energetico i consumi e la spesa pubblica si potrebbero all’incirca dimezzare. Ritengo utile quindi analizzare con i tecnici la situazione del nostro Comune al fine di redigere un piano di riduzione dei costi dell’illuminazione pubblica del territorio con l’utilizzo alle tecnologie di risparmio energetico, a partire dagli edifici del Comune, nominando se del caso, un “energy manager” assegnandogli obiettivi chiari e misurabili. I risparmi che si otterranno da tale investimento si potranno quindi sommare all’operazione di razionalizzazione delle spese e quindi al finanziamento di tagli, come ad esempio le attività Sociali.

Mi soffermerò su alcuni punti del suo programma in particolare:

Sulla macchina comunale.

La passata Amministrazione, ha adottato importanti atti tesi al miglioramento della macchina comunale, ha ampliato il corpo dei Vigili Urbani, ha assunto nuovi dirigenti, nuovo personale di varie categorie, per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini , della città e per un Ente più efficiente.

E’ altrettanto vero che alcuni settori debbono essere rivisitati, alcuni ridimensionati altri ancora privi di dirigenza, riorganizzati.

Il mio impegno era quello di rivalutare il personale dipendente per farlo sentire artefice e protagonista del cambiamento.

Alcuni hanno una professionalità già forte e non hanno bisogno di imparare nulla, altri debbono essere formati ed incentivati affinché possano dare un contributo valido.

Società Partecipate.

Afragol@net occupa una trentina di dipendenti, tra cui alcuni occupano posizioni strategiche nell’ente: ufficio tecnico, ragioneria, informatica, non credo si possa fare a meno di queste risorse in quanto incardinate nell’assetto comunale, oserei dire quasi insostituibili.

Addirittura, la passata Amministrazione aveva bandito concorsi per l’assunzione di altro personale da destinare al nascente ufficio SUAP ed URP, che non è stato portato avanti, nonostante i concorsi siano stati regolarmente espletati.

Quindi, non so che decisioni adotterà questa Amministrazione, ma, voglio sperare che non potranno mai essere contrari alla riconferma dei lavoratori già in servizio e alla possibilità di assunzione dei vincitori dei passati concorsi.

Bilancio ed Entrate.

La passata Amministrazione ha sempre approvato atti contabili in linea con il dettato normativo.

L’ente non ha mai sforato il patto di stabilità,ed i parametri contabili sono stati sempre rispettati.

Tuttavia, vi sono state alcune incomprensioni tra i passati revisori dei conti, il dirigente della ragioneria e la corte dei conti sui bilanci dell’ente.

Io stesso nella qualità di Presidente del Consiglio, ho più volte richiamato con frequenti riunioni, tutte documentate, gli attori interessati ad una attenta e capillare verifica dei dati secondo le richieste e le contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti.

Infine, per quel che riguarda il condono degli occupanti abusivi, voglio ricordare che già la passata Amministrazione aveva portato a compimento tale iniziativa, in più il sen. Nespoli, era intervenuto presso gli organi regionali con successo per prorogare i termini di un anno, dal 2009 al 2010.

Territorio: la riqualificazione del territorio sarà una delle scommesse di questa Amministrazione.

Il problema degli abusi edilizi, civili o commerciali, l’acquisizione al patrimonio comunale di queste strutture non potrà essere la soluzione finale. Occorrerà determinazione e coraggio per la soluzione di tale problematica nell’interesse della comunità afragolese.

Per l’avvio dei lavori della TAV, spero molto nella amicizia tra lei ed il vice ministro De Luca,per la ripresa dei lavori e per la conseguente occupazione di personale , per la sistemazione delle aree limitrofe che oggi appaiano abbandonate. Di chiunque sia stata la responsabilità per la sospensione dei lavori, ritengo che adesso non si debba scherzare ed avviare subito le trattative con i referenti statali e regionali per la ripresa dei lavori e per la ultimazione degli stessi e per dare un pò di ossigeno alla economia locale. Se lei lo riterrà opportuno saremo disposizione per darle un concreto aiuto in sede regionale.

Più Europa: voglio ricordare che alcuni lavori importanti sono stai già aggiudicati in via di inizio, altri, in via di definizione già pronti per essere appaltati.

Politiche Sociali, per l’attività sociale l’amministrazione Nespoli si è molto distinta , si poteva fare di più, si può sempre fare di più. Talvolta le risorse sono poche, le esigenze tante,la povertà aumenta di giorno in giorno e non sempre le istituzioni dispongono di risorse sufficienti per poter accontentare tutti. Ma ripeto, l’Amministrazione scorsa, ha fatto miracoli per favorire i più bisognosi. Di questo non so se ne vuole parlare ed aggiungere altro il cons. Baia ex assessore alle politiche sociali che in tal ,senso ha avuto un ruolo non marginale.

Cimitero. Ha ragione Sindaco, avevo intenzione anche io di rivedere la procedura per l’ampliamento del locale cimitero. Lei lo ha fatto, ha fatto annullare gli atti, però non ha detto cosa vuole fare né quando i richiedenti riavranno la caparra che avevano versato per la prenotazione dei loculi.

Insomma i cittadini vogliono sapere:quando riavranno i soldi indietro, e quando si costruiranno i loculi nuovi. La prego di informaci con cortese urgenza. E mi fermo qui.

Parliamo della Giunta, da quello che abbiamo letto recentemente nasce già con il disaccordo di alcuni partiti della coalizione. Un partito non riconosce l’assessore di riferimento, un altro non si vede rappresentato in Giunta.

I responsabili dei due partiti scrivono due comunicati stampa non condividendo le decisioni del Sindaco in merito alla scelta degli assessori, tuttavia poiché, volano alto, come avrebbe detto un nostro caro ed esimio politico del passato, confermano piena fiducia al Sindaco.

Se effettivamente questo C.C. intende ispirarsi a criteri di trasparenza e partecipazione politica, modifichi l’art.18, lungamente osteggiato e discusso da alcuni componenti dell’attuale maggioranza, prevedendo non più l’1/3 dei consiglieri assegnati, ma la metà più uno dei Consiglieri di maggioranza, riportando quindi allo stato ante dell’Amministrazione Nespoli.

Auguro al Sig. Sindaco buon lavoro di cuore e senza nessuna remora, si guardi dai falsi amici e dai saltimbanchi di turno che fino a qualche giorno prima delle elezioni scrivevano cose non positive e per certi aspetti non vere nei suoi confronti.

L’aspetterà un lavoro non facile di carattere amministrativo e sopratutto politico, per la presenza nella sua coalizione di alcuni consiglieri che nella passata amministrazione appartenevano a partiti e coalizioni diverse decisamente opposte alla sua, ma che adesso siedono nei banchi della maggioranza e che con i loro voti le stanno permettendo di governare, ma che ideologicamente non si sono mai allontanati dai loro partiti.

Il dialogo non sarà facile, ma spero possibile, nell’interesse unico della città e dei cittadini afragolesi. In verità abbiamo vissuto una campagna elettorale terribile, tra offese personali, dicerie, falsità ed intimidazioni. E’ stato detto tutto ed il contrario di tutto da alcuni onorevoli personaggi, contro la vecchia Amministrazione, e la maggioranza che la rappresentava, la quale, avrebbe causato tutti i mali di questa città. Ma nessuno ha mai scritto e messo in evidenza che la vecchia amministrazione è durata per tutta la consiliatura, mentre le passate amministrazioni sono state sciolte anzi tempo per infiltrazioni camorristiche. Alcuni consiglieri che oggi siedono qui con noi se lo ricorderanno bene, perché facevano parte di quelle amministrazioni ed hanno vissuto quei momenti. Vedremo cosa saprete fare voi e se saprete gestire al meglio le occasioni in termini di risorse economiche, che la vecchia Amministrazione ha messo in campo e che avrebbe dovuto concretizzare in questa consiliatura.

Abbiamo seminato e voi adesso raccoglierete i frutti senza averne merito!

E’ giusto che si sappia, e lo sappiano tutti, che quasi la maggioranza dei consiglieri che oggi siedono nei banchi dell’opposizione sono stati gli artefici della programmazione e di finanziamenti propri e derivati di interventi importanti che impegneranno la città per i prossimi anni e che nessun’altra Amministrazione comunale, a mia memoria, era riuscita a fare.

Questo dato è ancora più significativo considerati i momenti di crisi economica dell’intero paese.

Era una precisazione d’obbligo che sentivo di fare!

E sono convinto che questo ha fatto scattare in alcuni l’ingordigia personale di sganciarsi dai vecchi partiti di origine e formarsene uno proprio a misura con la voglia di indipendenza   che è prevalsa: ciascuno aspirava a vincere non in luogo di un progetto, ma di una bramosia personale, perché evidentemente la posta in gioco era troppa appetitosa!

E’ vero! Anch’ io avevo preso le distanze dalla passata Amministrazione, di questo ne ha beneficiato lei Sig. Sindaco, perché avrei voluto amministrare la città all’insegna della partecipazione, non solo dei politici ma di tutta la città, cosa che ho sempre e vivamente richiesto e mai ottenuto. Non mi è stata data questa possibilità, solo ed esclusivamente perché la battaglia con le altre coalizioni era impari per numeri di liste e candidati.

E mi spiace per lei Sindaco che pur di vincere si è fatto trascinare in un vortice da persone che apparentemente sembrano serene ma che di fatto non lo sono.

In politica non serve, egregi colleghi, solo la parlantina facile o accusare tutti a prescindere, la politica è una cosa seria, è una missione, e deve essere trattata da persone serie, perché seria ed incandescente si è fatta la situazione economica nazionale con ripercussioni su quella locale, oramai la gente non ne può più di governanti che assumono cariche pubbliche per i loro bisogni ed intrallazzi, la gente è stanca e ai limiti della pazienza: lo constatiamo ogni giorno e lo abbiamo constatato dall’assenza alle urne.

Vi è un diffuso senso di rigetto verso tutti quei politicanti, di tutti i partiti che si sono arricchiti e si arricchiscono ai danni della povera gente.

Noi siamo più che disponibili a fare la nostra parte, a dispetto di chi ci etichetta come L’ANTIPOLITICA. Siamo e saremo sempre pronti a fare proposte concrete e ad appoggiare singoli progetti che si possono condividere. Noi lo speriamo, restiamo fiduciosi, ma al momento, forse complice la necessità di rispettare le tempistiche, alcuni segnali ci fanno pensare.

Ed è per questo, sig. Sindaco, che noi saremo inflessibili e determinanti con questa maggioranza, ed adiremo tutte le vie a nostra disposizione, previste dalla legge, nel caso riscontrassimo anomalie e sperpero di risorse nel corso della consiliatura, allo stesso tempo saremo disponibili, se interpellati all’approvazione di provvedimenti che riguardano esclusivamente l’interesse della città e dei cittadini Afragolesi a prescindere dalla appartenenza politica.

A tal uopo, mi riferisco ad alcuni punti del nostro programma che in qualche modo ha indicato anche Lei nel suo programma, quali:

1)la definizione seria degli abusi edilizi;

2)La definizione delle aree ad insediamenti produttive;

3) la messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole;

4) il riavvio dei lavori della TAV;

5) gli aiuti, mediante tavoli di concertazione, anche con la Regione, delle mega strutture commerciali, in grave crisi, al fine di scongiurare ulteriore disoccupazione e povertà nel paese;

6) gli aiuti alle persone anziane ed ai bisognosi in particolare gli ammalati;

7) il lavoro per i nostri concittadini, con l’avvio dei lavori pubblici e la semplificazione delle autorizzazioni a costruire richieste dai privati;

8) la riorganizzazione della macchina comunale per avvicinarla ai cittadini;

9) l’ampliamento del cimitero;

10) il divieto di affidamento all’esterno di incarichi professionali per favorire l’amico di turno, mortificando il personale dipendente che non ha nulla da imparare dai professionisti esterni affidatari di consulenze varie.

E’ vero ci sono alcuni dirigenti, tra i dipendenti, che debbono essere ridimensionati, altri rivalutati, altri ancora riqualificati, ma la maggior parte dei dipendenti comunali, ed io ho avuto modo di constatarlo personalmente come Presidente del Consiglio, ha svolto il proprio lavoro con abnegazione e professionalità anche in circostanze ostili.

Era la scommessa che avrei voluto vincere: la rivalutazione del personale dipendente, i quali si dovevano sentire artefici di un cambiamento, non sterili esecutori di ordine talvolta a danni di molti e a beneficio di pochi.

Avrei voluto essere anche io artefice di questo cambiamento e del programma politico che mi ero imposto di portare avanti con la partecipazione di tutti, non mi è stato possibile.

Spero tanto che lo faccia lei, sig. Sindaco, e non si lasci impressionare da qualche falso amico che per sole ragioni di rivalsa, siede ora insieme a lei.

Sì! Solo rivalsa ed odio personale, che nulla ha a che vedere con la politica pulita e costruttiva.

Allo stato dei fatti non ci sentiamo di appoggiare le linee programmatiche in generale, anche se alcune condivisibili, poiché rimangono deficitarie in aspetti per noi fondamentali. Pertanto ci vediamo costretti a non condividere questa proposta, convinti però che tale valutazione possa essere d’aiuto all’amministrazione della Città. Concludo augurandole buon lavoro!

Porti avanti il suo programma e su alcune punti, come ho già anzi detto, troverà anche il nostro appoggio se chiamati a parteciparvi e se risponderanno anche ai nostri propositi e alle nostre soluzioni. Confido che la lascino lavorare con grande serenità, anche se ho qualche dubbio, ma non disperiamo. Grazie per l’attenzione.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Castaldo, la parola al consigliere Concas.

CONCAS VINCENZO: Ci saranno tanti interventi dopo di me, premesso questo, a partire dall'ultimo punto della nota di Castaldo, la garanzia della mia candidatura, in questa legislatura me la diede Tuccillo quando disse una parola: sarò il candidato Sindaco ma sappiate bene che appena verrò tirato con la giacca per qualcosa che non si può fare io mi dimetto e me ne vado! Io non starò mai al centro di ricatti di destra, di sinistra, di centro di amici di maggioranza o di minoranza mi dimetto e me ne vado, perchè lui non ha bisogno di fare il Sindaco, questa è una garanzia per il consigliere, qua si saranno atti in quest'aula che coinvolgeranno la responsabilità penale del consigliere Comunale. Allora, quale garanzia migliore di avere un Sindaco che prima di tutto mette la chiarezza, la garanzia degli atti e poi va avanti senza essere ricattabile. Io penso, ne sono convinto che nell'aria, in questa casa, nonostante i 34°, si sente che è cambiata l'aria, un po' di freschezza, perchè questa Amministrazione due cose si è schierati, per i cittadini, il Sindaco cammina per le strade, lui cammina a piedi per le strade a guardare i marciapiedi fatti qualche mese e mezzo fa e sono già divelti, li ha notati e sta scrivendo. E poi, quest'Amministrazione, questa maggioranza, questo Sindaco si è schierato a favore dei dipendenti comunali, perchè il dipendente comunale adesso ha percepito che l'aria è cambiata, quell'aria di terrore, di paura, non c'è più, è cambiata, perchè è nato un rapporto diverso, ecco perchè ho detto a qualche funzionario: vai piano con i dipendenti comunali, gli devi sorridere, con cortesia, sono esseri umani e vanno rispettati, anche un buongiorno e un sorriso è importante per un dipendente comunale che darà una mano a questa Amministrazione, perchè è tutt'uno, non è che il Sindaco porta avanti una baracca e i consiglieri no, è tutt'uno: Sindaco, consiglieri di maggioranza, se volete anche quelli della minoranza.

La prima cosa, nel partito io sono sempre stato uno favorevole alla sua candidatura Sindaco, perchè la politica la deve fare un politico, la società civile voi capirete che ha fatto i fallimenti che ha fatto, un politico è diverso, perchè un Sindaco deve avere contatti con la Regione, con la Provincia, con i Ministeri, deve essere amico di Enzo De Luca, deve conoscere il viceministro dei trasporti che l'altro ieri gli ha dato grandissima soddisfazione, ha messo su carta, cari concittadini, il viceministro dei trasporti Enzo De Luca, 77 milioni di euro, per una costruenda stazione, il cui bando sarà pubblicato tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre e il Ministro sarà qui ad Afragola a dirvelo personalmente. Immaginate che è tutto fermo da febbraio del 2012, se non mi sbaglio. Entro la fine del 2015 la stazione dovrà essere realizzata. Queste sono le certezze, non chiacchiere, non sono perdite di tempo.

Castaldo mi parlava di lavoro, se non mette in moto il lavoro, un bando di 77 milioni di euro, se non lo mettono in moto 4 milioni e euro della 219 che stanno ancora nei cassetti della ragioneria di Afragola fermi, non sono stati ancora spesi, se non lo mettono in moto questi piani di recupero che la dott.ssa Como sta mettendo brillantemente in opera, perchè il fatto non è parlare e mettere le carte la, il fatto è realizzare le cose, io posso chiedere, arrivano i soldi dell'ospedale, ho consumato la mia vita sulla questione dell'ospedale, due ministri della sanità sono venuti ad Afragola, Donat Cattin e De Lorenzo ed inviarono ad Afragola 30 miliardi di lire, che poi diventarono 20 milioni di euro, sciupati in una notte caro assessore Trotta, in questa stanza, un lavoro fatto da me e da tanti amici miei, voi lo sapete bene, coinvolgemmo 9 Comuni, con 130 mila firme, le consegnammo in mano a questi ministri, alla fine su approvato l'ospedale di Afragola, con la copertura economica. Però, la Regione voleva l'ospedale accanto alla stazione, Bassolino lo voleva accanto alla stazione, aveva un senso, in questo stanza, in questo C.C. l'ospedale fu spostato dalla stazione alla zona nord di Afragola e la si chiuse la storia, la si sciolse il Consiglio comunale, caro Castaldo in quella relazione di C.C. ci stanno 40 nomi di politici, dipendenti, funzionari, vigili urbani, molti nomi in quella relazione non ci stanno, eppure ci analizzarono dalla testa ai piedi, per un anno e mezzo si osservarono. La politica, diceva Errico Forte, mette la guerra, la politica toglie la guerra, la politica mise l'ospedale ad ospedale ad Afragola, grandissima opportunità, la politica tolse l'ospedale da Afragola. Questo politico ora non sta più in mezzo a noi, sta in mezzo a voi.

Andiamo avanti, per il lavoro, se non porta lavoro questo, si riferiva qualcuno alla spesa, alla spesa teniamo una garanzia tutti noi che si chiama Trotta, mi hanno riferito, io lavoro all'INPS, sono funzionario dell'INPS e qualcuno mi conosce dirigenza a livello regionale e mi hanno parlato del vostro valore. E' una garanzia per quello che riguarda la spesa e per quello che riguarda anche il risparmio o soldi che devono entrare. Perchè? Perchè quello di cui si deve mettere in evidenza e si deve parlare, qualcuno diceva Afragol@net e dipendenti, noi non possiamo mettere al di sotto la dignità di un dipendente comunale, pari dignità, però non può essere che avviene l'incontrario, il dipendente di Afragol@net da una parte e il dipendente comunale sta sotto. Dieci giorni fa io stavo a Leutrech si parlava di un progetto del campo Moccia, l'illuminazione, c'era l'assessore Iavarone, l'assessore Affinito, si parlava di questo progetto, voi dovete sapere una cosa che a me diede un fastidio enorme che quest'Amministrazione solleverà, questo lo toglieremo da mezzo, a discutere con i consiglieri comunali c'era un architetto di Afragol@net, io vidi che il progetto lo aveva firmato un ingegnere dipendente del Comune, l'ingegnere stava messo da parte in due stanze accanto, questa cosa mi diede molto fastidio, significa prendere la dignità dell'uno, la metto sotto i piedi dell'altro e non va bene! Uscii fuori, presi l'ingegnere che aveva firmato il progetto, lo invitai ad entrare, non è che facemmo uscire fuori l'architetto di Afragol@net, ma questo è rispetto, è rispetto Pannone per i nostri dipendenti comunali Afragolesi. Questa cosa mi fa una rabbia interna, per cui guai a quel dirigente che mette il giogo di legno addosso al dipendente comunale o si è di destra o di sinistra, per noi non è importante, ecco perchè noi ci definiamo moderati. Questa è una novità dell'Amministrazione Tuccillo, sarà così per quello che riguarda la dignità pure dei dirigenti, Tuccillo lo ha detto, i dirigenti saranno valutati se il cittadino è soddisfatto, sotto il controllo diretto del nucleo di valutazione. E' finita la pacchia per qualcuno, perchè i riflettori si sono accesi e perchè se il dirigente metterà qualche bastone tra le ruote di Tuccillo e come se lo mettesse a noi. La questione qual è? Gli assessori che vediamo seduti lì dietro, non sono assessori isolati di un partito isolato, quelli sono assessori politici, Affinito è un assessore politico, dietro di lui ci stanno quattro consiglieri comunali e un partito che lo tutela, nel senso che quando Affinito parla con un dirigente, perchè l'altro giorno è andato un funzionario, ha detto che non vuole fare niente, questo è grave, deve sapere che ha sfidato la dignità di un gruppo consiliare, di un partito. E così Iavarone, così Salzano, loro sono assessori di una maggioranza. Noi non abbiamo da scherza, qui ci sta la TAV, ci sta Più Europa, ci stanno cantieri che devono partire, qua c'è una popolazione che soffre, che deve lavorare, i nostri litigi influenzeranno questi litigi e loro pagano. Non esiste, questo non deve esistere, lo dobbiamo evitare nella maniera più assoluta, per cui il dirigente faccia il dirigente e tutti noi dobbiamo dare a Cesare quello che è di Cesare e tutti noi abbiamo gli assessori. E' prerogativa del consigliere comunale accedere agli atti e il dirigente è tenuto a dare quel documento che il consigliere comunale chiede. E' prerogativa del consigliere comunale, ecco perchè dissi al Sindaco, se succede qualcosa del genere tu non c'entri, è una questione tra dirigente e consigliere comunale, fino a pochi mesi fa si agiva diversamente. Adesso quando un consigliere comunale entra in una stanza e chiede un documento, lo deve avere subito! Io personalmente scriverò direttamente al Prefetto. Poi, per quanto riguarda il cimitero è meglio chiarire una cosa, Tuccillo ha notato un'anomalia, non ha revocato niente, chi ha revocato è il dirigente che l'ha messo, il dirigente l'ha messo e il dirigente l'ha revocato, sia chiaro questo! Non è responsabilità di Tuccillo, il quale si è limitato a dire che era una cosa illegittima che non andava.

Qualcuno ha detto, togliamo l'art.18 di mezzo, una cosa su cui voi avete operato per cinque anni, perchè dovremmo toglierla noi adesso?

Scagli la prima pietra chi è senza peccato, pure se c'è stato qualcuno che ha detto di cotte e di crude e poi ha stretto la mano in un manifesto.

Cinque anni per dire che Tizio e Caio prima stavano da una parte e ora stanno dall'altra, che diciamo sempre la stessa cosa? Allora io dico sempre la stessa cosa, chi è senza peccato scagli la prima pietra! Come dice Camillo, dice tu mi provochi ed i ti do la risposta. Quindi, un'altra cosa che i cittadini devono sapere, poi voglio chiudere con questo. Nel nostro territorio insistono grandi centro commerciali quali Ikea e Leroy Merlin, gli svedesi e i francesi sono stati bravi a capire che Afragola si trova in una posizione strategica e si sono stabiliti qua, noi non abbiamo capito niente, non abbiamo capito che Afragola si trova a 10 minuti dall'aereoporto, a 10 Km dal porto, non siamo stati bravi.

Poi, un'altra cosa, stamattina alle otto mi sono recato alla Regione, dove mi hanno consegnato i progetti della metropolitana, la metropolitana è importante Sindaco, ma poi ne riparleremo. Mi fermo qua per il momento.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Concas, la parola al consigliere Caiazzo.

CAIAZZO ANTONIO: Buongiorno a tutti, Sindaco, Presidente, Giunta, colleghi consiglieri e Giunta. Sindaco io farò un intervento un po' più breve perchè sono alla mia prima esperienza, innanzitutto e poi pure per dare possibilità agli altri. Sono alla mia prima esperienza quindi devp essere un po' più invasivo su quello che è stato fatto dall'Amministrazione procedente, anche perchè ho avuto poco tempo per leggere la relazione programmatica del Sindaco, alcune cose non le capivo quindi mi sono andato un po' a documentare, però Sindaco lei ha fatto una relazione programmatica basandosi su quattro punti fondamentali. Sul primo punto è partito da una considerazione, sulla riorganizzazione della macchina comunale e sulla trasparenza amministrativa. Ebbene, sulla macchina comunale tralasciamo, perchè è un concentrato di enunciazioni filosofiche, mentre sulla trasparenza amministrativa Sindaco, ne ho sentito parlare tanto in campagna elettorale, anche lei prima della relazione programmatica ha parlato di un encomio all'Amministrazione per questo cosiddetto nucleo di valutazione. Ebbene Sindaco, io ho dei grandi dubbi sulla sua capacità giuridica o legittimazione a poter nominare il nucleo di valutazione. Come me la pensa alla stessa maniera anche il TAR della Campania, che con sentenza n.1510 il Comune di Agerola dice che la nomina del nucleo di valutazione da parte del Sindaco è illegittimo, solo il Consiglio comunale può nominare il nucleo di valutazione. Da un esame attento delle norme che disciplinano il funzionamento degli organismi di valutazione, della gestione ed in particolare del cosiddetto decreto Brunetta e delle delibere del CiVIT, l'esclusività del rapporto intercorrente tra membri dell'organismo e l'Amministrazione comunale, appare una conditio sine qua non, senza la quale si paleserebbe sul piano giuridico un'incompatibilità. Verificando attentamente i curricula di quelli che lei definisce nuovi membri e che a mio parere sono ancora candidati ad accettare tale incarico, perchè fino ad oggi non ci perviene nessuna determina che ufficializzi la costituzione del nucleo di valutazione, questi signori risultano destinati ad un carico che li rende di fatti incompatibili con il ruolo che vogliamo conferirgli in questa Amministrazione. Caro Sindaco, non me ne voglia, ma per come sono illustrati i fatti, palesa una grave superficialità con la quale lei approccia questioni assolutamente complessi e fondamentali per lo sviluppo della nostra comunità.

Ho guardato con attenzione in materia di bilancio e di finanze, ebbene Sindaco lei dice: ”come risulta dalla proposta di quest'Amministrazione, di confermare per il 2013 l'aliquota per l'addizionale IRPEF sulle famiglie, però non parla di confermare l'aliquota per l'IMU e per la TARES, Sindaco questo è un banco di prova fondamentale, glielo chiedo non da consigliere comunale, glielo chiedo da cittadino, non bisogna modificare l'aliquota dell'IMU e della TARES, perhcè la gente non ne può più delle tasse. Mi dice che una società esterna nel 2011, l'Amministrazione precedente ha ritenuto dovere affidare ad una società esterna non solo la fase della riscossione, ma anche le fasi dell'accertamento e liquidazione dell'ICI-TOSAP-COSAP, ebbene questa è una mia considerazione, vedo la scelta dell'Amministrazione precedente, oddio non voglio fare l'avvocato difensore di nessuno, ma la vedo come una scelta lungimirante, perchè ci permette praticamente di affidare ad un concessionario privato la gestione del servizio tributi e perchè consente, nel medio tempo, di contrastare in modo virtuoso ed efficiente il fenomeno dell'evasione fiscale. Gettando così le basi per una riduzione della pressione tributaria gravante sui cittadini.

Sindaco, io concludo, ma a mio avviso questa è una relazione eccessivamente sintetica e nel contempo complessa, rasentando l'incomprensibilità, le faccio un esempio su tutti, sintetica nella parte afferente le politiche a sostegno del mondo produttivo, lei sindaco, rispetto al tema PIP e al percorso adottato nella precedente amministrazione che è sfociato nella approvazione di due PUA, non dice assolutamente nulla, certificando così una grave ed irresponsabile insensibilità nei confronti del polmone produttivo della nostra città. E' complessa e incomprensibile, Sindaco, quando lei espone le linee programmatiche di mandato rispetto alla gestione dei cosiddetti fondi TAV, io ho qualche perplessità perchè lei dice che resta il programma degli altri 31 milioni di euro, dei cosiddetti fondi TAV, questi per una parte, seppur rilevante sono serviti interventi non previsti nell'accordo TAV rispetto ai quali si può porre il problema di destinazione dei fondi o sono impegnati per il piano triennale delle opere pubbliche, comunque Sindaco, io non capisco se qua la copertura finanziaria c'è o non c'è, perchè se la copertura finanziaria non c'è, c'è qualcuno che ha delle responsabilità e chi sbaglia deve pagare, se la copertura finanziaria invece c'è, lei si assume nei confronti dei cittadini una responsabilità importante lei ha una linea oltre la quale noi questi soldi li perdiamo, li perde Afragola e gli afragolesi. Mi avvio alle conclusioni apprezzando parecchio, al di là della stima personale, apprezzo il passaggio e le confermo il mio intendimento quale esponente dell'opposizione, esercitare un'attività di controllo costruttiva, mirata al soddisfacimento di bisogni dei nostri concittadini.

Lei conclude dicendo che c'è da ricercare un clima che a partire da chi ha o ha avuto ruoli di responsabilità, sappia sostituire alla pratica della contumelia e dell'insolenza, quella di un confronto su fatti e sulle idee. Io sulla prima parte sono d'accordo, sui fatti e sulle idee un po' meno, perchè sui fatti ci aggiorneremo in C.C., sulle idee Sindaco lei sarà un'esperienza amministrativa comunale forse non di grande livello, sarà una maggioranza ideologicamente diversa, però forse lei un'idea di città ancora precisa non ce l'ha e per questo io la rimando e ci vedremo nelle prossime sedi a settembre.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Caiazzo. La parola al consigliere Manna.

MANNA CAMILLO: Signor presidente signor Sindaco, assessori, colleghi consiglieri cittadini presenti. Visto che questo è il mio primo intervento in questa aula consiliare nelle vesti di consigliere comunale del Partito Democratico, mi sia consentito fare alcuni ringraziamenti e qualche riflessione politica.

Innanzitutto è doveroso da parte mia ringraziare il Partito Democratico e per esso nella figura del Segretario della sezione di Afragola il dott.Gennaro Espero per aver accolto senza un minimo tentennamento la mia richiesta di adesione al PD fatta più di un anno fa, così come l’On Domenico Tuccillo in qualità di presidente del Partito Democratico nell’accettare la mia richiesta,tutto ciò per me è stato come un ritorno a casa è stato ritrovare dopo tempo gli amici di sempre, e incontrare altri giovani amici come quelli presenti in questo consiglio. L'interruzione di Baia era proprio legato a questo foglio, io avevo fatto questo intervento proprio per evitare questa situazione. Nessuno più di me che per tanti anni ha peregrinato per trovare il giusto approdo politico sa cosa significa trovare chi ti accoglie senza battere ciglio. E propria questa disponibilità è stata motivo di sprono affinché il mio impegno non si esaurisse con la sola adesione al PD ma volevo essere protagonista di questo nuovo corso, e pertanto ho voluto dare con la mia candidatura, una candidatura assolutamente di servizio, il mio contributo piccolo o grande che fosse, per poter dare una svolta, ed   aiutare il cambiamento a cui si apprestava la città di Afragola.  

Questa opportunità che mi è stata data l’ho voluta sfruttare fino in fondo, mi sono candidato in prima persona mettendoci la faccia e i cittadini mi hanno premiato, premiando la coalizione rappresentata dal sindaco Tuccillo, consentendomi di sedere in questi banchi a rappresentare al meglio tutti i cittadini, e ribadisco tutti. Questo per me era doveroso nei confronti del Partito Democratico e ancora di più manifestarlo pubblicamente, e vi chiedo scusa per il tempo che mi avete dedicato.

Passando poi alla relazione, credo che erano anni che in questa aula non si ascoltassero parole come quelle pronunciate nel Consiglio passato con l’esposizione della relazione politica programmatica fatta dal Sindaco in quanto quella fatta dal nostro Sindaco non è stata solo una sterile relazione come da prassi, ma è stato qualcosa che ha voluto dare un taglio netto col passato questa relazione ha dato senso ad un voto, ed un riscatto che i cittadini afragolesi aspettavano da anni, insomma è stata una svolta di assoluta valenza culturale, di fatto ha rimesso la politica nel suo alveo naturale quella di esser al servizio dei cittadini, e non quella della politica come potere al servizio dei politici e spesso contro i cittadini o parte dei cittadini.

Questa svolta culturale era nell’aria, veniva richiesta, dopo i cinque anni della passata amministrazione, bisognava solo coglierla e questo Sindaco, il sindaco Tuccillo con la sua coalizione ha fatto si che si creassero le condizioni giuste perché i cittadini potessero scegliere liberamente da chi farsi governare da chi farsi rappresentare. Ma siamo solo all’inizio del lavoro, un lavoro soprattutto di moralizzazione, dove il cittadino è il fulcro dell’attività politica di una Amministrazione e non un vassallo su cui avere potere di vita o d morte. Ciò che mi fa essere ottimista sul futuro è che questa di questa maggioranza è il fatto che non si tratta di una rabberciata di persone ma di una classe dirigente che si è costituita nel tempo e non come qualcuno pensa un qualcosa che si possa trovare in un bar o in circolo ricreativo. Mi va di ricordare che parte di questa maggioranza anche se non tutti lo sanno è figlia di un percorso datato nel tempo, un gruppo di amici che condividevano idee, percorsi, modo di porsi in politica, e mi riferisco ai vari amici a partire dallo stesso Giustino, il dott. Petrellese, il dott. De Rosa che oggi è dirigente in altro Comune,   è un rapporto quasi epistolare anche con l’avv Mi Mauro, per non dimenticare la grossa soddisfazione di vedere il dott Giovanni Giglio sullo scranno di vicesindaco, per me è una grossa soddisfazione, perchè è stato un realizzarsi delle idee che datano da più di quindici anni, che ci ripagano di tante amarezze.

Ma tornando alla relazione illustrata dal sindaco Tuccillo, spicca su tutto il tono appassionato di chi crede in quel che dice, la maniacale puntigliosità soprattutto sui fondi ancora disponibili e non impegnati o impegnati in modo approssimativo, in speciale modo quelli relativi alle infrastrutture del territorio prospiciente la stazione TAV, e la ripresa della costruzione della Stazione che può essere il vero volano di uno sviluppo virtuale e contagioso dell’economia di questa martoriata città.

Il rione San Marco è stato il territorio che più di altri ha pagato in termini di mortificazione del territorio per l’attraversamento della ferrovia dell’Alta Velocità, ebbene in tanti si sono spesi a parole sulla riqualificazione di questo territorio ma solo il Sindaco Tuccillo ha individuato fattivamente le soluzioni percorribili per la soluzione di problemi oramai non più rinviabili anche attraverso piani di recupero.

Altro punto è la riorganizzazione della macchina comunale con i suoi dipendenti va preservata rivalutando le migliori capacità che sono tante e metterle nelle condizioni di operare al meglio per il servizio dei cittadini, rendendo inoffensivo qualche dipendente prezzolato che ha scambiato il comune come qualcosa di sua proprietà o come il suo bancomat.

Per quanto riguarda la problematica della partecipazione dei cittadini, sollevate dal consigliere Castaldo, mi va di ricordare che non pare che in tutte le attività che voi avete fatto siano stati interpellati i cittadini di Afragola, ricordo solo due episodi, avete per caso contattato i cittadini di via S. Marco prima di fare il serpentone che ha creato un caos in quella zona abbattendo, visto che lei ci tiene tanto per l'economia e il commercio, riducendo la minimo l'attività o addirittura la chiusura di negozi che si trovano in quella zona, con quale beneficio se dopo che è stato fatto il serpentone si è dovuto mettere, per far rispettare il serpentone stesso, una macchina dei vigili urbani continuamente in quella zona affinchè altri non travalicassero la zona stessa. E, quanti sono stati contattati o è stato richiesto il loro parere nella costruzione o restayling, come voi dite, del prolungamento di via Pietro Nenni dove quei marciapiedi, con tutte quelle penisole hanno creato, secondo me problemi di sicurezza, pertanto lo dico da questo microfono, quando saranno ultimati quei lavori, chi ha fatto quel progetto dovrà assumersi la responsabilità di fare una verifica e di fare un collaudo di quella strada stessa che ritengo una strada estremamente pericolosa.

Poi, cosa abbiamo da dire noi a questa Giunta, abbiamo una Giunta formata da sette persone, ne faccio i nomi, escludo l'amico mio Giovanni Giglio, abbiamo avuto chi, anche se giovane si è assunto la responsabilità di prendersi un incarico molto delicato, l'amico Affinito, è stato premiato chi in questa città ha dato senso all'istituzione volontariato, l'amico Salvatore Iavarone, debbo ringraziare personalmente un politico di lungo corso che sempre si è contraddistinto nei Consigli comunali precedenti, l'amico Pasquale Grillo, va ricordato, anche se giovane ma lo conosco di persona, l'amico Salzano Alessando che anche se giovane sta già dimostrando quali sono le sue capacità. Vorrei non dimenticare nessuno. Poi, i due assessori esterni nominati dall'amico Sindaco Tuccillo, la dott.ssa Como la quale anche se non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente ma di lei parlano gli atti e il suo comportamento. Il dott. Trotta, che l'altra volta in C.C. ha fatto un'esplicitazione così chiara dei provvedimenti di tipo finanziario che anche i non addetti ai lavori hanno avuto modo di capire. Questo nel senso della trasparenza. Ora pensate che io posso chiudere questo mio intervento dicendo che tutto va bene all'interno della nostra coalizione? Non credo che noi non abbiamo problemi, noi i problemi ce li abbiamo, abbiamo un problema che si chiama democrazia, abbiamo un problema che per noi è il confronto e anche il confronto a volte può portare a qualche problema ma finchè è nell'alveo della civiltà e del comportamento giusto per noi questi problemi ben vengono perchè sono una ricchezza. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Manna, la parola al consigliere Baia.

BAIA ANIELLO: Grazie Presidente, saluto il Sindaco, i consiglieri, i cittadini presenti, non me ne voglia il consigliere Manna, ma era solo per ricordare se qualche anno fa ricordavo bene, lei era stato il mio candidato Sindaco, ma era solo una battuta, perchè lei sollevava la questione.

Io sarò brevissimo, io sono da un punto di vista più logico, io dico che un'Amministrazione che si insedia ci vogliono perlomeno sette, otto mesi per far si che uno riesca a capire un po' l'intento dell'Amministrazione. Oggi stiamo parlando ad un mese, un mese e mezzo, la relazione programmatica che il Sindaco ha fatto la settimana scorsa, io credo che dobbiamo solo aspettare, ho voluto intervenire giusto perchè il consigliere Castaldo mi incitava prima ad intervenire per la questione dei servizi sociali, ma questo lo faccio dopo. Voglio solo dare un chiarimento sull'ampliamento del cimitero, poiché tutta la città aspetta questa chiarificazione da parte sua o da parte dell'Amministrazione che ha completato il progetto. L'ampliamento cimiteriale, il Comune ha fatto un progetto di costruzione di loculi, di cappelle gentilizie, di parcheggi, diciamo abbiamo dato la possibilità all'intero ufficio di poterci dare questa soluzione, visto che ad Afragola ci sono tante richieste, infatti se lei guarda ci sono perlomeno 5 mila richieste di loculi, quindi è una continuazione di richieste, una dopo l'altra, ne approfitto per dire all'ass. Affinito di farsi una passeggiata al cimitero prima che si va in ferie, perchè sta in uno stato pietoso.

Con delibera di C.C. n.48 del 25.07.2011 è stato approvato il progetto preliminare contestuale di dichiarazione di pubblica utilità ed è stata adottata la relativa variante del piano Regolatore Vigente, si specifica che la ditta interessata sulla procedura di esproprio, sono stati avvisati dell'avvio del procedimento in attuazione delle normative vigenti in materia. Con la delibera di C.C. n.32 del 23 aprile 2012, si è proceduto all'esame delle osservazioni ricevute a seguito dell'avvenuta pubblicazione della documentazione, si è pertanto provveduto all'approvazione definitivo del progetto preliminare. Con decreto del Presidente della Giunta Provinciale 410 del 16 luglio 2012, pubblicato sul BURC n. 48 del 6 agosto 2012, è stato approvata la proposta di variante e art.2 e art.4 dell'art.19 del DPR, si precisa che allo stesso provvedimento non è stato presentato alcun ricorso giurisdizionale, né al TAR Campania, né al capo dello Stato, pertanto la variante in questione, in attuazione della normativa vigente in materia, è diventata efficacia, pertanto nessuno può dire che noi ci eravamo inventati questo ampliamento cimiteriale e, quindi a seguito dell'efficacia di detta variante è stata elaborata dal settore lavori pubblici, il progetto definitivo dell'opera pubblica in questione, di fatto il progetto definitivo si configura con un'immediata applicabilità ai sensi dell'art.53 comma 2 lettera b) del D.L.163/2006. Con una determina dirigenziale n.1282 del 18 ottobre 2012 è stata esperita la procedura negoziale per l'affidamento del servizio in verifica finalizzata alla validazione e ai sensi dell'art.112 del D.L.169.

Il progetto definitivo, relativo all'ampliamento cimiteriale comunale, costruzione di loculi, cappelle, parcheggi e tutto, si è concluso con l'affidamento della stessa ad una società ICOR s.r.l. effettuata con determina dirigenziale n.1712 del 31.12.2012, a seguito di aggiudicazione ad assolti obblighi di legge, concernenti la contrattuazione, è stata davvero ovvia la procedura operativa, ad oggi in fase di conclusione. Trattandosi di opera pubblica, finanziata dagli introiti derivati dalla concessione di loculi e cappelle gentilizie di famiglia, come per altro si evince dal piano triennale 2012/2014, l'Amministrazione ha contemporaneamente intrapreso il percorso amministrativo volto all'avvio della procedura per l'assegnazione dei loculi e delle cappelle, in tal senso con deliberazione 132 del 28.12.2012, la Giunta Comunale ha individuato e disposto il percorso procedurale, nonché i criteri di assegnazione dei loculi e cappelle demandando i successivi atti al dirigente del settore competente. Sulla base dell'indirizzo espresso dalla Giunta Comunale, in data 17 aprile 2013, con determina dirigenziale 467, è stato emanato l'avviso pubblico per l'assegnazione dei loculi e delle cappelle pubblicato in data 24 aprile 2013.

Adesso è utile sottolineare che il progetto in questione prevedeva anche la realizzazione della procedura espropriativa, correttamente avviata ai sensi della normativa in materia, mi sorprende, quindi, la revoca che il dirigente al ramo ha posto in essere dopo l'avvenuto insediamento di questa nuova amministrazione.

Sindaco, il dirigente dovrà spiegare alla città perchè prima ha fatto le determine e dopo le ha revocate, aspettiamo che ce lo venga a spiegare. L'ufficio ha fatto la procedura come la legge obbligava, pertanto sono stati fatti prima i preavvisi per l'esproprio, poi è uscita una sentenza adeguata e l'ufficio anche su questo si è adeguato. Io, l'aveva detto il consigliere Castaldo prima, lei oggi ci deve solo specificare il motivo di questa urgenza che c'è ad Afragola, che cosa intende fare. E' vero che lei ha dato solo indicazioni, il dirigente poi è colui che ha fatto tutto, ma io voglio capire, l'Amministrazione, questo Sindaco, cosa intendono fare? Anche perchè io sono convinto che ci sono arrivati, come mi hanno detto circa 2000 domande, noi avevamo stabilito 200 euro per i loculi e 2000 euro per le cappelle gentilizie, io credo che oggi il cittadino che ha pagato, è convinto che questi soldi vengono ridati, aspettiamo che su questa situazione lei ci risponde.

Vorrei parlare poi Sindaco, dei servizi sociali, però oggi non ritengo opportuno farlo, anche perchè la settimana scorsa ho avuto il piacere di parlare con il carissimo amico Giglio e gli ho spiegato la situazione, visto che abbiamo fatto questi servizi sociali, ho la presunzione di aver lavorato 5 anni con questi ragazzi disabili, con le vedove, perchè poi le posso dire una cosa, per la prima volta nella storia abbiamo fatto il centro polivalente con i ragazzi disabili, i ragazzi autistici, Sindaco lei non può immaginare cosa comporta togliere un ragazzo o una ad un genitore, alle nove di mattina, portarlo al centro polivalente, abbiamo dei pullman, e poi riportarli alle 17.30, è una cosa che era impensabile, oggi avere questa possibilità... Avevamo fatto una convenzione con un ristorante all'esterno così giusto per vedere che cosa potevamo realizzare, questa cosa andava benissimo, alle 12.30 il ristorante porta il cibo, li fanno mangiare, li fanno studiare, poi alle 17.30 li riportano a casa. All'inizio erano 10-12 ragazzi, perchè si era diffidenti, oggi ne abbiamo 60-65, ma penso che abbiamo una struttura, lei pochi giorni fa l'ha visitata, aspettiamo anche il Sindaco, ci stanno anche le condizioni per poter ampliare. Abbiamo avuto dei sovvenzionamenti dalla Provincia ed abbiamo comprato, a questi ragazzi, giochi, computer, è un centro attrezzatissimo. Il centro polivalente, siamo partiti con 120-130 anziani, oggi ne abbiamo 330 e abbiamo 70 anziani in lista di attesa. Ebbene, cosa fanno? Stanno là, cercano di socializzare, anziani che si ritrovano dopo 20-30 anni, io mi auguro che continua questo discorso con l'altro centro che si trova a via Ugo la Malfa.

Abbiamo una società, la MG che è venuta ad Afragola per fare pubblicità su queste ditte specializzate, noi ci siamo fatti dare un pulmino che va a prendere questi anziani a casa.

Abbiamo fatto per cinque anni, gite per 4-5 giorni, 6 giorni in villaggi con un piccolo tiket, sono cose che vanno continuate, anzi vanno ampliate, veramente.

E' la prima volta nella storia di Afragola che per due anni consecutivi abbiamo portato anche i disabili, perchè non i disabili, certo hanno una patologia diversa rispetto agli anziani, però lo abbiamo fatto per due anni, abbiamo trovato una struttura idonea. L'anno scorso ne abbiamo portato circa 40. Le vedove, 10-15 anni che non prendevano nulla, c'è tutta la graduatoria messa all'albo, anziché di dare i soldi abbiamo cercato di dare i buoni pasto, i ticket, io la invito, se cortesemente con l'ufficio di far liquidare i buoni a queste vedove, in modo che abbiamo la possibilità di dargli questi sei mesi, perchè l'anno scorso lo avevamo fatto per un anno, quest'anno lo abbiamo fatto per sei mesi e con i figli minori.

Voglio dire, ci sono svariate cose che noi abbiamo fatto con i servizi sociali, abbiamo fatto l'affidamento, l'adozione. Caro consigliere Boccellino, noi siamo entrati qui nel 2008 avevamo 2 milioni 750 mila euro in passivo con i servizi sociali, abbiamo lasciato con 1 milione 300 mila euro, perchè avevamo case famiglia, convitti, semiconvitti, avevamo queste persone là. Abbiamo cercato di adoperare queste adozioni, perchè oggi togliere un ragazzo da una casa famiglia, la più comoda, quella che pago di meno, si pagavano circa 60-70-80 euro giornalieri, abbiamo cercato di dare in affido questi ragazzi dandoci 500 euro mensili, perchè così facendo, affidandolo ad una famiglia abbiamo fatto due cose, abbiamo tolto un ragazzo dalla casa famiglia e lo abbiamo aiutato con la socializzazione. Addirittura abbiamo una famiglia che ha tre bambini in adozione, è vero che il Comune gli dà 1.500 euro mensili, ma noi abbiamo avuto un bel risparmio. Se ci stanno le condizioni, con l'assessore Giglio di poter dare una mano su questa cosa, proprio in virtù del fatto che questi servizi che vengono poi realizzati, abbiamo fatto poi il banco alimentare. Io pertanto chiedo questo, poi il Sindaco lo aspetteremo, certamente lo aspetteremo, io sono uno di quelli che se il Sindaco fa cose buone, sarò il primo a dire che ha fatto ben, oggi è presto per parlare, aspettiamo un po' e poi dopo facciamo le valutazione. Grazie

PRESIDENTE: Grazie consigliere Baia. Chiede la parola il consigliere Porroni, prego consigliere.

PORRONI NUNZIA: Un saluto al Sindaco, al Presidente del Consiglio, alla Giunta, ai colleghi consiglieri ed al pubblico presente. Chiedo scusa, leggerò l'intervento perchè sono un po' emozionata.

In qualità di capogruppo dell’UDC, mi corre l’obbligo di sottolineare, data la nostra storica posizione centrista, che l’adesione a questa coalizione è nata dalla condivisione del programma elettorale di questa maggioranza.

In particolar modo sentiamo nostri i concetti di democrazia partecipata che è il metodo indicato dal Sindaco quale volano per la governabilità della città e del territorio nel prossimo quinquennio.

La passione, la competenza e la capacità di fare squadra, sono caratteristiche presenti nel nostro DNA politico, e sicuramente saranno gli elementi cardini di tutta la coalizione.

Una coalizione che ha accolto la voglia di cambiamento chiesta a gran voce dai cittadini ed è sulla scia di questo cambiamento che l’azione amministrativa deve trovare la strada maestra per raggiungere l’obiettivo di valorizzare e far crescere concretamente tutte quelle realtà che sono presenti sul nostro territorio.

Venendo nello specifico, la relazione del Sindaco, che è figlia del programma elettorale presentato nell’ultimo confronto amministrativo, l’UDC nell’anticipare il voto favorevole alla stessa, dichiara che è in perfetta sintonia con il Sindaco quando considera il cittadino al centro delle problematiche che questo Consiglio dovrà affrontare, poiché il nostro compito è quello di gestire al meglio le risorse, facendo sì che il benessere dei cittadini sia totale o quanto meno il massimo raggiungibile con quelle disponibili.

Rimotivare il personale dell’Ente attraverso la valorizzazione delle professionalità, comunque presenti nell’organico comunale, rappresenta il primo passo per una macchina amministrativa che sia funzionante, efficiente e trasparente, come segnalare le eventuali disfunzioni e disservizi, è il rimedio alla troppa distanza che si è creata tra la cittadinanza ed il palazzo nel corso di questi anni.

A tal proposito è da plauso l’intenzione espressa dal Sindaco si voler aprire sportelli decentrati nei quartieri più distanti dal centro della città, rione Salicelle, rione S. Marco, quale presidio della macchina comunale sul territorio.

Sulla questione delle società partecipate, la nostra posizione è in sintonia con i dettami legislativi, ma comunque riteniamo che è necessaria una riflessione al fine di salvaguardare, laddove la legge ce lo consente, le risorse umane impiegate.

Per ciò che concerne la esternalizzazione dei servizi di accertamento delle imposte comunali affidata alla soc. GESET, sempre con lo spirito di valorizzare le risorse della macchina comunale, occorre fare una riflessione per chiarire la necessità di tale scelta, e se la stessa è dipesa da una deficienza del personale in organico. E’ ovvio che questa relazione programmatica, non può considerarsi esaustiva, ma un importante punto di partenza su cui confrontarsi serenamente e costruttivamente anche con le forze dell’opposizione, al fine di rendere la nostra città migliore nella qualità della vita, grazie ai servizi che dovranno rispondere puntualmente alle esigenze dei nostri concittadini.

Una nota di merito a questa Giunta, che contrariamente a quanto sostenuto da molti per taluni, vista la loro giovane età, hanno portato professionalità, innovamento e tanta passione per il loro impegno.

Un piccolo inciso a quanto detto dal consigliere Castaldo.

Non mi è chiaro se il Consigliere Castaldo nella passata amministrazione facesse parte della maggioranza o dell’opposizione, vista la sua richiesta di modificare l’art. 18 del Regolamento comunale, modifica voluta con forza e tenacia da egli stesso nella passata consiliatura.

Auguro a tutti un buon lavoro. Grazie

PRESIDENTE: Grazie consigliere Porroni, la parola al consigliere Giacco.

GIACCO CAMILLO: Buongiorno, di nuovo saluto il Sindaco, il Consiglio, la Giunta comunale, il pubblico presente. Sindaco, io sono leggermente in imbarazzo, perchè parlare dopo tanti interventi, staremo qui per ore. Io cercherò intanto di fare una premessa, nessuno si sottrae a fare un escursus su quello che si è potuto fare da trent'anni ad adesso in Consiglio comunale nonostante siam giovani o meno giovani, siamo cultori del governo di questo paese da sempre, quindi possiamo affrontare tutti i tipi di ragionamento. Oggi, il mio ragionamento lo vorrei soffermare, qualcuno l'ha definito trattato filosofico, in effetti lei ha avuto una dimestichezza o la voglia di far capire che un soggetto politico quando ha consegnato la relazione, nella presentazione di una relazione fa dei passaggi che giustificano la relazione stessa, perchè una relazione sic et sempliciter, così come presentata, verrebbe da un soggetto che fa un po' di filosofia, lei nell'intervento di partenza, l'ho segnato: “conoscenza certa di quello fatto dalla precedente amministrazione, per partire con un tavolo di confronto con l'attuale amministrazione”, la sintetizzo, per poter raggiungere, la sintetizzo, con un senso di misura e responsabilità e di controparte. Vedi Sindaco, noi non potremmo mai stare a favore politicamente vostro, ci potete trovare a favore di quello che noi abbiamo fatto, soltanto se da voi è condiviso, possiamo cambiare i principi, gli obiettivi, la la linea guida è sempre qualcosa per il bene del paese. Da questo punto di vista, all'interno della relazione che lei fa c'è un po' di confusione, io non amo usare il termine e dire che sono più bravo, leggo e noto un po' di confusione, l'Assessore poi mi può dare conforto, si passa da fondi certi a fondi finalizzati a fondi recuperabili, c'è un po' di problema. Diventerebbe lungo ed estenuante, anche dopo tanti interventi, stare qua a parlarne. Mi piace avere la sua attenzione su dei punti, perchè parlare di tutto sarebbe impensabile, non solo, ma man mano che si facevano dei ragionamenti, mi rendo conto che da parte della sua Giunta per fattore antropologico è presto, ancora non siete riusciti a capire quello che abbiamo messo in campo, ma nel bene e nel male, contestabile o non contestabile, ma c'è. Ricordo all'Assessore al Cimitero che noi abbiamo la gara dei servizi cimiteriale bandita, non aggiudicata ma la competenza del Consiglio comunale è dare l'indicazione dopodichè la stessa viene aggiudicata, ci mette un anno dall'aggiudicazione, non è più competenza del Consiglio comunale. Io l'ho programmata la gara dell'illuminazione che fu revocata a causa dell'autorità di vigilanza su un corretto andamento da parte dell'opposizione, contestando il principio con il quale era fatta la gara, resta di fatto che l'Amministrazione passata, io amo dire l'Amministrazione Nespoli, ma di tutto quel sistema Nespoli, perchè adesso uscirà un sistema Nespoli buono, visto che il sistema Nespoli aveva previsto la nuova gara per i punti luce e di illuminazione del cimitero, ma è stata revocata, non è stata ripresentata, il filo ideologico del Consiglio comunale del sistema Nespoli era di assegnare le luci ad un sistema, un gestore certo che poteva fare anche investimenti di riqualificazione nella struttura cimitero stesso. Allo stesso contempo, per argomento diverso, quali la gestione del verde, l'esumazione, l'inumazione, la giacca, il cappello, il servizio offerto alla città, perchè guardate come è squallido non trovare un loculo è anche squallido trovare delle persone che con le mani spostano pezzi di morto. Io ricordo che 15 anni fa a Torino morì mia zia, a Torino mi accoglievano con la tuta, il carrellino elettrico, qua per poter mettere un loculo all'interno di una cosiddetta nicchia, a volte sono tavole di ponte inclinate, anche con il rischio di farsi male, noi la gara, per poter dare un servizio l'abbiamo fatta e questo è quello che spetta al Consiglio comunale, la Giunta ha dato un'indicazione ma è ferma là, quindi è ferma la gara per l'illuminazione e i servizi cimiteriali. Quindi, la lacuna che c'è adesso, poi mi contestate il mio dirigente? Non sto contestando il mio dirigente, purtroppo la Pubblica Amministrazione è fatta di aspetti collaterali, ci sono dei conflitti, dei ricorsi, non è stato interdetto con l'antimafia, dobbiamo aspettare il ricorso con l'interdizione con l'antimafia. Sindaco, il trattato diventa di filosofia quando non si prende atto che noi facciamo amministrazione pubblica e l'amministrazione pubblica è l'unica cosa più contorta e complicata che non ha tempistica certa. Non mi piace, qualcuno ha detto “il vostro amico Vincenzo De Luca”, il vostro amico Vincenzo De Luca potrebbe essere l'amico più vicino mio da un punto di vista politico, perchè è più fascista dei fascista ed è più autoritario degli autoritari, ha gestito, anche travalicando qualcuno, prendendosi qualche avviso di garanzia, pur di completare delle opere che lui aveva intenzione di fare. Siamo cultori di una politica a 360° e cultori del territorio dalla Regione Campania a salire su, con la concezione, abbiamo dettato condoni, lei sa bene che dal nord al sud il condono è visto come un fatto di ineducazione culturale, al nord si fa un permesso a costruire anche per mettere una semplice veranda, al sud abbiamo l'abitudine di chiudere i balconi a prescindere, senza titolo autorizzativo.

E' questa la differenza il gap non è solo economico, certe volte è anche culturale, di approccio nei confronti della pubblica amministrazione, per cui vantarsi, non c'è niente da vantarsi consigliere Concas, l'amministrazione Nespoli ha ottenuto 10 milioni di euro in più per fare la gara vecchia, hanno fatto la gara, è stata bandita la gara, è fallito il consorzio, non è colpa di nessuno, il sistema Italia sta fallendo ed è fallita anche una ditta che doveva garantire un appalto di 90 milioni di euro, adesso De Luca ha preso l'impegno di sollecitare una società che è privata, la società che deve bandire la gara è provata, purché tutta partecipata Stato, però oggi lo stato fa più profitto dei privati stessi, di bandire un procedimento di gara, io mi auguro che lui riesca a fare una gara di 77 milioni in tre mesi e la finisce a dicembre, diventa un po' complicato, mi auguro che la faccia, dopodichè chi la vince non mi interessa, cosa porterà come indotto non mi interessa, mi interessa che la ditta che la vinca sia solida, perchè andrebbe fatta una gara e dire: guardi lei deve anticipare 77 milioni, li prenda a stato di avanzamento, non mi può dichiarare fallimento, perchè deve essere consapevole che lei anticipa prima i soldi e poi li incassi, perchè questa è la verità e non sposti questi soldi verso altre problematiche. Questa è la problematica seria dello Stato italiano, che ha un codice di appalti che non è più rispondente e conforme alla necessità delle ditte italiane. Qua c'è gente che fa appalti per “girare” si dice, per mantenere il giro di fatturato, per garantire le OSA, non è più così, Afragola non se lo può permettere, Afragola non si può permettere che vengano ditte, nonostante siano colossi, che fanno buchi con il S. Raffaele per 60 milioni di euro, è impensabile. Il controllo va esteso anche alla capacità economica dell'azienda e non solo al fatto se è colluso o non è colluso, perchè è la cosa minore la collusione, la cosa più grave è che questo è un soggetto che non ha la valenza economica per poter fare certa opera, che non riguarda il Comune di Afragola,è un'opera studiata. Io ricordo che Bassolino la voleva fare a Volla la stazione, consigliere Concas, poi l'abbiamo portata ad Afragola, poi andremo a discutere anche sull'ospedale, ma la verità sapete qual è? La certezza di avere fondi di finanziamento per poter fare l'opera, non voglio fare la polemica sulla TAV Sindaco, noi sulla TAV abbiamo recuperato con un accordo di programma firmato nel 2008, un quantum superiore a quello prestabilito di circa 7-8 milioni di euro, dei soldi stabiliti abbiamo 31 milioni che abbiamo stanziato per opere per noi certe: riqualificazione Ferrarese- Saggese, parco Galleria Santa Chiara e la cittadella scolastica. Poi abbiamo fatto con i fondi TAV tutto quello che si poteva fare con la TAV a supporto di quel quartiere che ha avuto disagi dalla TAV. Lo potete condividere o non lo potete condividere, non ci avete dato mai neanche l'opportunità di dirlo, perchè in Consiglio comunale non è mai emersa questa condivisione o questa non condivisione, ma di fatto c'è, il progetto per la cittadella scolastica, finanziato per 12 milioni è in corso di validazione, che parte per tutti e tre i cicli scolastici, fino ad avere un campus collaterale che serve alla ricreazione post- scolastica, è poco o assai non lo so, diamo una scuola ad un quartiere che non c'è l'ha. Questo è il dato, dopodichè: Galleria Santa Chiara, io non me la posso prendere con il Sindaco, perchè il Sindaco, non me ne voglia, intanto credo che non abbia avuto contatti con la vecchia amministrazione per dire tutto quello che si è fatto e tutto quello che si è contestato, quindi non ha contezza se parte una gara o non parte, il progetto c'è, galleria Santa Chiara, un progetto cofinanziato 5 + 3 milioni privati, per una struttura innovativa nello sport e i 5 milioni sono fondi TAV, non sono fondi miei. Lo studio è stato fatto da un grande cultore dello sport, in senso di vita del nord il quale dice che ha fatto 50 di questi studi, e si augura che questo sia in terzo da mettere in opera, perchè gli fanno fare gli studi a non hanno i fondi, noi abbiamo fatto fare lo studio ed abbiamo anche i soldi per farlo, è un vantaggio, è un'opera di 8 milioni, ha il tempo, la legislazione è cambiata tre volte, l'ultima modifica della legislazione prevede la modifica della validazione dei progetti superiori ad un determinato quantum di milioni di euro. Quindi, se noi parliamo di questo parliamo anche di programmazione, non è che non parliamo di una programmazione che non c'è, è l'opposizione che ha fatto finta di non vedere che la programmazione c'era. Il dato è questo: fotografia, c'è una chiusura di relazione di fine mandato, come sono convinto e contento vi aspettavo sulla vostra relazione di inizio mandato. Perchè lei ci domanda, da buon politico, fatemi capire di che sta parlando ci vediamo e parliamo, Sindaco attenzione a non perdere quei pochi soldi che ci hanno dato, perchè la crisi economica incide anche sugli enti locali e dalla sera alla mattina la Regione Campania, come il buon Cascetta stabilì la metropolitana che non ha copertura economica, guardate che l'Italia è il paese degli accordi senza soldi, la cosa importante in Italia sono i decreti, noi con i decreti di trasferimenti di fondi la Regione Campania ha i blocchi perchè non ha disponibilità economica per pagare, figuriamoci con le farfalle, con le favole o con le chiacchiere, stiamo parlando di questo, per questo io dico confusione tra fondi certi e fondi non certi. I fondi della TAV sono fondi certi, abbiamo avuto 8 milioni in più e abbiamo deciso di spendere, per scelta amministrativa, all'interno della città a supporto di quelle vie principali che portavano verso la TAV, perchè via Pietro Nenni e Piazza Castello portano sotto al ponte di San Marco per andare alla TAV, non porta a casa mia verso Casoria.

Abbiamo finalizzato le rotatorie che partono da un piano traffico fatto dall'università di Roma, lo potete condividere, non lo potete condividere, venite in Consiglio comunale con il Piano Traffico, lo contestate, ci fate capire se va contestato, se siamo consapevoli che c'è l'errore faremo anche l'errore. Lo spartitraffico nasce da uno studio di affluenza di veicoli, può essere male, non può essere male, ma ricordo a me stesso che in Europa esistono le corsie di preselezione disegnate, tu da terra, senza alcuna infiltrazione di ostacoli devi passare sulla corsia centrale perchè a destra passa il pulman. A Napoli, con la corsia preferenziale e gli spartitraffico, le persone sono tutte nella corsia preferenziale. E' un problema antropologico e culturale!

E' un problema di codice culturale, non c'entra niente, non attacco lo spartitraffico nel merito. Fondi 219, Sindaco, lei fa un bel cappelletto sui fondi 219, io amo fare una seconda considerazione che, forse, è più eclatante e preoccupante, l'abbiamo discusso con il capo precedente, non voglio fare polemica, abbiamo discusso di abusi, questo che significa? Abbiamo discusso di persone che avendo soldi , pur non avendo la licenza hanno costruito, prendendosi a volte anche sigilli, poi sanati, non sanati, perchè questo è un paese strano, i reati amministrativi vanno avanti, i reati penali quasi si prescrivono all'80-90% e, quindi, la condanna va in prescrizione, rimane solo il problema amministrativo dell'abuso. Questo che cosa ci fa capire? Che è una carenza di una programmazione di un'Amministrazione dal '77 in poi, e l'Amministrazione Nespoli il PUC lo ha rimesso, cioè il nuovo Piano Regolatore ha cercato di portarlo avanti, ma dobbiamo ammettere tutti che c'è una carenza di gestione del territorio dal '77 in poi, perchè il Piano Regolatore è fermo dal '77, la gente ha costruito anche dove non poteva costruire, ma ha costruito con i soldi. Mi domando io: com'è che oggi la gente, ora che c'è la possibilità di ritirare un condono, effettuare un Piano Casa e fare un altro piano sul condono effettuato, non ritira i condoni? Non c'è più la disponibilità economica, noi ci dobbiamo preoccupare di questo che, nonostante ci siano leggi che vogliono aumentare e consentire la possibilità di costruire e di creare un sistema economico, il sistema economico è bloccato, perchè la gente non ha soldi per ritirare il condono e fare un altro piano, figuriamoci se ha i soldi per poter attivare la pratica della 219, con 30 anni di ritardo quasi, con un cofinanziamento che va 30 anni indietro per riqualificare un palazzo. I fondi 219 sono fondi 219, vi possono aderire solo coloro che all'epoca hanno fatto la pratica e, oggi, dovrebbero venire loro a chiedere: perchè non mi date i soldi io voglio riqualificare un palazzo. Si vede che questa forte richiesta non c'è, perchè non ci sono i soldi e non c'è la compartecipazione per la costruzione. Tu puoi mettere in moto qualsiasi circuito virtuoso, possiamo fare qualsiasi gara a fare condoni, la gente dirà: non ho soldi per completare. Noi che vogliamo fare? Gli annulliamo la domanda di condono e gli buttiamo la casa a terra?

Io mi sono candidato per essere forza di governo, l'opposizione la faccio da forza di governo no da mera opposizione nel dire: “E' un problema vostro”, è un problema di organizzazione e di gestione dell'Amministrazione. Chi oggi non riesce a pagare un condono che gli diciamo? Gli diciamo: “ Vi annulliamo la pratica e vi buttiamo la casa a terra?”. Domanda, punto di riflessione! Questa è una buon a politica e un buon confronto sugli argomenti, questo è il modo di fare, non si può partire dal niente, voi non partite dal niente, Sindaco, voi partite da una grande organizzazione è da una grande programmazione, lo potete non condividere il Più Europa. Il Più Europa è un piano di riqualificazione, non abbiamo perso mai niente, anche perchè se vogliamo parlare di amici, il mio amico Stefano Caldoro con un secondo accordo con la Comunità Europea ha dovuto abbassare i trasferimenti di un 30%, i trasferimenti a pioggia si abbassano anche sui Comuni. E' finita la campagna elettorale, quello che abbiamo quello possiamo spendere. L'intenzione dell'Amministrazione Nespoli era riqualificare il Centro Storico, riqualificando i tre polmoni a verde che esistono all'interno del Centro Storico. Questo non vi piace, non c'è il tempo, secondo me, per cambiare, ma se volete cambiare venite in C.C. e noi vi risponderemo, vi diremo perchè è fatto male e perchè non si può fare.

Un'altra cosa, non vedo l'assessore Iavarone, a cui io non dico che voglio bene, però... Sindaco, guardi, la mia considerazione nasce da un articolo del 20 luglio 2013, dove lei fa, per l'amor di Dio, lei è titolato, un incontro con un'Associazione che si chiama “Libera”, credo alle Salicelle, l'articolo viene dalle “Cronache di Napoli” e pone quattro punti principali all'interno di quest'articolo, come se fossero cose che nessuno sa.

Sindaco, noi siamo cultori del territorio, punto primo, la gara della spazzatura l'ha fatta in gestione l'Amministrazione Nespoli, nonostante i problemi che ci sono, che lei sa meglio di me, le differenziazioni di servizio e di assegnazione stessa della tassazione, la TIA, la TARSU, TARES, ad un tributo che già è scomparso e che diventerà nullo e ci sarà un nuovo contributo che prenderà la gestione di tutti i servizi. Il tributo TARES è un tributo che per Comunità e per legge europea è tutto a carico del cittadino. Smettiamola, non abbiamo capacità di far risparmiare il cittadino sulla TARES se non andiamo a scovare gli evasori, chi non la paga e chi non dichiara il cento-cento di quello che è il proprio immobile. La scelta strategica dell'Amministrazione era assegnare il servizio ad un soggetto che sull'ordinario guadagna meno dell'Equitalia pur non gestendo, ma qua gestisce, sullo straordinario guadagna quello che è in grado di guadagnarsi, ma in contemporanea sta guadagnando anche il Comune. La TARES non si abbassa, perchè il Sindaco Tuccillo la vuole abbassare. Io lo posso fare il manifesto ma sto andando contro ai miei principi di lealtà nei confronti del Sindaco, anche se non è il mio. La TARES si abbassa se il costo complessivo del servizio diminuisce per questione di bravura della ditta che lo gestisce sulle discariche e, quindi, sui costi di conferimento o se lo stesso costo viene spalmato non più sui contribuenti solidi che sono 20 mila nuclei familiari, ma su 21 mila se sono 21 mila o se sono 20 mila con tutti gli appartamenti dichiarati, 70 mt. Su 70 mt. e non la tavernetta che non paga e i 150 mq. che diventano 70 mq.

Questo è il dato del controllo. Poi lei ritiene che lo può fare con la gestione comunale? Non sta a me stabilire la vostra gestione della macchina comunale, lei è Sindaco, è il capo dell'Amministrazione, è il capo della macchina comunale, se ha le risorse per poter fare questo in maniera interna lo faccia, la necessità è che il punto, l'obiettivo è che la TARES si diminuisce se noi scoviamo gli evasori.

Ritornando all'articolo, oltre alla gara della spazzatura, che qui abbiamo conclamato che nonostante il tentativo di non far firmare subito il contratto, di farlo controllare da due avvocati, di avere un parere da un Segretario, di fatto abbiamo applicato il contratto, abbiamo firmato il contratto , dovrebbe partire il servizio.

Caro Salvatore, con lo studio del Più Europa abbiamo dato in un caso la possibilità di recuperare quel territorio confiscato di cui tu parli, di Piazza Ciampa, per una riqualificazione del centro sociale, c'è una progettazione tutta da attuare, la decisione a chi darla è successiva. In Italia per assegnare i beni pubblici si fanno le gare di assegnazione. In Italia l'assegnazione di un bene va su gara, io non posso dare un bene sic et sempliciter ad una persona così perchè la voglio bene e la rispetto, specialmente se su quel bene c'è programmazione, il Più Europa a Piazza Ciampa ha una programmazione. Lo dici tu nell'articolo o lo dice chi riferisce l'articolo, io non ho il piacere, ma qua così sta scritto: “Beni confiscati.. assegnazione all'Associazione “Libera”. Secondo bene, ex Masseria Magliulo, la Masseria Magliulo è fondo di una progettazione che si chiama “Fattoria della Legalità”, cofinanziata. Ragazzi, ma di che cosa stiamo parlando? E la perderemo anche il finanziamento, perchè il Ministero degli Interni fa una revoca di 20-30 milioni, e se non partiamo subito con l'attuazione del progetto li perdiamo. Sindaco, sapete perchè li perdiamo? Per il problema della burocrazia italiana. Noi l'abbiamo fatta la gara, i due che hanno vinto si sono fatti i ricorsi a vicenda sulla validazione, una validazione per una gara ci fa perdere finanziamenti. Questa è la realtà e la verità della cosa, poi potete non condividere, che non la volevate fare la “Fattoria della Legalità”, c'è un dato i due terreni che volete dare a Libera hanno della progettazione, preparate il bando come abbiamo fatto per tante cose, anche i campetti all'IKEA hanno un bando, con una partenza base di quasi 60 mila euro all'anno, se volete dare lo stadio “Luigi Moccia” dobbiamo partire perlomeno da 300 mila euro all'anno di fitto, non si regale la struttura comunale, pure perchè il bando all'esterno fa introito per il Comune e fa cassa e   la risorsa del Comune oggi è solo il territorio, i trasferimenti andranno a finire. Ci vuole una programmazione, presentateci una programmazione e noi valuteremo se si può fare o non si può fare, altrimenti ve la votate, avete la maggioranza, che io non auguro che la perdiate domani mattina e non vi auguro che ve ne andate domani mattina. Tutti devono passare le mani su fuoco di quella che è la gestione amministrativa dopo un tetto di tempo che non è più quello della giustificazione. I dodici mesi. Ci vediamo fra dodici mesi e valutiamo quante gare avete fatto, avete assegnato, quanta programmazione è stata fatta.

Quando siamo venuti qua, caro Concas, non c'era un progetto o qualche progetto c'era sta in qualche cassetto, noi abbiamo fatto tanta progettazione, la potete condividere o non la potete condividere e lo stesso rispetto che tu richiedi ai dipendenti i dipendenti lo devono avere dai consiglieri comunali, che non si possono permettere di dire che il dipendente o un dirigente fa del Consigli Comunale bancomat, cassa o operazioni personali, io non lo consento a nessuno!

Qua non siamo la Cassazione, non siamo giudici, noi stiamo qui per scegliere e valutare una programmazione, che a me può stare bene e a voi non può stare bene, che a me non può stare bene e a voi può stare bene, non a giudicare   chi la mette in opera, come la mette in opera. Se Boccia, che può essere “amico mio”, ci mette tempo a fare una cosa ne ha da meno il paese, ed io come amministratore, anche come non amministratore, ho notato difficoltà in campagna elettorale a spiegare perchè c'è un disservizio che non è giustificato. Questa è la cosa.

Lo stadio “Luigi Moccia” non è completabile, ci manca l'ultimo strato per poterlo andare a completare, si devono trovare i fondi e fare un bando di gara. Non pensate alle favole, noi siamo venuti e abbiamo trovato quell'impianto con una gara fatta senza copertura economica, stiamo parlando di questo, e hanno previsto i tralicci, l'impianto di illuminazione ad oggi non sono previste ancora le suppellettili, abbiamo provveduto con un ulteriore cofinanziamento di 500 mila euro, avuti ultimamente, speriamo che la Regione non lo ritiri, perchè la Regione, i Decreti di assegnazione, per problema suo personale, ancora non li sta facendo. Quindi, la programmazione di parte c'è, io mi auguro che ci sfidiamo sulla programmazione di quello che trova, Sindaco, altrimenti non c'è materia del contendere, per me diventa filosofia quello che lei dice, perchè non so se lei è consapevole se quello che abbiamo fatto c'è e non lo condivide o se non è consapevole che è stato fatto qualcosa. E' preoccupante il ragionamento se lo mettiamo da questo punto di vista. Io non ho un paragone di confronto, non ho un modo su cui interagire, sono tutte belle cose, io voglio capire. San Marco è riqualificato, Saggese è riqualificata, il Lu.Mo. ha un complesso che stiamo riqualificando per 4 milioni di euro, con un accordo fatto da vecchie Amministrazioni di darlo alla parrocchia ed intensificato. Il Rione Salicelle, più di fare la manutenzione programmatica ordinaria e straordinaria, la riqualificazione che è in corso con le ville comunali, sono tre ville comunali stabilite già con l'Amministrazione Nespoli, dargli servizi, riempirlo di obiettivi, ma che vogliamo fare più per il Rione Salicelle?

L'esternalizzazione dei servizi del patrimonio comunale o il bene, il bene che può essere ridato al cittadino, perchè, secondo noi, è l'unica linea che fa si che un proprietario ha un senso di responsabilità diverso dall'affittuario, l'abbiamo messo in campo l'esternalizzazione dei beni immobili, ci venite a dire cosa si può fare di più nelle Salicelle e noi stiamo qua, può darsi che qualcosa non l'abbiamo fatta, quello che c'era da spendere per le Salicelle l'abbiamo speso, la riqualificazione è partita, i primi 300 alloggi potrebbero essere rimessi esternalizzati e, quindi, responsabilizzare un condominio, per un quartiere dove gli ascensori si rompono perchè fanno di tutto, perchè l'ascensore di per sé non si rompe, se si ha un rispetto dei crismi e dei parametri.

L'informatizzazione, avete l'approvazione del progetto, dell'ultimo progetto per l'informatizzazione cofinanziato: Ricordo a me stesso che con la variazione del Regolamento del C.C. abbiamo istituito la posta elettronica per le convocazioni, le determine digitali, le delibere digitali, stiamo cercando di andare con un processo che è completo. Guardi, Sindaco, perchè l'informatizzazione ha una serie di problemi, il primo di tutti è la conservazione del dato stesso che è complicato, non possiamo informatizzare tutto sic et sempliciter, altrimenti gli avvocati non andrebbero in tribunale con borsoni e valige uso trolley, perchè hanno la necessità di avere la consapevolezza   che quella carta poi rimane per sempre e sia certificata e sia unica. L'ammodernamento del sistema della macchina comunale sull'informatizzazione parte dall'Amministrazione Nespoli. Non c'è da dire, poi poco, è tanto, per me è più di quello che potevamo fare con quei fondi e con quelle capacità del nostro gruppo dipendenti, con i quali per fare formazione ci vogliono anche soldi, li dobbiamo trovare i soldi per poter fare la formazione ai dipendenti. Mica è facile trovare i fondi in questo settore oggi! Noi andremo avanti con delle situazioni dove la spending review, che è una cosa bella per dire vedetevela voi, perchè non abbiamo soldi, il problema ce l'ha il cittadino e chi gestisce il cittadino, ci porterà quasi al trasferimento pari allo zero. La virtù del Comune è cercare di avere con le proprie risorse quanti più introiti possibili. Questa è la sfida che avremo di fronte, se è questa la sfida che avremo di fronte, ora dobbiamo capire con quale tecnica farla, Pasquale, non c'è altra soluzione nel merito, voglio dire che siamo aperti a tutti, cioè diteci come si fanno i soldi   e noi stiamo qui a capire come si fanno i soldi per non accavallare il cittadino. Difatti, nell'ultimo C.C. per necessità di bilancio abbiamo accavallato il cittadino di rate in   consecuzione fino a dicembre. Addirittura, non si è mai verificato nella storia del Comune di Afragola, perchè il Comune di Afragola qualche volta il ruolo lo ha mandato due anni consecutivi, perchè un anno lo ha saltato, la TARES la paga prima che inizia a finire, perchè alla rata di settembre già ha TARES 2013, perchè lo impone la legge.

Sindaco, è un collega vostro, non è amico mio sicuramente, Fassino, ma l'ANCI in questo senso si potrebbe anche incatenare sotto al Governo, facciamole le distinzioni politiche, se un'Associazione difende i Comuni, non c'è modo più opportuno d i difendere il Comune, dire: “Non ci spostiamo da qua, perchè non posso costringere il mio cittadino ad accavallarsi con le date e con le scadenze”. Avranno scadenze da settembre a dicembre, prima con la TARSU la pagavano in quattro rate, oggi la vanno a pagare in due rate fondamentalmente, 40 e 40 fanno 80.

Questo è il dato su cui ci troviamo, la programmazione c'è, la potete non condividere, metteteci alla prova, valutiamola, la volete portare in C.C.? Perchè, per me, questa è l'assise dove si può fare politica, però non potete dire che non c'è niente, non è vero che non c'è niente! Se solo voi parlate di quello che si è fatto e quello che non si è fatto, vuol dire che si è fatto qualcosa. La verità, è che quando si stava facendo dall'altra parte nessuno ha mai parlato perchè andava bene o perchè andava male. Questa è la verità! Esclusi qualcheduno, che adesso sta dall'altra parte avrà la responsabilità di gestirlo il Comune. La sfida, ci vediamo alla relazione di inizio mandato, con la preghiera di leggersi la relazione di fine mandato, è un Comune che non ha mai aumentato tasse, ha abbassato la pressione fiscale, poco, tanto, non lo so, lo valuteremo tra 5 anni se gli indici sono gli stessi, secondo dal mio modo piccolo di vedere, se solo confermiamo fra la relazione vostra di fine mandato gli stessi incrementi di no aumento di adesso, secondo me, siamo stati fortunati per quello che ci vede e ci sta scaricando addosso.

Ci sono tante cose già fatte, Sindaco, avete gare che voi non fate partire, al di là di come vengono fatte, non sta a me sta alla macchina comunale verificare i lavori come vengono fatti, consigliere Concas, non è un problema mio è un problema della macchina comunale verificare i lavori come vengono fatti. Quindi, se oggi ci sono contestazioni, con me la macchina comunale non ha saputo funzionare forse con voi funzionerà meglio, questo non è un problema mio, a me non riguarda neanche come si fanno le gare. Noi abbiamo attivato un circuito virtuoso, i sorteggi, così come previsto dal codice, per accelerare, si facevano i sorteggi, si faceva il ribasso miglio e si assegnava la gara, mi sembra che più virtuoso e più trasparente di questo oggi non ce ne è, poi se c'è qualche altro sistema mettetelo in campo, però avete qualcosa fermo. C'è la riqualificazione di Viale Sant'Antonio, lei dice che non va fatta, io dico che è indispensabile riqualificare un corso come Viale Sant'Antonio. E' l'unico modo per riqualificarlo in maniera seria, a parte la defaillance della Regione Campania dove noi avevamo un cofinanziamento, abbiamo partecipato ad cofinanziamento per 3 milioni di euro, che puntualmente è venuto meno, abbiamo dovuto ridurre quella progettazione e attingere dai fondi TAV per riqualificare una zona che comunque va riqualificata. Non si può dire che Viale Sant'Antonio non va riqualificata, cioè non ritorniamo alla storia del compostaggio. Noi abbiamo partecipato alla realizzazione dell'impianto di compostaggio, Bassolino ci promise 20 milioni, i soldi non ci stanno più! Perchè anche loro hanno difficoltà, in maniera macro hanno le stesse difficoltà che abbiamo noi. La compartecipazione al fondo europeo, di cui la Regione ha un obbligo, Assessore correggetemi se sbaglio, la Regione non ha la cassa per cofinanziare tutti i fondi che arrivano, non hanno proprio cassa, ultimi sono i pignoramenti all'ASL, perchè la Cassazione ha dichiarato che la pignorabilità non eseguibile, cioè i privati possono eseguire la pignorabilità, perchè essere pagati è un loro diritto, mi sembra anche giusto, non è che possiamo tutelare l'Ente a discapito del privato, qua si fa tutto a discapito del privato. Sindaco, noi siamo l'unico Comune che paga in tempi record, qua ci sono Comuni che no pagano, questa è la virtuosità anche del bilancio della macchina comunale, con tutta la stima e il rispetto per l'Assessore, con tutta e rispetto di tutti, il bilancio dell'Amministrazione Comunale è talmente solido, non fa una cosa se non c'è copertura economica e non si paga mai in ritardo, se non ci sono le eventuali cose previste dalla legge che ti consentono di non essere pagato perchè non sei in regola. Questa, rispetto alle altre Amministrazioni è un vantaggio che lei già ha, può accelerare i pagamenti, glieli vuole dare prima, vuole eliminare le verifiche, questo è un dato che già c'è, noi abbiamo pochi mutui accesi, qualcuno lo abbiamo estinto perchè siamo riusciti a recuperarlo prima, non abbiamo mai fatto niente senza copertura economica. I soldi della TAV, i 7 milioni in più li abbiamo utilizzati per quello che noi riteniamo altre arterie, ma sono sempre previsti per la città di Afragola, Viale Sant'Antonio è Afragola mica non è Afragola?, San Marco ha avuto 31 milioni, più 2 PUA tra la Chiesa di qua che sta andando in corso e l'altra che va a realizzazione che sono altre 700-800 mila euro. E' proclamazione, può essere non condivisibile ma c'è! La prego di farsi verificare i dati della proclamazione, il nostro modo di operare per quanto può essere un sistema a favore della città, perchè parliamo di tutte le strutture a favore della città, questo clientelismo che qualcuno annuncia non lo vedo, se voi lo vedete denunciatelo perchè io non saprei a chi appellarmi, non lo vedo, denunciatelo, denunciamolo, confrontiamoci, ma nella realtà che siamo entrambe forze di governo e, quindi, dobbiamo dire la verità alla città, non ci prendiamo in giro! Ci vogliono i tempi, la passione, la considerazione di capire cosa stiamo facendo. E' bello dire: farò la gara a dicembre della TAV di 77 milioni; Sindaco, dicembre è tra 3 mesi, devo venire a gennaio   e dire: non è stata fatta la gara? Il danno chi lo ha avuto? Il Comune di Afragola. Non è questa la politica, la politica che ci interessa è che lei sia con il fiato sul collo affinchè la TAV non elimini l'idea di fare la grande stazione TAV punto di snodo per andare a Bari, per andare in Sicilia. La TAV così è un'opera nel deserto, perchè il treno si ferma là, il treno deve andare a Bari e deve andare in Sicilia per avere un senso, e intorno alla TAV c'è l'accordo di cui non è che non se ne trova traccia, basta che chiama il presidente Caldoro, sta la, in attesa di essere firmato il secondo accordo sulle grandi opere intorno alla TAV, dove possiamo incidere il nostro territorio e l'andiamo a tutelare e può essere periferia di Roma da tanti punti di vista, ma se la TAV rimane tale ed è una semplice tratta metropolitana che attualmente fa Roma-Napoli e a Napoli ci arriva lo stesso, se l'utente non deve proseguire non scenderà mai alla stazione di Afragola proseguirà sempre come si fa adesso per Napoli, poi da Napoli andrà a Salerno. Non ci dobbiamo preoccupare solo della struttura che deve essere fatta, che poi sarà un business per le grandi stazioni, perchè il centro commerciale che viene creato all'interno se lo gestirà grande stazione sicuramente non lo gestirà il Comune di Afragola. Quello è un business tutto privato, è un centro commerciale polifunzionale, come se fosse uno stadio moderno nelle altre comunità europee, che viene fatto ad Afragola ha utilizzato il nostro territorio e lo sta facendo. L'impegno ad Afragola qual è? E' lo scalo merci, il transito merce della TAV, utilizzare il punto merce veloce sulla linea notturna, essere interporto dell'AV, questo ha un senso, la notte che si fa? Si fa il trasporto veloce della merce.

Sindaco, queste sono le sfide, nessuno vi dice che state sbagliando, nessuno ve lo dirà mai, noi ci dobbiamo confrontare con il popolo fra 5 anni, ognuno porterà le proprie tesi e le proprie esperienze e anche quello che è il passato non va mai rivendicato, è cultura, per un ragazzo la scuola di tante persone che parlano fa cultura per il futuro e sentire e giustificare azioni fatte in passato è brutto! Giustificare atteggiamenti per fare un ragionamento è impensabile per un ragazzo, un ragazzo non rivendica mai, nella mia vita non ho mai rivendicato niente, non va mai rivendicato, va fatto tesoro di quello che si è fatto anche se si è fatto male. La politica è l'arte del cambiamento, del rinnovamento, è l'arte di pensare, è un'arte, è un modo di vedere le cose, è una programmazione non è un semplice dire sono stato, ho fatto, non sono più ora sto dall'altra parte. Non è così che funziona, premesso che parla uno che sta sempre dalla stessa parte, cambiano i partiti ma io sto sempre dove sto. Questo non significa niente, cambia l'evoluzione, il passaggio è stato culturale ed antropologico, il passaggio dall'ex MSI -A.N. Al PDL era cambiare la mentalità: da forze di opposizione a forza di governo, questa è la linea filosofica e chi governa gestisce e ne deve avere la responsabilità. Voi non potete dirmi noi non gestiamo, il governo-gestione, si prende la responsabilità di gestire a favore della collettività, ma deve gestire. Mi auguro tra un anno di stare qua e capire che avete gestito e ci confrontiamo sulla gestione, se non gestite non ci possiamo confrontare su niente, la responsabilità della gestione ve la dovete prendere se no che senso ha...

Voi dovete anche gestire il futuro del territorio partendo da quello che c'è, sconfessando quello che c'è e facendoci capire dove volete arrivare. Grazie

PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Giacco, la parola al consigliere Giustino.

GIUSTINO GENNARO:   Consigliere Giacco, io non credo che la gestione sia tra quelle funzioni da annoverare al Consiglio, alla Giunta, la gestione l'annoveriamo nella sfera di ordine burocratica....

GIACCO CAMILLO: Presidente, mi consenta, il mio intervento è rivolto al Sindaco, la relazione programmatica è del Sindaco, io non ho detto che il consigliere deve gestire...

Consigliere Giustino, ho premesso. È complicato intervenire dopo tanti consiglieri comunali, si dovrebbe fare un dibattito che io non voglio aprire, il principio è il Sindaco ed io ho parlato al Sindaco....

Sindaco, lei fa gestione? Ed io ho parlato a lei non ho parlato al consigliere....

PRESIDENTE: Consigliere Giacco, lei è già intervenuto...

GIACCO CAMILLO: Ho capito, ma il consigliere sta dicendo cose che non ho detto....

PRESIDNETE: Consigliere Giacco, facciamo intervenire prima il consigliere Giustino, poi se lei chiede la replica poi anche concedergliela, grazie.

GIUSTINO GENNARO: Evidentemente qualcuno è abituato alla gestione dell'uomo solo al governo, peccato che di tutta questa programmazione la città non se ne sia accorta, altrimenti è capace che vi premiava, probabilmente vi avrei votato io stesso. Peccato che i piani triennali degli ultimi 5 anni sono, tranne gli ultimi due, i primi tre sono uno la negazione di quello immediatamente precedente, sintomatico questo di un indice di programmazione contraddittorio per certi aspetti inesistente.

Abbiamo dato un'accelerazione ad un contesto di produzione di opere pubbliche in questa città che è frutto della programmazione solo degli ultimi 12 mesi, che cosa abbiamo partorito? Gli otto volanti, la rotonde, le rotondine e qualche giardinetto, per non parlare di qualche strada, il principio: comma fanna ' a fann l'importante è ca' fann, non ci affascina, perchè la strada via D.co Morelli-viaa De Rosa se ne è scesa, e non è comm 'a fanna a fann, l'hanno fatto in virtù di un progetto che purtroppo non prevedeva opere a sostegno dei marciapiedi. Oggi se il marciapiede se ne è sceso qualche responsabilità pure va attribuita.

Abbiamo fatto programmazione, io non voglio fare la sintesi di quelli che sono stati i 5 anni, anche se in quest'aula abbiamo urlato per ottenere, cosa che non abbiamo mai ottenuto, un confronto serio, e ogni tanto il Sindaco dell'Amministrazione precedente: fra sei mesi ci misuriamo su questo, ogni anno faremo il confronto su quest'altro, guarda caso nemmeno il bilancio di previsione passava con i crismi della legalità. Una volta è passato con i pareri negativi del Collegio dei Revisori, l'ultima volta è passato addirittura senza alcun parere dei revisori.

Allora, il concetto che il codice per gli appalti è superato, è un problema che probabilmente ci cominceremo a porre pure noi da qui a qualche momento però, consigliere Giacco, il codice per gli appalti esiste. Il principio che la cosa pubblica non va regalata, che la cosa pubblica va messa a gara, l'edifico pubblico,, la struttura pubblica va messa a gara per dare la concessione a qualcuno, è un principio che condividiamo, certamente non siamo stati noi che rispetto a chi esercita la funzione di raccolta dei tributi per conto nostro vince una gara senza avere una struttura, come invece era previsto dal capitolato, sul territorio comunale e gli affidiamo per diversi mesi a titolo del tutto gratuito le strutture comunali, Poi solo grazie all'opposizione siamo andati a rimodulare un contratto con effetto retroattivo. Non è certo colpa nostra se un'altra struttura comunale abbiamo affittato ad una ditta che, all'epoca dei fatti, era pure in odore di mafia, alla modica cifra di 100 euro al mese per fare l'ufficio operativo di cui doveva essere già dotato.

Allora, ben venga in tutto questo la striscia blu, non lo condivido, può ben venire la gestione e l'esternalizzazione dei tributi, però facciamo nel rispetto di un percorso, che non ho tracciato né io e né lei, che è il percorso della norma.

E' questo quello che si è contestato in questi 5 anni, se l'autorità di vigilanza sui contratti dei Lavori Pubblici ha avvertito l'esigenza di intervenire per 5 volte su appalti che assommavano a circa 100 milioni di euro, un qualche motivo c'era, se in 5 anni non si è stati capaci di programmare un percorso virtuoso per l'affidamento del servizio di raccolta e spazzamento un motivo c'è stato, se per 5 anni non siamo riusciti a far partire con i fondi della TAV uno dei progetti fondamentali che è la riqualificazione di via Saggese un motivo c'è stato. In tutto questo il Nucleo di Valutazione precedente, quello nominato dal Sindaco precedente che fa? Valutava la macchina burocratica del Comune di Afragola 100 centesimi. Ma che cavolo, ma questa lettera dell'autorità di vigilanza che invita e diffida a revocare degli atti, almeno un punticino lo valeva nella valutazione di questi dirigenti?

Guardate, Tuccillo, l'Amministrazione Tuccillo, perchè poi vi spiegherò che cosa ci sta di sinistra in quest'Amministrazione, che cosa ci sta non di sinistra, ma in realtà che cosa ci sta di buona amministrazione in quello che viene a perorare Tuccillo, lo leggiamo in quello che l'altra volta abbiamo voluto definire il sistema che l'Amministrazione Tuccillo vuole porre sul tavolo, che è una filosofia di governo non è che è diverso dalla filosofia, è un modo di fare il governo, che innanzitutto va ad interpretare i bisogni e le necessità dei nostri cittadini e modula la nostra azione, l'azione dell'Amministrazione su quei bisogni senza ami mortificarli, cercando di raggiungere un obiettivo collaterale che è quello di rilancio di una città, che fino a qualche decennio fa era punto di riferimento non per il comprensorio a nord di Napoli ma per l'intera provincia di Napoli. Eravamo una città policentrica rispetto all'intera provincia non rispetto ad un'area. Oggi siamo mortificati pure nell'area a nord di Napoli, non ci guardano più come punto di riferimento, e qualche Sindaco ultimamente, e non parlo di vicinanza politica con il partito che ha espresso il Sindaco, si è felicitato con la possibilità di mettere in moto meccanismi di partecipazione.

Allora, la filosofia di governo del Sindaco, e qui vengo a quel carattere che non è di sinistra in quella filosofia, su che cosa si vuole basare? Si vuole basare su una struttura burocratica, che non mette in punizione perchè figlia di chissà quale logica, ma che tende di massimizzare secondo i principi che abbiamo mutuato dal privato, perchè li verificheremo questi burocrati dell'Ente, perchè li valuteremo, dire se quel dirigente, piuttosto che quel funzionario, piuttosto che l'altro dirigente è

idoneo o non è idoneo a svolgere quella funzioni. Chi si aspettava la tagliata di teste rimarrà deluso! Abbiamo fatto una battaglia, io con gli amici del mio gruppo abbiamo fatto una battaglia sull'appalto della NU, siamo ancora convinti che c'è qualcosa che non va. Il Sindaco ha fatto le verifiche di rito, ci siamo lasciati andare ad un'ultima proroga dopo 5 anni di proroghe, ci siamo lasciati andare ad un mese di   proroga, perchè abbiamo avvertito la necessità di verificare quelle carte. Tutto sommato abbiamo voluto evitare di esporci ad un contenzioso che poteva vederci soccombere, abbiamo dato indicazioni di procedere all'affidamento. Badate bene, in 5 anni la raccolta differenziata è al palo, e parliamo di come mantenere invariato il livello delle casse? Allora, il problema è culturale, questo è un altro elemento fondamentale di questa relazione, che non fa leva su questo lo faccio, questo non lo faccio, fa leva soprattutto su voglio stimolare il mio cittadino ad approcciare in maniera diversa la cosa pubblica. Voglio che io con il mio cittadino divento una miscela esplosiva per proiettare la raccolta differenziata al 70% per esempio e non al palo come stiamo adesso, perchè poi tutta questa città virtuosa, questa città che cresce io non l'ho vista in questi anni, ho visto piuttosto che rispetto ad un servizio di raccolta e spazzamento che mi costava circa 5 milioni di euro all'anno si spendevano 3 milioni di euro di servizi aggiuntivi senza emergenza! Di quale programmazione stiamo parlando?

Io non vorrei fare polemica con chi evidentemente non riesce ancora a metabolizzare un risultato elettorale che è stato netto, non vorrei fare quel tipo di polemica né vorrei giustificare percorsi   che sono già stati consegnati alla storia, de perchè soggetti come me siedono su questi banchi. Si è consumato un percorso di 5 anni, si è consumata una battaglia di 5 anni, ci volevano fare arrestare in questo C.C. per le battaglie che abbiamo fatto! Ci siamo cementati in quella battaglia e oggi forti di quella cementificazione veniamo a cogliere la sfida di una città che vuole crescere davvero, ma non vuole cresce con opere pubbliche disordinate, non armonizzate, che vuole crescere innanzitutto culturalmente e non è filosofia, perchè se io non proietto la dimensione del mio cittadino nella raccolta differenziata questa città non crescerà mai, nemmeno urbanisticamente.

Io ho grande difficoltà a comprendere la tensione, comprendo lo sfogo, per esempio, dell'ex assessore Baia.... Consigliere Baia, la vendita dei loculi in campagna elettorale è stata una mera azione di propaganda, lei non se lo ricorda il bando: “Visto che è in corso di approvazione i l progetto definitivo, vista la delibera di Giunta...”, perchè l'indicazione al dirigente c'è, perchè la responsabilità non è del dirigente è di chi ti ha dato l'indicazione con un atto di G.M., visto l'atto di Giunta, visto che abbiamo un progetto definito in corso di approvazione cominciamo a vederci quello che costruiremo tra 5 anni. In questo momento, lei ha usato più volte la parola “soldi non ce ne sono”, voi vi siete permessi di chiedere ai miei concittadini, ai nostri concittadini di anticipare delle risorse per opere che evidentemente non vedranno la luce nemmeno fra 4-5 anni, se manteniamo quella struttura , se manteniamo quella progettualità, se manteniamo quella proposta in piedi.

Allora, rispetto a questo poi ci meravigliamo del perchè uno dei primi atti è stato quello di restituire, perchè le restituiamo le risorse, consigliere Baia! Consigliere Baia, il cimitero è stato in condizioni penose a ridosso della Festa dei Morti non adesso che l'Amministrazione è venuta e il buon assessore Affinito come un diligente dipendente comunale, non come Assessore, con la dignità che è propria sua si sta sforzando di portare a regime quel cimitero e di tenerlo preparato per i Morti. I servizi in concessione dei loculi cimiteriali, beh, forse Biagio Castaldo ci può dire qualcosa su quelli che sono i canoni che teniamo da incassare rispetto alla ditta che gestisce la pubblica illuminazione nel cimitero, lo sapete da quanto tempo non incassiamo gli aggi su quelle lampadine? Ve lo siete mai posto il problema? Non ve lo siete posto il problema, oppure vi siete posto il problema che una società di persone il cui sistema di responsabilità patrimoniale investe direttamente i soggetti, nel frattempo sotto gli occhi inermi dell'Amministrazione è diventata una S.r.l., cioè una scatola vuota? Ve lo siete chiesti il perchè? Ve lo dico io, perchè non vogliono versare gli oltre 500 mila euro di aggio che devono al Comune di Afragola.

A noi non interessa quello che è stato fatto, quello sta in corso lo portiamo a completamento, lo rivediamo, lo correggiamo eventualmente, quello che non è stato fatto, se permetti, abbiamo la presunzione di dire che vogliamo vedere di che cosa si tratta. Qua progetti, per la verità qua teniamo ancora qualche progetto della buonanima dell'ing. Errico Forte che non ha trovato ancora realizzazione, pure quella era una progettualità e che progettualità! Parlava della “ciampa” di cavallo quando nessuno immaginava, per anni si è detto: ma questo spreco di soldi qua sopra che cos'è? Oggi senza quella “ciampa” di cavallo non ha senso quel comparto.

Allora, ho difficoltà a comprendere posizioni di intransigenza di taluni consiglieri comunali, comprendo la posizione di Giacco, che però oggi si deve raccordare con una nuova dimensione, una dimensione diversa. Lo faremo il parallellismo fra la vecchia progettualità e la nuova progettualità, lo faremo! Metteremo in concorrenza la nostra idea di città con quella che era l'idea di città delle Amministrazioni precedenti, circa il 70% delle opere pubbliche messe a gara, i cui lavori si stanno tenendo o si terranno a poco, è frutto di una programmazione approssimativa che nasce negli ultimi 12 mesi e della quale non si trova traccia nei piani triennali precedenti, sintomatico che siamo stati presi dalla frenesia di una campagna elettorale che alle porte e bisognava dare qualche segnale a questa città.

Lei ha provato a percorrere la Sannitica all'altezza della rotonda? Lei ha provato a percorrere la Sannitica, direzione Cardito, all'altezza della seconda rotonda? Io, personalmente, in un momento di distrazione, le ho prese di filato tutte e due le volte, me le chiama rotonde? Facciamo una rotonda a via Pietro Nenni per non spostare un ulivo? Tutto rispetto per uno è abituato a fare il giardinaggio a casa e che ha grande cultura per queste cose, però l'interesse alla vita di chi percorre quella strada non si può fermare di fronte ad un ulivo, invece che facciamo? Facciamo la rotonda sulla destra! Me la chiama programmazione questa? Come si coniuga con la necessità di un vivere...

A me dispiace, perchè qualcuno potrebbe individuare in quello che dico uno sminuire la relazione del Sindaco, questa filosofia per certi aspetti è la filosofia della normalità, non è normale che in questa città   i Certificati di Agibilità vengono rilasciati da zero ore, zero minuti, zero secondi, a 720 giorni, non è normale! Non c'è nessun retro pensiero, ma non è normale! Non è normale la gestione di una macchina comunale che viene mortificata da una partecipata, perchè i soggetti della partecipata nei fatti sono diventati parte integrante della struttura comunale, l'hanno sostituita, non è normale, non hanno un potere di firma all'esterno per rappresentare l'Ente, intanto è successo.

Allora, se quel principio di fantasia amministrativa che quando ci vuole ci vuole diventa la norma, corriamo il rischio di perdere di vista che non abbiamo più a che fare con una cosa pubblica, ma quasi quasi ci comportiamo come se stessimo a casa nostra apriamo il portafoglio e spendiamo, non funziona così! Non funziona così né funziona che cominciamo quest'opera pubblica poi vediamo tutti i problemi che verranno fuori nella creazione dell'opera pubblica, li affrontiamo e modifichiamo, non vediamo niente, programmiamo con attenzione e il Sindaco che ha lanciato una sfida forte, una sfida che trova concretezza da qua a 30 giorni quando, probabilmente, certamente   ci troveremo a che fare con il bilancio di previsione. Lì mi aspetto il confronto, lì mi aspetto che venga colta la sfida, piuttosto su questa filosofia di governo io mi aspetto non un voto di adesione ma almeno un momento di condivisione, una relazione programmatica che fa del bisogno del cittadino della città solidale il suo punto di riferimento. Questo poi è l'approccio più direttamente di “sinistra”. Io faccio difficoltà oggi, in questo momento, alla luce pure del Governo nazionale, per l'amor di Dio, a comprendere che cos'è di destra e che cos'è di sinistra, io, semplicemente, ho a che fare con l'Amministrazione Tuccillo, ho avuto l'onore di conoscerlo in campagna elettorale, ho espresso qualche critica per il passato di natura esclusivamente di ordine politico. Certo qualche Amministrazione passata è stata sciolta per mafia l'epilogo di quella precedente, consigliere Castaldo non è che poi sia tutta rosa e fiori.

Allora, certi argomenti lasciamoli fuori dalla finestra, perchè è terreno fertile per noi, da questo momento noi ci vogliamo misurare su altro. Colgo la sfida di Giacco, della concorrenza delle idee, certamente queste idee saranno idee figlie della democrazia, della partecipazione, della condivisione. Il Sindaco.... la pennina a tutti quanti, “Sindaco, il bilancio è arrivato stamattina, ci dai la possibilità di aggiornarci ad oggi pomeriggio?”, guardata fulminante alla maggioranza, non si discute, si discute adesso, alzata di mano, voto massacrante, tutti giù. “Sindaco, la relazione ce l'hai data solo 4 ore fa, ci permetti di aggiornarci a fra qualche giorno?”, “Certo!”. E' questa la nuova filosofia di governo, è questo lo stile sul quale vi chiediamo di aderire, poi votate no ai provvedimenti, votate sì ai provvedimenti, perchè certamente, consigliere Giacco, andremo in linea per il semplice principio della continuità amministrativa con qualche provvedimento della passata Amministrazione. Certamente non staremo qui a dire: l'hanno fatto quelli di prima o quelli di ancora prima e perciò non è buono, quello che è buono si salva da solo, qualcosina di buono ci sta. Oggi affrontiamo una nuova stagione, non mi è sembrato corretto che in piena campagna elettorale si cambiano i consulenti di una società partecipata in barba alle regole dello Stato e della massima partecipazione, perchè il consulente di quella società diventa il socio di studio di un ex Assessore.

Vedete, è questa la sfida! L'incarico all'esterno non lo vogliamo dare, questo non lo vogliamo fare, Castaldo mi pare che vieni in un'altra epoca, mi pare che vieni da un'altra esperienza, mi pare che non l'ha mai fatto, eppure è stato lì per 5 anni, non mi ricordo un solo intervento del consigliere Castaldo, anzi uno me lo ricordo, quando addirittura si alzò in piedi chiedendo scusa al Sindaco, perchè l'anno precedente sul bilancio di previsione aveva osato astenersi, allora in segno di scusa disse: “Questo voto su questo bilancio, quello successivo, lo grido alzandomi in piedi”.

Oggi non comprendiamo nemmeno la valutazione di ordine politico approssimativa, non condivisibile certamente sulla Giunta, sulla maggioranza, è una Giunta di esperti a partire dal tasso di scolarizzazione al tasso di esperienza, è una Giunta che, secondo me, non ha paragoni con tutte le altre e su questo posso aprire pure la sfida. Qualche Assessore non lo conosco, ho avuto l'accortezza di andarmi a leggere chi è, chi non opera non sbaglia, è un altro paio di maniche, si parla di Assessori giovani, anch'io ho scontato il limite di aver cominciato a fare politica giovane, dicevano che ero giovane, però intanto sono andato avanti. Allora se dell'Assessore giovane non ne conoscete il pedigree abbiate la decenza innanzitutto di chiederlo, che fai nella vita, etc.., uno che ha fatto l'assistente parlamentare per 5 anni probabilmente tiene più esperienza di qualche neo consigliere comunale eletto; uno che fa l'assistente universitario almeno sul piano culturale c'è.

Piuttosto vi invito a fare un tutt'uno come opposizione, perchè abbiamo bisogno fisiologicamente di un'opposizione compatta, abbiamo bisogno spesso di un C.C. compatto nel rispetto dei ruoli. Non mi ha fatto bene vedere nella determinazione dell'architettura istituzionale con la quale ci siamo dovuti adoperare i primi giorni, che il Vicesindaco indicato^^^^^^^^^^^^^^^^^^o in campagna elettorale dal Sindaco che stava al ballottaggio non l'ha votato nemmeno nella Commissione elettorale, e venite a parlare di maggioranza eterogenea, una maggioranza che si è creata in un percorso lungo 5 anni, e dopo un accordo politico e con un fantomatico manifesto, una stretta di mano e una scritta ”Sindaco e Vicesindaco”, alla fine il vicesindaco non ha votato il Sindaco suo nella Commissione Elettorale.

La sfida che vi invito a cogliere e termino, perchè sono andato oltremodo fuori nonostante le tantissime cose che tenevo da dirvi come i fondi TAV, Più Europa, non mancherà l'occasione, sul bilancio di previsione ci conserviamo pure qualche cartuccia, allora la sfida che vi invito a cogliere oggi è di dire un sì certo a quelle linee di principio, a questa filosofia di governo che traccia Tuccillo, poi dite il vostro no ad un aspetto programmatico che è relativo e non poteva essere diversamente, il Sindaco l'ha detto, ha fatto qualche plauso a qualche Assessore, a fatto qualche plauso a qualche dirigente, però questi sono i segnali di new deal che il Sindaco vuole inaugurare insieme a tutti quanti noi.

Per il momento mi fermo, credo di aver concluso, vi ringrazio.

PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Giustino, la parola al consigliere Falco Raffaele.

FALCO RAFFAELE:   Presidente, la ringrazio, saluto lei, il Sindaco, la Giunta, i colleghi consiglieri comunali e il pubblico presente. Vista l'ora sarò molto breve, solo per una dichiarazione di voto, anche perchè il nostro pensiero politico lo abbiamo già espresso nella seduta del 17 luglio.

Signor Sindaco il nostro auspicio è quello di procedere con una netta inversione di tendenza di come precedentemente si è operato, questo l'abbiamo detto e lo ribadiamo ancora una volta, cerchiamo discontinuità con il passato, verificando metodologicamente anche la possibilità di gestione alternativa dei servizi che operano oggi sul territorio.

Signor Sindaco, Afragola Libera si è impegnata per lei e nostri sostenitori politici ci hanno creduto molto e non vogliono essere delusi, attendono il cambiamento, si attendono risposte certe ed inequivocabili; cerchiamo, infine, maggiore controllo del territorio di cui si è poco parlato. Tenendo, quindi, fede al nostro impegno morale e politico con la città di Afragola e con lei, on.. Tuccillo, Afragola Libera darà in questa seduta il voto favorevole alle sue linee programmatiche, grazie.

PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Falco, la parola al consigliere Botta Raffaele.

BOTTA RAFFAELE: Egregio signor sindaco, egregi signori consiglieri

Con la presentazione delle linee programmatiche della nuova giunta comunale si apre ufficialmente, anche da un punto di vista politico, il nuovo corso della vita amministrativa della nostra città.

La campagna elettorale che ha visto la vittoria del centro-sinistra ha avuto come cifra ineludibile una grande voglia di cambiamento: lo si avvertiva fortemente quando si andava nelle case degli elettori per chiedere il voto, lo si avvertiva nei discorsi tra i cittadini, lo si avvertiva nelle manifestazioni elettorali. Un forte bisogno di cambiamento che si traduce, oggi, in una aspettativa molto elevata nei confronti della nuova amministrazione e della nuova maggioranza. Nella quale vede il gruppo costituito dai rappresentanti di Afragola Viva – Popolari – Moderati di cui sono il capogruppo, un convinto sostenitore dell’azione amministrativa del Sindaco Tuccillo.

Un gruppo che dopo qualche anno, registra di nuovo la presenza dei Popolari, che mi onoro di rappresentare, e che negli anni scorsi hanno avuto un ruolo di primo piano nel pianificare e gestire molti dei momenti positivi vissuti dalla nostra città: primi tra tutti l’insediamento dell’alta velocità.

Di quella tradizione e di quella azione politica oggi noi ci facciamo carico, affinché trovi il giusto spazio nel nuovo corso amministrativo, certi di trovare innanzitutto nel Sindaco, che di quella stagione fu protagonista, e poi negli altri amici della maggioranza, sostegno e fattiva collaborazione. La relazione programmatica presentata da Lei, signor Sindaco, risponde pienamente non solo alle linee programmatiche presentate in campagna elettorale, ma anche

alle esigenze immediate e future di Afragola. Molte sono le iniziative che andranno messe in campo, in tutti i settori, per dare risposte efficace ai bisogni giusti e legittimi dei cittadini.

In questa sede mi limiterò ad indicare solo alcune delle questioni che noi riteniamo prioritarie ed ineludibili. Innanzitutto la legalità e la trasparenza Nell’immagine pubblica del nostro Comune questo aspetto della vita amministrativa è stato il vero e proprio tallone di Achille degli ultimi 5 anni. Plaudiamo quindi all’idea del centro unico di spesa come strumento per garantire efficienza nella gestione del denaro che i cittadini ci affidano. Il rispetto che dobbiamo nei confronti del denaro pubblico, specie in un momento di crisi, è sacro, e occorre fare di tutto per spenderlo nella maniera contemporaneamente più oculata, efficace e trasparente.

In relazione alla gestione efficiente del denaro pubblico va anche la questione delle società partecipate. Di questa ognuna è un caso a sé. Lo scioglimento di Afragola net presenterebbe dei risvolti sociali certamente preoccupanti che devono necessariamente essere considerati. L’alienazione con contestuale affidamento di incarico, consentita del decreto legge 164/2013 può essere, in questo caso, la strada migliore, sempre che essa non si trasformi in un aggravio di costi per l’Ente. Il limite massimo deve essere quindi, la parità di costi, ma l’obiettivo deve essere anche una riduzione dei costi stessi. Circa la STU invece, riteniamo che la sua inattività sia

precondizione per una liquidazione indolore.

Altro punto fondamentale del programma dovrà essere la gestione del territorio

La prima emergenza in questo ambito è l’enorme portato di abusivismo edilizio che ha devastato ampie fette del nostro territorio. Molto di questo abusivismo, quasi tutto anzi, lo sappiamo benissimo, è di necessità, soprattutto di fronte all’inerzia che nei decenni scorsi la politica ha fatto registrare nell’adeguare i piani urbanistici alle nuove esigenze della popolazione.

Di questa inerzia la politica di oggi, erede, suo malgrado, di errori e manchevolezze non può non farsi carico. La strada indicata sia in campagna elettorale che in questa relazione programmatica, dell’uso di piani recupero è certamente la più adatta alla situazione attuale. Piani di recupero che però, a loro volta devono essere finanziati. La via dell’acquisizione al patrimonio delle costruzioni edificate in violazione delle norme edilizie deve essere uno strumento che non vada a gravare sulla macchina comunale, ma che deve invece consentire allo stesso comune di essere protagonista della riqualificazione urbana. L’acquisizione sia dunque, solo transitoria, finalizzata ad una successiva alienazione che porti alle casse comunali i fondi necessari per l’attuazione dei Piani di Recupero che altrimenti rischierebbero di restare lettera morta. In quest’ottica, quindi, va da sé, che lo strumento della concessione in sanatoria va utilizzato, se proprio necessario, in modo estremamente oculato e solo in funzione della necessaria riqualificazione che questa amministrazione si propone

di perseguire. Va da sé quindi, che gli obiettivi fondamentali vanno focalizzati

1) Nel recupero del nostro magnifico centro storico, oggi in gran parte devastato sia sotto il profilo urbanistico sia sotto il profilo sociale, (e qui diciamo chiaramente che ci opporremo fortemente ed altri eventuali scempi simili a quello compiuto in via Toselli)

2) Nel riuso del patrimonio edilizio esistente senza altro uso di territorio, dato che già troppo ne è stato consumato e altro dovrà necessariamente essere utilizzato

3) Riguardo a quest’ultimo punto dare finalmente una svolta alla gestione dell’area TAV pensando soprattutto al suo ammagliamento con il resto della città. Il superamento di questo dualismo nell’ambito del nostro territorio è la condizione necessaria affinché l’alta velocità sia volano di sviluppo e di recupero urbanistico.

4) Crediamo infine che per dare corpo ad una seria ed efficace politica del territorio sia indispensabile mettere mano alle strutture amministrative, agli uffici, che hanno gestito i processi negli ultimi anni senza ottenere risultati utili alla collettività.

La questione territorio poi, è strettamente connessa a quella più complessiva dello sviluppo economico.

In questo ambito auspichiamo una immediata ripresa di iniziativa per realizzazione dei Piani di insediamento produttivo, le cui ricadute positive per la città sono molteplici.

1) Sul piano finanziario, perché darebbero nuovi contribuenti al Comune, rendendo più agevole il meritorio proposito di non aumentare la pressione fiscale come da lei giustamente delineato nella relazione.

2) Sul piano ambientale, perché aiuterebbero la delocalizzazione dal centro alla periferia di molte attività che oggi invadono le strade cittadine.

3) Sul piano economico, perché consentirebbero a tanti bravi imprenditori di ottenere spazi e strumenti adeguati per sviluppare le loro attività oltre gli attuali limiti, spesso angusti. Ma sul fronte dello sviluppo economico molto altro si può fare. La presenza di una fiorente industria edilizia sarebbe certamente avvantaggiata dall’implementazione delle azioni di recupero del territorio succitate, ma ad essa andrebbero anche dati strumenti per l’accesso a nuovi mercati e nuove tecnologie. In quest’ottica l’istituzione di una fiera dell’edilizia in coincidenza con l’aerea TAV sarebbe certamente uno strumento utile. E’ una delle proposte programmatiche che abbiamo portato all’attenzione degli elettori cinque anni fa, insieme a quella che riteniamo sia una proposta che la città e l’amministrazione non può più permettersi di ignorare: il sostegno ad una seria organizzazione di servizi e strutture finalizzate a portare in città consistenti flussi di turismo religioso. La basilica antoniana è per Afragola, non solo un grande centro di spiritualità, ma anche un volano di sviluppo del tutto inutilizzato. Basterebbe verificare quanti fedeli si recano ogni anno nella nostra città per visitare il nostro santuario per capire quanto spreco di lavoro e risorse stiamo colpevolmente consentendo da molti anni. In questa direzione chiediamo che l’amministrazione avvii quando prima un tavolo di confronto con la Curia provinciale francescana per verificare quali iniziative mettere in campo. In quest’ambito poi, non vanno certo dimenticate altre testimonianze del nostro passato che occorre valorizzare come meritano. Cito soltanto: lo splendido esempio di architettura romanica della chiesa di San Marco in Sylvis, la Chiesa di Santa Maria d’Ajello, l’arciconfraternita di San Giorgio, la pala d’altare di Giovanni Lanfranco, che è ancora al Museo di Capodimonte, e infine il villaggio Miceneo di cui non si hanno più notizie da circa sette anni.

Nella nostra città sviluppo, cultura e recupero della memoria storica possono essere un tutt’uno su cui mettere in piedi un modello unico nel panorama della provincia di Napoli.

Se questo signor Sindaco e signori Consiglieri, sono in estrema sintesi le grandi linee su cui riteniamo debba camminare l’amministrazione circa le principali questioni di governo, segnaliamo che c’è una questione più generale che però è quella forse più avvertita dai cittadini: la vivibilità quotidiana della nostra città. Troppe piccole e grandi carenze rendono la città invivibile. Segnaliamo come esempi, tra i più clamorosi, l’assoluta mancanza di spazi verdi diffusi, la mancanza di strutture culturali, l’assenza di strutture sportive.

Qualche segnale immediato va dato: molte strade e slarghi della nostra città possono essere immediatamente piantumati per dare ossigeno e decoro all’intero centro urbano; molti spazi possono essere trasformati in giardini; molte aree possono essere immediatamente destinate a parcheggio. Il fine deve essere snellire il traffico caotico che deriva sia dall’assenza di pianificazione sia da un esasperato abusivismo commerciale al quale occorre immediatamente mettere mano, per dare un segnale di legalità e di civiltà che ad oggi ancora non abbiamo visto. Chiediamo che in questa azione di “bonifica” di strade e marciapiedi il Comando di Polizia Municipale sia in prima linea.

Ancora occorre mettere mano quanto prima alla caratterizzazione e bonifica della discarica della Scafatella, una vasta area di circa 4 ettari di proprietà comunale che potrebbero diventare un parco al servizio della città. L’elenco potrebbe essere ancora lungo, ma crediamo che l’idea, insieme a qualche esempio di intervento concreto, sia stata resa.

Chiudiamo infine, il nostro intervento con alcune riflessioni sulle politiche sociali.

In questo ambito occorre superare la concezione assistenzialistica per mettere al centro degli interventi gli stessi destinatari: occorre cioè passare dall’assistenzialismo al welfer di comunità che eroghi innanzitutto diritti di cittadinanza.

1) Sostegno alla genitorialità con l’istituzione di asili nidi comunali.

2) Sostegno alla condizione giovanile attraverso un forte contrasto alla dispersione scolastica che metta in condizione i giovani in età scolare di trovare nella scuola un luogo della formazione anche della propria dimensione professionale (affiancamento alle normali attività curricolari di attività formative artigianali).

3) Attivazione di una collaborazione con il Centro per l’impiego per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.

4) Micro-credito per lo start-up di attività imprenditoriali giovanili.

5) Sostegno ai momenti di aggregazione (tipo oratori parrocchiali e altri tipi di associazionismo).

Molto ancora potremmo dire circa il sostegno agli anziani come fascia di popolazione attiva o agli immigrati che devono essere necessariamente una risorsa per la comunità locale.

Chiudo con un breve accenno ad un’altra questione sociale di particolare rilevanza: il grave deficit abitativo che fa il paio con la grave crisi economica che stiamo attraversando. Lo strumento dell’Housing sociale temporaneo, la consegna temporanea di abitazioni a famiglie in difficoltà, possibile grazie all’acquisizione del patrimonio di manufatti abusivi (ovviamente una minima parte tale da mantenere l’impegno sopra citato di non gravare sulla struttura comunale) è uno strumento che occorre immediatamente mettere in campo per affrontare una delle più gravi emergenze dell’attuale momento storico.

Il gruppo consiliare Afragola Viva – Popolari – Moderati, insomma, caro Sindaco, sarà pienamente a sostegno della sua azione amministrativa e svolgeranno in modo leale e costruttivo la loro azione di stimolo e di proposta per dare pieno successo presso la cittadinanza, della azione dell’amministrazione da lei presieduta. Buon lavoro

PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Botta, la parola al consigliere Pannone Antonio.

PANNONE ANTONIO: Grazie, grazie anche per la tensione degli interventi che si sono succeduti questa mattinata, ormai siamo nel pomeriggio inoltrato, il Presidente ci invita anche ad essere sintetici e, come abbiamo spesso avuto occasione di sottolineare, cercheremo di rispettare i tempi europei, anche se devo dire che il tema della discussione del confronto delle linee programmatiche, rappresentate al C:C. dal Sindaco, richiede ed esige uno sforzo ulteriore che naturalmente non deve imporre o non deve sottostare alla logica dei tempi contingentati, perchè abbiamo a che fare direttamente con la matrice dello spirito democratico e della reale dispiegarsi della tenuta democratica e della correlata tensione all'interno del C.C. Devo preliminarmente procedere al riconoscimento e allo sforzo compiuto dal Sindaco e dai consiglieri che hanno partecipato al confronto, di creare comunque un quadro di riferimento alimentato da una tensione dialettica Questo lo dico anche perchè non voglio che venga svalutata la parola “filosofia”, si è sentita troppe volte, la filosofia è una cosa seria, ed è giusto che sovrintenda anche a quelli che sono gli sforzi programmatici di un'Amministrazione che comincia il suo corso. Come pure ho avuto modo di apprezzare in alcuni interventi il tentativo di alcuni consiglieri di volersi riappropriare di un senso culturale che potesse illuminare, un tempo si poteva dire e parlare di una matrice ideologica, che potesse illuminare i loro spunti di riflessione sui punti programmatici espletati dal Sindaco o anche di allargamento ad ampio spettro, come ha cercato di fare anche il consigliere Botta che mi ha immediatamente preceduto con uno specifico riferimento ad alcune linee direttrici di intervento, che ritengo oltremodo interessanti perchè si rifanno direttamente a quella che è l'identità socio-culturale della nostra comunità. Ho avuto modo di sottolineare e apprezzando anche gli sforzi che vanno nella direzione di fare un bilancio del cammino politico e anche dei riposizionamenti, anche se questo poi dovrebbe implicare uno sforzo di approfondimento. Consiglieri, come il consigliere Manna, che hanno fatto riferimento a percorsi politico-culturali, anche ad una sintonia umana ed è sempre opportuno e gratificante vedere il riconoscimento dei rapporti umani che possono essere fatto che contribuisco a cementare uno sforzo politico, poi ognuno si disegna il suo quadro di riferimento ideale, ognuno cerca di definire il proprio pantheon, ed io mi auguro che quando poi nel pantheon si mettono personalità come la presidente Boldrini non si dimenticano anche altri riferimenti ideali e culturali. Naturalmente, per essere conforme a questo tipo di impostazione, io ritengo di partire dai termini iniziali e conclusivi dell'ampia relazione del Sindaco. Da affermazioni che naturalmente l'opposizione guarda nella sua interezza con un sano spirito critico, che ritengo utile chiarire come credo che verranno chiariti anche nella replica finale, perchè tutti quanti possiamo avere consapevolezza del ruolo che abbiamo soprattutto in seno al C.C., determinando, diceva il Sindaco, i ruoli e le postazioni del viaggio, ruoli e postazioni che si raccordano immediatamente al dato indiscutibile del risultato elettorale. Un dato certo del percorso elettorale che è alle nostre spalle e che non possiamo giustamente mai dimenticare, perchè la storia è fatta dalle contese elettorali e dai ruoli che vengono attribuiti. Bisogna però evitare che i veleni della contesa elettorale caratterizzino anche l'analisi serena e critica, perchè la critica deve essere sempre serena, dei punti di un programma, del programma   che chi ha governato per cinque anni ha cercato di realizzare almeno con tanti punti, del programma di cui discutiamo almeno nella sua impostazione di massima, perchè in sostanza il Sindaco con una certa anche acribia ha cercato di rinviare l'inizio della partita ma non senza fornire un quadro di riferimento, anche con il riconoscimento delle regole del gioco, delle regole scritte e non scritte.

L'esito elettorale avrebbe indicato una fortissima, travolgente volontà di cambiamento, quella volontà di cambiamento che è stata richiamata anche negli ultimi interventi dai consiglieri che mi hanno immediatamente preceduto, e non ritengo particolarmente utili, visto anche il richiamo del Presidente ad essere rispettoso dei tempi, che m si continui a segnalare il dato di una particolare configurazione di tutta l'area moderata, di quella che è stata la coalizione del Centro-Destra anche nella sua divisione, così come si è presentata ai nastri per il primo turno, non dimenticando quanto è accaduto in vista del ballottaggio che ha visto un tentativo per certi aspetti coraggioso, perchè comunque doveva avere il sigillo del riconoscimento dell'opinione pubblica, di ricomposizione organica, e anche in richiamo rispetto alle dinamiche del voto che hanno caratterizzato la prima seduta del C.C., fa capire che quello sforzo di ricomposizione è costato tanto, ha prodotto anche fratture, divisioni, ha lasciato ferite, che in gran parte non sono ancora rimarginate e credo che non rimargineranno fino a quando non si avrà la maturità di cominciare un nuovo corso, una nuova stagione politica con compiti precisi di responsabilità, soprattutto la classe dirigente di opposizione

che è presente in quest'aula avrà la capacità di e il senso della misura per riconoscere che non c'è più spazio per personalismi, accelerazioni, che se in un contesto potevano essere giustificate con il peso preponderante di una personalità politica, che aveva i mezzi ed ha avuto sempre il riconoscimento da parte della sua maggioranza di poter trattare senza deleghe, questo ha consentito di raggiungere anche certi obiettivi, soprattuto sul piano della programmazione, come veniva richiamato in particolare dai consiglieri del PDL che mi hanno preceduto, ma tutto ciò implica la capacità di riconoscere che quella stagione è archiviata e che una nuova stagione è cominciata. Sta cominciando con il senso di responsabilità partendo proprio dalle divisioni che abbiamo cercato tutti insieme di ricomporre ma, purtroppo, qui mi limito soltanto a questo dato perchè ritengo molto più utile procedere rispetto alle impostazioni, alle linee programmatiche fornite dal Sindaco e da contributi che sono venuti, fino a quando questa volontà di ricomposizione non troverà di nuovo la sintonia con il grande popolo dei moderati, che trovato riconoscimento in ampi settori anche della coalizione che ha decretato la vittoria dell'attuale Sindaco. Un popolo dei moderati che ha vissuto la tensione di riposizionamenti repentini a ridosso della scadenza elettorale, a cui oggi io, coloro che mi hanno preceduto, il PDL che sarà interessato da profondi processi di trasformazione anche in merito alla sua configurazione politica sul territorio. Ben venga questa ricomposizione e riarticolazione politica sul territorio anche per quanto riguarda i termini della responsabilità diretta di gestione politica da parte del suo stesso partito. Fino a quando non si saprà lanciare questo messaggio a tutto il popolo dei moderati e in particolar modo a quella parte che ha trovato, ripeto, riconoscimento in forze politiche moderate che hanno connotato e contribuito in maniera decisiva alla vittoria dell'attuale Sindaco, fino a quando non si faranno i conti con questa sfida questa è una partita che rimane aperta e che implica da parte nostra un grande, lo ribadisco, senso   di responsabilità, per discutere oggi di quest'impostazione programmatica, per discutere da qui a qualche settimana della grande partita che comincerà, con il lavoro che condurrà alle relazioni previsionali che sono alla base del bilancio previsionale, rispetto alla quale misureremo i termini entro i quali il Sindaco, la sua Giunta, l'attuale maggioranza vorrà realmente e concretamente incardinare quello che è il programma trasmesso, veicolato e diffuso al popolo di Afragola in occasione della contesa elettorale.

Quindi, quella volontà di cambiamento deve fare i conti con le divisioni che si sono determinate in una parte fondamentale dell'elettorale Afragolese, secondo le modalità che anche in passato hanno prodotto delle forze lacerazioni. Quella rottura, la ricorderanno benissimo gli amici, come i consiglieri Baia, Giustino, Manna, quelle rotture che già in passato hanno determinato un esito particolare del risultato elettorale, mi riferisco alle politiche e alle amministrative del 2001. Questo per ribadire un grande messaggio di consapevolezza, che le divisioni interne al popolo dei moderati

difficilmente riescono ad essere rimarginate e ricomposte nell'alveo di una corretta tensione democratica. Quindi, è un modo di prepararsi e di essere all'altezza di una sfida, che per ora ha dato risultati chiari, ma che continuamente sarà sottoposta a verifica da parte dell'elettorato afragolese. I dati numerici sono evidenti, la contrapposizione elettorale ha determinato le condizioni per un turno di ballottaggio in cui è emersa una volontà di cambiamento, che è apparsa anche come un giudizio univoco rispetto ad un percorso politico-amministrativo. Ma c'è anche un altro grande tema, quello delle forme di condizionamento che sul piano politico, perchè di altre problematiche non tocca a me fornire elementi di chiarimento, in quanto ci sono autorità e realtà che ne hanno la diretta responsabilità anche ai fini della verifica dei termini nel rispetto della norma, nel rispetto dell'igiene istituzionale, che nasce da una contesa elettorale più o meno avvelenata. Sicuramente ci sono state forme di condizionamento che hanno espresso anche aspetti problematici, qualche aspetto inquietante sul quale non è mai stato fatto chiarezza, cito uno per tutti, a poche ore dell'apertura delle urne quelle forme di protesta o di pseudo protesta che apparvero nel quartiere Salicelle di Afragola, rispetto alle quali tutti, maggioranza ed opposizione oggi, come all'epoca tutti i candidati, che avevano ed hanno oggi in quest'aula il dovere di misurarsi.

Noi ci auguriamo che queste forme di confronto, lì dove sono state invece distorte da condizionamenti di altra sorta possono essere però neutralizzate, perchè sia salvaguardato il bene supremo della tensione dialettica all'interno delle istituzioni, a cominciare dal C.C.

C'è quindi un reale cambiamento, questo non possiamo dirlo oggi anche per gli spunti che sono emersi e sono stati fatti emergere negli interventi dei consiglieri che mi hanno preceduto, semplicemente perchè dobbiamo riaggiornarci, dobbiamo verificare in che modo rispetto alle dichiarazioni di principio a cui riconosco la congruità di un opportuno confezionamento anche sul piano della capacità di incidere, sul modo di atteggiarsi della nuova maggioranza, ebbene bisogna vedere come queste proposizioni si caleranno nel contesto della pratica amministrativa. Certamente, chi ha voluto parlare di condizionamenti, di ombre che ancora una volta potrebbero rallentare il percorso di sviluppo di Afragola, quei rallentamenti che indistintamente ci sono stati in quest'ultimo ventennio, possiamo dire da quando si è inaugurato la stagione dell'elezione diretta del Sindaco, ebbene io mi auguro che quelle ombre lì dove dovessero presentarsi, oggi in questo contesto politico-istituzionale questa classe dirigente, la maggioranza e l'opposizione, abbia la capacità di confrontarsi con esse e di allontanarle, di fare in modo che su quest'aula possa splendere il sole della democrazia.

Il Sindaco auspicava e continua ad auspicare un clima che sappia sostituire alla pratica della contumelia e dell'insolenza quella del confronto, del sano confronto sui fatti e che parte dalle idee si possa dipanare partendo proprio dalla considerazione dei   fatti nella loro nascita, nella loro genesi evolutiva e nella loro anche facoltà o capacità di approdare ad un risultato che è quello della buona amministrazione. Questo è un appello che anche in passato è stato rivolto in quest'aula, il Sindaco non era in quest'aula, ma per 5 anni tanti di noi, a cominciare anche dal Sindaco precedente. Io credo che quest'appello stasera possa essere riproposto , perchè spesso i campioni della critica, della denuncia, si sono confrontati con dati di fatto, ed io non voglio circoscrivere uno steccato all'interno del quale essi vadano a collocarsi, no! Io non questa pretesa, non voglio avere questa presunzione, voglio che si misuri il tutto dai fatti e dal modo in cui i lavori si svilupperanno all'interno del C.C., la Giunta, all'interno delle Commissioni consiliari, perchè mi pare di capire che siamo tutti impegnati a fare in modo che le Commissioni siano terreno di legalità, che si lavori proficuamente al loro interno, che si garantisca un'effettiva partecipazione dei consiglieri, che si garantisca la capacità di leggere e di interpretare gli atti, che si garantisca la presenza, anche questa è igiene istituzionale che credo vada salvaguardata in ogni forma.

Quindi, l'auspicio di un clima rasserenato e nuovo va raccolto non può non essere raccolto, ma è un auspicio che deve coinvolgere noi tutti, anche chi   in passato ha lavorato per alterare quegli equilibri politici, che poi hanno trovato la piena rispondenza nel dato elettorale. Di questo modello il Sindaco e tanti altri che si sono succeduti negli interventi hanno cercato di impegnare i propri interventi, le loro relazioni più o meno sintetiche, più o meno efficaci, certo va sempre elevato un monito rispetto al tentativo che potrebbe apparire in controluce, di volersi arrampicare sugli specchi o ancor più di coltivare l'ambizione, la pretesa di tratteggiare un consuntivo del tutto negativo della precedente Amministrazione, ottenendo il risultato di evidenziare in certi casi quella che è la non conoscenza dei processi   che sono stati messi in campo, che opportunamente alcuni consiglieri negli interventi precedenti hanno voluto mettere in evidenza. Quel che conta è sempre il senso della misura, che se da una parte sul piano politico implicherebbe il riconoscimento del peso centrale delle divisioni che hanno caratterizzato, lo dico ora con una formula più immediatamente elettorale,   il Centro-Destra ha contribuito sul risultato, forme che rimandano a divisioni delle quali, io ribadisco la mia non piena responsabilità, perchè naturalmente affondano in un cammino complesso di 5 anni di responsabilità comune. Capisco anche l'ironia con cui qualche nuovo consigliere ha voluto mettere in evidenza anche gli spunti degli interventi che hanno caratterizzato   qualche attuale consigliere di opposizione, che naturalmente ha svolto un ruolo fondamentale nel cammino amministrativo precedente. Ma sia chiara una cosa, quando si determinano delle fratture e delle divisioni, le responsabilità non vanno mai attribuite ad un solo capo, vanno sempre discusse con serenità, cercando di riconoscere soprattutto perchè determinati processi unitari di ricomposizione non sono stati avviati in termini opportuni?

Quindi, un senso della misura che in questo pomeriggio di inizio agosto ci spinge a voler guardare con attenzione ai punti programmatici, alle grandi aree, alle macro aree indicate dal Sindaco, rispetto alle quali sono sempre emerse quasi sempre dichiarazioni di principi, degli auspici. Auspici, Sindaco, che nella loro correttezza potrebbero quasi sfociare in una banalità del dato esemplificato, questo non volendo esprimere giudizi di valore, perchè penso che tutti coloro che rappresentano il popolo di Afragola vogliono fare in modo che i lavoratori del Comune di Afragola possono impegnarsi al massimo per svolgere nel modo migliore il loro compito lavorativo in corrispondenza dei propri profili. Però questo esige una serenità, una serietà, una coerenza, perchè altrimenti si corre il rischio di cedere alle approssimazioni. Parlo personalmente, ho sempre messo al primo posto la dignità dei lavoratori del Comune di Afragola, così come anche delle partecipate che hanno svolto in questi anni un compito fondamentale, penso ai compiti relativi al settore del bilancio, della programmazione economica o anche della istruttoria delle pratiche relative del settore tecnico. Ho sempre riconosciuto la dignità dei lavoratori! Abbiamo cercato di avere relazioni serie, serie anche con le rappresentanze sindacali, che lo possono confermare. Certamente, ci sono stati scontri sul merito degli strumenti che sono stati adoperati di volta in volta per cercare di dare una risposta ai bisogni di professionalità, che la precedente Amministrazione, in particolare il Sindaco eletto nel 2008 aveva cercato di determinare con un salto di qualità nella sua impostazione programmatica, come fu enunciata già nella relazione programmatica del 23 giugno 2008.

Allora, bisogna fare un sereno bilancio di quello che è stato programmato e di quello che è stato realizzato, perchè poi bisognerà avere la serenità da qui a qualche settimana, a qualche mese, per poter riconoscere, lì dove ci saranno le condizioni, che buona parte dei risultati che vedremo nei prossimi mesi rispondono ad una logica del lavoro già programmato, potremo dire già quasi fatto e, quindi, se le coordinate anche culturali che sono state elevate in questa seduta e in quella precedente con l'intervento del Sindaco verranno ancora rispettate, io me lo auguro, ci sarà anche il senso di un riconoscimento comune e condiviso del lavoro svolto da chi ha amministrato Afragola fino allo scorso mese di giugno.

Io capisco la volontà di richiamare gli obblighi di legge, però gli obblighi di legge diventano obiettivi programmatici quando c'è la consapevolezza di lavorare tutti insieme nel rispetto della legge, delle misure e anche delle innovazioni normative. Ma possiamo ricordare a questo punto, come hanno fatto i colleghi che mi hanno preceduto, che oggi si riconoscono nell'opposizione consiliare, che non si parte da zero, perchè c'è un Ente Locale è pur sempre un Ente Locale che nel suo gruppo dirigente ha cercato di rispettare e attuare tutti gli obblighi di legge, questo non credo che debba essere rivendicato come un merito per qualcuno, è una constatazione che non dovrebbe pesare neppure al Sindaco, perchè se c'è il culto della verità è giusto ripristinare un clima di civiltà nel confronto di merito anche sulle singole scelte e sui singoli interventi amministrativi che vengono programmati e che sono effetto di una procedura di un processo. Ho apprezzato il richiamo alla centralità dei processi, garantire quella neutralità procedimentale che esige senso di misura, responsabilità in chi ti innesca i processi, sul piano degli indirizzi, la politica, come diceva Giustino prima, sul piano della gestione del processo.

Quindi l'agenda digitale, i servizi on-line per i cittadini, si tratta di rappresentare una situazione, u, work in progress, però non omettendo di mettere in evidenza anche i passi da gigante che sono stati compiuti rispetto alla desolante inerzia della precedente gestione commissariale, quando molti di quegli spunti che venivano richiamati dal Sindaco erano, sono delle chimere. Lo stesso si può dire per la procedura dell'informatizzazione, che merito dell'Amministrazione uscente, ha ricevuto cospicui finanziamenti regionali e rispetto ai quali alcuni step di attuazione di procedure innovative ci troviamo in un corso avanzato di attuazione. Tutte queste cose, Sindaco, non vanno ignorate, anzi lei ha tutto l'interesse a riconoscere, perchè poi metterà in condizione il C.C., la sua maggioranza, l'opposizione e tutta la città di confrontarsi serenamente su ciò che verrà realizzato entro 3 mesi, 6 mesi, a fine anno, visto che le forze politiche della sua maggioranza certe volte si lasciano scappare qualcosa, i banchi di prova ci saranno.

In riferimento alle Società Partecipate, la volontà di rispettare il dato normativo, ma nel contempo di procedere ad una verifica che è stata annunciata in quest'aula, implicano comunque un confronto di merito in C.C., perchè siamo per certi aspetti preoccupati rispetto ai vuoti operativi che si potrebbero determinare con una repentina liquidazione di certe posizioni che hanno garantito, lo dicono dirigenti, rispetto al lavoro, penso all'Ufficio Tecnico. Se si vuole mettere in discussione tutto questo va benissimo, l'importante che siano chiari i termini della questione e siano chiari i termini sostitutivi rispetto al riconoscimento delle funzioni date al personale delle partecipate, come sostituire quel tipo di impostazioni perchè non si producano danni ai cittadini utenti.

Siamo convinti che debba continuare il riconoscimento di queste società strumentali che rappresentano, ma non solo da oggi, non solo nell'ultimo quinquennio, perchè la storia di Afragol@net è una storia che ha radici antiche, siamo convinti che rappresentano e possono continuare a rappresentare un contributo fondamentale per l'attività dell'Ente Locale e per le politiche di sviluppo territoriale, ma ci poniamo in una vigile attesa, così come ci ha suggerito il Sindaco per attivare anche un virtuoso confronto su queste realtà delle partecipate e sulla stessa società consortile “Città del Fare”.

In ordine alla macro area del bilancio delle finanze, appare evidente un approccio alimentato da una sana attenzione, che vuole significare soprattutto volontà di conoscere ciò che si nasconde all'interno di una struttura del bilancio, che è stata definita con coerenza in questi 5 anni, che ha consentito anche qualche riconoscimento del lavoro svolto, soprattutto partendo dalla considerazione che intrattenersi in una lunga riflessione che riguarda tutto il sistema delle Autonomie Locali, dello stato della finanza pubblica, dello stato di difficoltà oggettiva di quasi tutti gli Enti Locali. Quante volte oggi sono stati richiamati i tagli ai trasferimenti statali, tutto questo deve implicare anche la volontà di sapersi rapportare anche ad altre realtà, perchè poi non vorremmo che si prenda come modello virtuoso, utilizziamo ancora questo aggettivo, soltanto il Comune di Salerno, ma che si sappia guardare anche a quanto di buono si è potuto realizzare in casa nostra. In questo va fatta valere sempre con serenità una grande distinzione rispetto alla volontà di evocare scenari di buon governo, che noi vogliamo siano concretamente calzanti su quella che è la nostra realtà locale, guardando con attenzione a ciò che è stata programmato e in larga parte realizzato sotto questo profilo negli ultimi 5 anni.

Allora, la più volte citata e costante, perchè veritiera, la diminuzione dei trasferimenti statali, oltre 5 milioni in meno negli ultimi tempi, l'aumento del costo dell'acqua per il Comune che arriva ad Afragola, l'aumento del costo del servizio dei RSU, non ci sono stati aumenti, lo abbiamo ricordato tante volte in campagna elettorale, lo ricordavo al Sindaco nel confronti pubblici televisivi. Non ci sono stati aumenti delle tariffe idriche, della TARSU, di quella che era l'ICI, l'IMU, e andiamo incontro però ad un processo di profonda revisione, che ha dimostrato   di vedere in questo Consiglio soggetti, personalità che si pongono con tanta attenzione rispetto a quelle che possono essere le ricadute di questo tipo di scelte sulle spalle dei contribuenti, in particolare le famiglie afragolesi... Ci sono state entrate correnti del 6% e riducendo l'evoluzione dell'indebitamento dell'Ente Locale, passando da una quota pro-capite del 2008 di euro 294,77 ad euro 233,57 del 2011. Quindi, con una chiara tendenza al ribasso anche per gli anni successivi, naturalmente rispetto a questi temi avremo tutte le occasioni per poter poi calibrare gli analisi dei flussi di tendenza.

Quindi, il quadro ideologico si sarebbe detto un tempo, quadro politico-culturale chiaro, e di questo ringrazio tutti voi, maggioranza, opposizione, naturalmente anche il Sindaco, nel riconoscimento e nella distinzione dei ruoli ma anche fatti, fatti incontestabili, numeri certi che per certi versi smentiscono anche quelle che, con una volontà di sintesi in campagna elettorale abbiamo indicato come menzogne, oggi, stasera, la di là dei dati nominalistici vanno contestualizzati rispetto ai percorso avviati. Infatti, se si va a leggere, come pure è stato suggerito prima, la relazione di fine mandato dell'Amministrazione uscente tutto lì si ritrova per poter finalmente arrivare a sostenere che non va fatto o alimentato un approccio fazioso ai temi della salvaguardia dei conti, del bilancio e dello stato dell'arte rispetto ai conti e alle disponibilità finanziarie, poi ci saranno sicuramente risorse che vanno al più presto portate alla luce e giustamente incardinate come le risorse che possono garantire in futuro la realizzazione di nuovi obiettivi, . allo stesso modo quest'approccio può essere evocato anche in tema di esternalizzazione. Mi rendo conto che è un tema che alimenta ancora sane tensioni dialettiche, ma noi siamo tranquilli che la verifica che si vorrà fare non potrà che comportare la conferma di una scelta opportuna, almeno se guardiamo ai risultati di quest'ultimo biennio, opportuna perchè trasparente. C'è un gestore che riceve un aggio inferiore a quello che si pagava in precedenza e non incassa in modo diretto alcuna somma destinata al Comune di Afragola, ma è soggetto ad un minimo garantito a favore del Comune stesso. Tutto questo potrà essere al centro di una serena discussione per garantire un obiettivo che io condivido, quello di fare in modo che il Comune abbia sempre il monopolio del controllo dei processi che partono e che riguardano i tributi comunali. Questo è un dato che, secondo me, si raccorda direttamente con la matrice democratica di chi ha responsabilità dell'Ente e di gestire e governare questi tipi di processo.

Quindi, le difficoltà che sono emerse anche rispetto alla richiesta di attesa delle verifiche in corso, che è una richiesta ed un rinvio almeno settembrino per quello che è lo stato dell'arte, come è giusto che sia per una nuova Amministrazione, deve però essere associato all'auspicio che in un contesto di continuità amministrativa, altro principio che è stato evocato, che la sua Amministrazione abbia la stessa capacità mostrata in passato, di cogliere tutte le opportunità che saranno presenti nei futuri bandi, che benificiano dei finanziamenti ora europei, ora nazionali, ora anche di altra matrice. In questo ci auguriamo che ci sia e che continui lo sforzo di rivitalizzazione della macchina comunale, che ho cercato di condurre in porto, per certi versi anche come Assessore che aveva la responsabilità delle Risorse Umane e che doveva tener conto di un chiaro indirizzo politico-amministrativo espresso da chi era stato premiato 5 anni fa, e che si attivi anche per non perdere finanziamenti già acquisiti, come quelli inseriti nel pool sicurezza, non vorrei perchè sta circolando qualche voce rispetto ali rischi di perdere i finanziamenti, anche qui invito il Sindaco, l'Amministrazione a fare un'immediata verifica, perchè non si corra il rischio di dover poi fare i conti finanziamenti andati perduti.

Macro area del territorio, dell'urbanistica e delle tematiche dello sviluppo, ecco anche qui c'è poco da aggiungere rispetto ai tanti temi che magari non sempre in maniera organica sono stati messi in evidenza ma credo che sul piano specifico della programmazione vada ricordato lo sforzo compiuto per l'approvazione definitiva della variante dei Cinque Comune che ha visto anche una sana dialettica in quest'aula tra il 2008/2010, la definizione della cornice procedurale per il nuovo PUC, le varianti urbanistiche che sono state necessarie che il C.C. adottasse per attivare nuove opere pubbliche, cito una delle ultime che è stata posta all'attenzione del Consiglio che ha costretto il Consiglio comunale precedente a tornare più volte su questo tema, a me molto caro, occupandomi di P.I. e di Edilizia scolastica, la variante necessaria per garantire poi il varo della programmazione anche del bando di gara della Cittadella Scolastica, tema spinoso perchè ci riconnette con l'utilizzo dei fondi della TAV, quella realtà che mi auguro possa vedere la luce la più presto, perchè veramente significa andare incontro a quella volontà di riqualificare un'area così fondamentale per lo sviluppo di Afragola, tutto il quartiere S. Marco con le due direttrici di via S. Marco e via Saggese e l'area ivi compresa, ma c'è tutta la tematica anche del parco sulla Galleria Santa Chiara, ma ci ritorneremo. Quindi, poi   un'articolata iniziativa che è stata sviluppata in questi anni, anche per l'utilizzo del patrimonio acquisito dal Comune e non voglio dilungarmi perchè ci siamo soffermati già tanto sul capo precedente. Quindi, su tutti questi temi dobbiamo evitare quella che è stata la volontà del Sindaco di creare dei punti di riferimento ideali, di invito ad un sano confronto, però diventino solo una messa in sequenza di dati scontati, di dichiarazioni di principio e talvolta anche di inesattezza e falsità, dobbiamo evitare questo Sindaco, perchè il Consiglio comunale deve mettere al centro del confronto della discussione, sempre i dati della verità, della trasparenza e che vanno nella direzione del riconoscimento del lavoro svolto in precedenza, altrimenti poi prestiamo il fianco ai nostri amici che, quando voglio liquidare queste discussioni parlano di filosofia, dobbiamo fare in modo che la filosofia ci sia, ma ci sia come punto di riferimento ideale che illumina da una parte la programmazione e dall'altra il confronto sano che deve esserci in merito alla programmazione e all'azione amministrativa.

Quindi, gli slogan sono utili in campagna elettorale, qualcuno è stato utile anche nella relazione programmatica, ma attenzione, ma attenzione a non confondere le questioni, perchè se le si interseca in maniera inopportuna si corre il rischio di fornire risposte non chiare e no concrete, soprattuto ai cittadini.

Sul PUC c'è una strada avviata, c'è un documento iniziale di inquadramento delle questioni urbanistiche e anche la bozza del preliminare pronto. Io mi auguro che ben presto l'assessore all'urbanistica, il Sindaco possano venire in quest'aula ad illustrarci l'evoluzione dell'atto, del processo, anche se ci saranno delle messe in discussione di quanto è stato programmato in passato, ma questo Consiglio e quindi l'intera città dovrà sempre essere messa in condizione di conoscere quello che accade nelle stanze dell'UTC in cui ci si incontrerà per discutere un tema così importante come quella che è la coordinata essenziale di inquadramento delle linee di sviluppo urbanistico del nostro territorio. Quindi, no alle divagazioni, ma un impegno concreto, lo chiediamo ancora una volta Sindaco, ad un confronto fondato sulla verità e che metta definitivamente da parte le tentazioni alle derive demagogiche.

E' stato accennato anche il tema con qualche confusione del centro antico, come pure quello delle prospettive di sviluppo dei quartieri periferici, per arrivare poi alla grande problematica della stazione TAV, delle aree produttive che sono state oggetto di uno specifico PUA, tanto per parlare dei fatti concreti, poi apro una piccola parentesi: non abbiamo adottato alcun atto in campagna elettorale, soprattuto per quanto riguarda la mia responsabilità di Sindaco ff. che abbia avuto una finalità elettoralistica, questo è un dato che io voglio ribadire con grande trasparenza e sincerità, perchè personalmente se avessi fatto una cosa del genere, sarei andato contro la mia impostazione culturale, il mio habitus mentale e anche di uomo che ha avuto l'onore di poter servire e di continuare a servire le istituzioni locali. Erano atti cornice che si andavano ad inserire in linee procedimentali, lo potrebbero confermare i consiglieri, oggi di maggioranza e ieri di opposizione, che erano posti all'interno di processi già ampiamente incardinati. Abbiamo aggiunto dei tasselli procedurali e mi auguro che questa impostazione possa essere finalmente finalizzata nel modo più opportuno, cioè nel modo pienamente corrispondente all'esigenza di sviluppo urbanistico sostenibile del territorio e di risposta alle implicazioni dei rapporti con il tessuto produttivo locale, visto che già nel 2010 era stata compiuta e realizzata una manifestazione di interesse. Quindi, ribadisco questo dato perchè anche al termine della campagna elettorale è un dato per me molto importante e questo vale anche per la programmazione del fabbisogno, che non limita in alcun modo le prerogative dell'attuale nuova Amministrazione, così come, allo stesso modo il collegamento che ha fatto il consigliere Giustino a problematiche di assetto organizzativo gestionale di una partecipata, sono temi che ricadono nella specifica responsabilità di quello che è l'Amministratore Unico di quella società e che sicuramente, non hanno avuto a monte nessun input, nessun atto di indirizzo che dovesse poi, per di più essere piegato ad una finalità elettorale. Abbiamo cercato di creare le condizioni per una partita serena che credo si sia svolta, al di là di qualche piccola tensione in un clima di assoluta serenità, legalità e legittimità di procedimenti incardinati e voglio ringraziare anche il lavoro che in quelle settimane è stato svolto ad esempio dal corpo della Polizia Locale, per garantire che quel momento così importante che è la contesa elettorale, potesse concludersi nel modo migliore, cioè nel rispetto del risultato che gli afragolesi hanno voluto decretare recandosi alle urne, del resto anche quella mia nota alla Prefettura, quando partì la campagna elettorale, in un clima anche disordinato per gli eccessi di qualche candidato troppo affezionato ai manifesti e agli striscioni, anche quella nota al Prefetto ebbe il pieno riconoscimento nella sua opportunità da parte dei candidati delle coalizioni avverse.

Tornando a questo tema dello sviluppo urbanistico, gli esempi pratici sul Patrimonio abitativo del quartiere Salicelle è stato attivato un processo di dismissione immobiliare nella certezza che solo responsabilizzando e trasformando gli inquilini in proprietari, gli attuali concessionari, si poteva instaurare un responsabile e corretto processo di integrazione e di recupero di vivibilità in quell'area. Vogliamo capire, al di là dei dubbi che si possono alimentare sui processi e sui procedimenti avviati, come si intende continuare? Cosa si intende fare?

E lo stesso tema che potrei evocare per la tematica complessa del cimitero comunale, rispetto alle sue capacità di ampliamento, il Sindaco fece un preambolo introduttivo, un preludio quasi prima della lettura della sua relazione, ma vogliamo capire concretamente quali saranno le direttrici, se ancora è previsto come accadde ormai più di un decennio fa, se è ancora previsto lo spazio per chi ha l'ambizione di inserire forme di partenariato che coinvolgano il privato, perchè noi crediamo che questo possa tradursi poi in un danno per i cittadini ai quali noi volevamo semplicemente offrire determinate prestazioni in quei momenti di difficoltà che sono la separazione dai cari, volevamo offrire prestazioni a prezzi contenuti. Questo era il mio obiettivo Sindaco e mi auguro che sia anche l'obiettivo della nuova Amministrazione.

Il fenomeno dell'abusivismo è stato trattato e su questo tema posso sorvolare, perchè comunque sarà un tema su cui ci aggiorneremo in continuità, però anche qui sono state opportune le parole di verità tenute da qualche consigliere di opposizione, perchè quando avremo la consapevolezza che arriveranno in Consiglio casi specifici, allora dovremo anche lì soffermarci un attimo sulla cornice di legittimità degli atti all'interno della quale dovremo porci. Noi, in quella cornice ci siamo posti già in passato, anzi neppure io, perchè non ero consigliere comunale, ma i consiglieri comunali della precedente maggioranza in quella cornice si sono posti assumendosi anche una certa responsabilità, vedremo cosa la nuova maggioranza sarà in grado di fare, con la massima apertura e disponibilità rispetto alle linee programmatiche, invero corrette, ma un pò generiche che ci ha fornito l'Assessore all'Urbanistica, vedremo quel modello, quell'impostazione quali atti e quali cornici andranno a calarsi.

Poi, ancora Sindaco, il quadro di quello che in campagna elettorale avremmo definito una effettiva e dilagante demagogia, il tema del grande progetto Europeo, l'accordo TAV e il Programma Più Europa, anche qui credo che si possano dire parole definitive di chiarezza, perchè dobbiamo guardare avanti, poche ore fa, pochi giorni fa c'è stato un nuovo incontro con i responsabili, con l'Amministratore delegato della RFI a Roma, un incontro che ha rinnovato gli impegni che sono stati assunti anche l'anno scorso, alla presenza del Sindaco precedente, alla presenza del Presidente Caldoro e di qualche parlamentare, ci auguriamo veramente che nei prossimi mesi si possa cominciare a vedere la ripartenza di determinati processi e non invece che a fine anno dobbiamo discutere di come ancora una volta ciò che è stato programmato, effettivamente invece non parte!

C'è il rischio che rispetto a questi grandi temi le affermazioni di principio non siano nel segno e nel senso della responsabilità che dovrebbe appartenere a chi ha incarichi istituzionali.

Sul grande progetto Europeo dobbiamo in realtà registrare una riposizione, un riposizionamento, finalmente non si parla più del polo fieristico, perchè è emerso con chiarezza, anche all'esito delle sue verifiche, sicuramente, che era una proposta di un ex assessore regionale, Cozzolino, che non è stata mai trasmessa a livello europeo. Seguendo i sui ragionamenti dobbiamo affermare che si sono perso 150 milioni di euro, in realtà un'adeguata informazione e una conoscenza anche minima, ma comunque corretta dei processi in corso ci devono portare nella direzione di riconoscere che i soldi continuano ad esserci, sono materialmente spendibili, rientrando in procedure che vengono definiti in appositi accordi di programma. E' stata citata parte dell'intesa sottoscritta tra il Comune e la Regione e per continuare a sostenere una polemica che presenta anche degli aspetti deficitari, bisogna continuare ad affermare che si sono persi 65 milioni, in realtà non c'è un atto chiaro con cui al Comune di Afragola venivano assegnati 65 milioni di euro di finanziamenti. C'era una ricostruzione di una linea di tendenza che ha trovato la piena condivisione dell'Amministrazione comunale che ha cercato poi di avviare un confronto con la Regione Campania, ponendo la necessità di un intervento per infrastrutture intorno alla stazione che dovrà essere costruita. Richiesta sulla quale il Presidente della regione Campania ha convenuto, inserendo in diversi filoni di interventi questa necessità della città di Afragola, ritenendo poi più utile definire un'altra procedura, appunto quella indicata nell'intesa che si doveva concludere con la sottoscrizione, non avvenuta del relativo accordo di programma. Questo dato abbiamo cercato anche di metterlo in evidenza nel corso della campagna elettorale, mi auguro che sia oggi più chiaro, mi auguro che emerge con chiarezza anche all'esito dell'incontro che il Sindaco di Afragola avrà con il presidente Caldoro.

Accordo di programma che è definito nelle sue linee essenziali, perlomeno per quanto riguarda lo stato delle mie conoscenze e che poi è stato accantonato, visto che poi si era aperta anche la stagione della verifica elettorale. Quindi, toccherà alla nuova amministrazione procedere se avrà la consapevolezza che i fondi sono tali quando vi è la concretezza di atti finanziati di copertura e quando vi è stato qualcuno che ha lavorato per giungere a tale obiettivo, qualcuno indicando un percorso che ha visto la condivisione di una intera classe dirigente.

L'accordo di programma porterà sul nostro territorio circa 40 milioni di euro, nonostante la mancanza del 35% del cofinanziamento nazionale. Quindi risorse non sprecate, non utilizzate eppure buoni propositi, ma procedure incardinate che ora attendono una corretta finalizzazione.

Sull'accordo TAV dobbiamo porci un altro problema che ha a che fare con la ricostruzione storica, all'insediamento dell'Amministrazione precedente, vigeva un accordo procedimentale con la TAV del valore di 35 miliardi delle vecchie lire, parte di questo finanziamento è stato utilizzato dalle precedenti amministrazioni per vari miliardi. Restavano a disposizione del Comune di Afragola poco più di 15 milioni di euro, con un lungo confronto terminato con la sottoscrizione dell'accordo di programma del 23.06.2012, con il quale al Comune di Afragola è stata riconosciuta una cifra complessiva superiore ai 42 milioni di euro, dieci dei quali come cofinanziamento di quello che era definito in una prima fase il grande parco progetti, di questi 25 milioni sono state finalizzate per le opere previste nel quartiere S. Marco, 12 milioni per la Cittadella Scolastica, 8 per la riqualificazione del rione Saggese- Ferrarese, rispetto alla quale si riscontra un grande ritardo e un dato indiscutibile che io non posso non mettere in evidenza e, 5 per il Parco della Salute sulla Galleria Santa Chiara, sul quale c'è uno studio di fattibilità più che avanzato, incardinato lungo la via della definizione del progetto per la successiva validazione e che credo, potrà rendere quell'area un fiore all'occhiello, anche questo abbiamo cercato più volte di dirlo in campagna elettorale, non solo per la Regione Campania ma oserei dire, per l'intero Mezzogiorno d'Italia. Tutti progetti che possono essere messi velocemente a gara per l'avvio dei relativi lavori nei prossimi mesi.

Altre provviste economiche nel rispetto di quello indicato nell'accordo TAV sono state utilizzate in una procedura chiara, perchè sono tutti interventi presenti all'interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Più Europa, il programma è diventato operativo con la sottoscrizione del relativo accordo di programma, solo nel gennaio 2012, con una provvista economica decurtata del 35% in quanto è venuta meno la parte del finanziamento nazionale in conseguenza dei fattori di crisi che tuttora continuano a produrre effetti e su disposizione del governo Monti. Da quel momento si è cercato di accelerare la corsa per approvare tutti i livelli di progettazione, predisporre i relativi bandi di gara, le varianti urbanistiche, ben sei, per essere in linea con il crono-programma. Ad oggi sono state esperite tre gare, sono stati avviati i lavori in piazza S. Marco, dovevano già essere attivati i lavori di piazza Sacri Cuori e di Piazza Municipio, in proposito vorremmo capire, magari nella replica del Sindaco ci saranno ulteriori elementi di chiarezza, vorremmo capire come si intende procedere a giustificare questi ritardi, se dobbiamo sempre additare come responsabile il dirigente, rispetto al quale farò fare un passaggio relativamente a tutta la classe dirigenziale del Comune di Afragola. Sono attivabili immediatamente le procedure di gara per la riqualificazione del Palazzo di Città quindi, anche il grande tema dell'aula consiliare e di tutto il resto, anche perchè il Sindaco si è dovuto sottoporre ad un grande sforzo per riposizionare logisticamente la nuova classe dirigente, noi ci auguriamo che questo sforzo, questa fatica possano essere razionalizzati in vista di lavori ben più effettivi ed efficienti, per quanto riguarda il decoro e la funzionalità del Palazzo di Città, di questo bellissimo Palazzo di Città di fine ottocento e, quindi, anche le scelte fatte necessariamente troppo in fretta in queste ultime settimane possano poi essere contestualizzate in un ambito più vasto di reale ed effettiva riqualificazione del Palazzo di Città, allo stesso modo il discorso può essere fatto, con riferimento alle direttrici del Più Europa e dei relativi ambiti, anche per quanto riguarda il Rosario, con la definizione del corridoio di apertura alla città di una grande area a verde, come anche per il Centro Sociale di via Don Minzoni, per quanto riguarda il quartiere S. Marco, il Centro di accoglienza, le Serre Didattiche e il Centro per la legalità con annessa fattoria per i più giovani che è stato ricordato in precedenza, in merito all'annosa problematica del corretto riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Bene, su tutto questo si possono anche non condividere le impostazioni precedenti, ma questo nell'ambito di una cornice politico-culturale, non deve diventare un alibi, non deve diventare un modo per cercare di recuperare tempo e per tentare di praticare, quando si invoca una sana continuità amministrativa per poi introdurre effetti di discontinuità, perchè saremo vigili e cercheremo soprattutto, di avere un monitoraggio costante, come del resto ci hanno insegnato a fare anche alcuni consiglieri oggi di maggioranza e ieri di opposizione, per fare in modo che si sia sempre attenti e vigili rispetto ai processi in corso.

Saremo attenti, incalzeremo l'Amministrazione, Sindaco, gli Assessori, in ogni sede, non faremo sconti e denunceremo i ritardi, come oggi siamo consapevoli dei ritardi gestionali, a proposito di competenza della politica e della gestione dei dirigenti, siamo consapevoli dei gravi ritardi gestionali che hanno inficiato il grande sforzo politico fatto dall'Amministrazione precedente. Rispetto a questo, anche il tema dell'area PIP deve essere correttamente incanalato, perchè l'ultimo atto di Giunta consente di aggiungere un tassello chiaro, evidente rispetto ad una procedura in corso che l'Amministrazione precedente ha cercato di attivare superando ritardi decennali che riguardavano l'Amministrazione di centro sinistra precedente che lei aveva richiamato e anche l'inerzia commissariale. La chiarezza di questi principi, ha portato il Sindaco a dedicare grande attenzione al tema della città solidale, che non deve essere un tema di sinistra, consigliere Giustino, deve essere un tema che deve avere una sua asettica configurazione, perchè tutti noi siamo impegnati a costruire una città solidale, a misura d'uomo, una città normale, come pure veniva richiamato in precedenza. Ci aspetteremo che venga approfondita la sfida sul terreno educativo, gli spunti del Sindaco sono interessanti, ma per certi aspetti ancora limitati, anche perchè la volontà di una sinergia con il mondo della scuola va perseguita con coerenza e con sistematicità e quindi, anche l'evocazione di scelte come quelle del tempo lungo, non vedo l'assessore alla P.I., va concordato con le autorità sovra comunali che hanno la diretta responsabilità del personale educativo. Caro Sindaco il grande tema della città che ha le scuole aperte va riaggiornato, perchè il tema della scuole aperte è stato per certi versi accantonato dalla regione Campania che in passato aveva riversato fondi per il Comune su questo versante e, quindi è tutto un cantiere che noi seguiremo con grande attenzione e soprattutto dimostrando una piena volontà di collaborazione con l'assessore alle politiche educative, perchè il tema dell'educazione esige grande attenzione e mi auguro che anche da questo punto di vista il lavoro delle Commissioni sia pregnante e sia un lavoro di coordinamento e di indirizzo per le linee operative, anche perchè le difficoltà non mancheranno per quanto riguarda la necessità di continuare a garantire spazi didattici, perchè per fortuna le nostre scuole negli ultimi cinque anni sono cresciute, abbiamo scuole che continuano ad avere richieste dai Comuni limitrofi, noi abbiamo cercato di regolamentare questo tema, ma questo dimostra che c'è un terreno educativo proficuo sul territorio di Afragola, sia per quanto riguarda le scuole che continuano con una certa semplificazione ad essere visti come poli di qualità ed anche per quelle scuole, penso all'istituto comprensivo Europa Unita che hanno dimostrato di essere in questi ultimi anni un centro di riferimento per la diffusione sul territorio della cultura della legalità. Le difficoltà non mancheranno a cominciare dal grande tema della scuola paritaria Addolorata, perchè so che il Sindaco è sicuramente consapevole del dato emerso dalla Sentenza del Consiglio di Stato, su questo tema ci confronteremo presto, perchè c'è la volontà del nostro gruppo, dell'intera opposizione, di voler avviare una sessione di discussione che parta da un'interrogazione ad oc che possa consentire di fare chiarezza rispetto ad un percorso, lo dico da Assessore alla P.I. Uscente, che ha sempre messo al primo posto i bisogni educativi dei giovani e delle famiglie afragolesi.

Rispetto al dato che è emerso da una sentenza del Consiglio di Stato, ricordando che il Consiglio comunale di Afragola, nel 2010 ha approvato all'unanimità dei presenti un percorso amministrativo che prevedeva l'avvio di una procedura di bando pubblico che finalmente consentirà da una parte di superare le insormontabili difficoltà rispetto all'inquadramento giuridico di quel rapporto convenzionale che data più di 20 anni e da una parte consente di mettere la città, l'amministrazione in condizione di continuare a dare risposte chiare alla richiesta di istruzione di coloro che vogliono che i propri figli frequentano quella nobile istituzione scolastica. Quindi, chiederemo chiarezza rispetto ai vari profili di questa problematica molto complessa che io ho seguito da vicino, ivi compreso anche la tematica della disponibilità degli spazi e la tematica del personale comunale tuttora impegnato in quella realtà, perchè si badi bene, ci sono ancora insegnanti comunali, che tra l'altro fanno un servizio per la scuola primaria che è un'anomalia purtroppo del nostro territorio, ma c'è anche il tema molto gravoso che ci siamo sobbarcati in questi ultimi anni, di procedere ogni anno, alla nomina di supplenti, cioè quello che dovrebbero fare le istituzioni scolastiche statali lo dobbiamo fare noi per garantire un sacrosanto diritto alle famiglie afragolesi, ma ogni anno credo che voi tutti lo sappiate, l'Amministrazione deve far avviare una procedura per la nomina di supplenti. Per fortuna la Giunta comunale ha approvato una delibera qualche anno fa che prevede la possibilità di chiamare i supplenti , il personale a tempo determinato dalle graduatorie locali, perchè in passato con i commissari addirittura il personale a tempo determinato, educativo, bisognava chiamarlo dalle graduatorie provinciali e cosa succedeva? Succedeva che le supplenti venivano ad Afragola, stavano 4-5-6 giorni, poi non appena arrivava la nomina dal C.S.A., lasciavano il posto ad Afragola nella scuola Addolorata, producendo un danno rispetto all'esigenza di corretta organizzazione didattica. Quindi, sono temi complessi, abbiamo cercato di porvi rimedio e chiederemo una sana e continua interlocuzione per fare in modo che queste tematiche continuino ad essere al centro del confronto.

Città solidale, scuola, sport, sicuramente c'è una grande volontà di riavviare dei processi, ma come è emerso con chiarezza, vanno fatti i conti con la realtà. Lo stesso vale per le politiche sportive, come anche per il vasto spettro delle politiche sociali. Il Sindaco ha riconosciuto l'impegno della precedente amministrazione e i numeri sono incontestabili anche da questo punto di vista. Lo sforzo prodotto è stato enorme, siamo passati da una spesa, 5 anni fa di quasi sei milioni di euro, ad oggi con una spesa di otto milioni e mezzo, a dispetto dei progressivi tagli alle risorse. Abbiamo proceduto ad una sana razionalizzazione, non mi soffermo su questo tema, perchè l'assessore Baia con grande capacità sintetica ha cercato di tracciare un quadro, ma soprattutto per quanto riguarda le politiche relative agli impianti sportivi, anche qua tanto è stato detto, io ribadisco questa linea di impostazione, perchè se si va a cercare la collaborazione del privato, la si deve cercare e realizzare guardando sempre alle aspettative di quanti ad Afragola praticano in maniera sana, spontanea, senza fini di lucro, la pratica sportiva.

Città solidale, città pulita, città che abbia un servizio di raccolta fatta con i crismi della legalità ed una piena rispondenza ai criteri di efficienza. Finalmente si è fatta chiarezza, dopo le tensioni e qualche azzardo della campagna elettorale, si è fatta chiarezza sulla gara di igiene urbana. Bisognerebbe dire che si è fatto più di un azzardo, si è cercato di creare confusione, perchè abbiamo avuto la certezza che ancora una volta quanto avevamo dichiarato in campagna elettorale era una semplice verità, è stato sottoscritto un contratto, si è chiesto una nuova proroga fino al primo settembre, perchè si deve continuare a creare la cornice che consente di mettere a pieno regime il servizio, anche se su questo c'è bisogno di un ulteriore chiarezza!

Il Segretario comunale ha determinato un rallentamento, dovuto ad esigenze di approfondimento delle procedure in corso, a testimonianza e conferma, effettivamente di un dialogo non serrato e non costante con i livelli dirigenziali e su questo non voglio assolutamente chiamare in causa responsabilità dell'uno o dell'altro, io penso che le responsabilità vadano equamente suddivise, finalmente la scorsa settimana si è avuto chiarezza su questo versante, però va detto che questo tema incide anche sulla tenuta del tessuto politico che legittima questo nuovo corso amministrativo, perchè è un autorevole consigliere della maggioranza che continua ad invocare la volontà di superare la distonia che si è registrata rispetto alle affermazioni della campagna elettorale, rispetto alla consapevolezza delle procedure in corso e rispetto ad un salto ulteriore che ha spinto l'Amministrazione a chiudere una partita, cioè a far partire un nuovo servizio, ma oggi ci sono ancora voci autorevoli della maggioranza, non so se siano rappresentative di un gruppo politico o di singole individualità che chiedono un corretto confronto, anche perchè è un confronto che ha solide fondamenta, perchè nella fattispecie parte da denunce che si sono sovrapposte nel corso degli anni, con specifico riferimento alla problematica della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Anche qui Sindaco più parole di chiarezza, perchè se si è imboccata una strada è giusto che lei dia conto a chi, sostenendola, chiede ancora una volta che si proceda ad una verifica secondo una linea che aveva addirittura come epilogo quella del coinvolgimento dell'autorità di vigilanza sui contratti, è dovuta intervenire più volte per evidenziare le particolarità o le anomalie, dove sono state registrate delle procedure amministrative fatte partire dai dirigenti del Comune di Afragola e rispetto a questo lei si sta confrontando concretamente con l'esigenza di dare risposte alla città, ma anche con l'esigenza di fare i conti con un substrato politico che aveva una rappresentanza chiara nella passata legislatura e che aveva posto in evidenza delle criticità che oggi, all'improvviso, dopo una verifica di qualche ora, sembrano superate. Questo confermano la nostra impostazione e quanto abbiamo detto in campagna elettorale, perchè siamo sempre stati vigili, io da Sindaco ff. ho chiesto più volte al dirigente competente di rapportarmi in ordine alla procedure in corso, ho rispettato le procedure della legge in ordine alle responsabilità della definizione dei bandi di gara delle procedure di gara di affidamento dei lavori. Oggi, facciamo i conti con una realtà che vede la nuova Amministrazione superare quella stasi, imboccare una strada, un'Amministrazione che a cominciare dal suo vertice ha l'obbligo anche di dare una risposta chiara alle parti politiche che consentano a quest'Amministrazione di avviare un suo percorso, soprattutto quando ci sono parti politiche e rappresentanti in Consiglio comunale che continuano a chiedere chiarezza anche rispetto alle linee procedurali e ai processi che riguardano alcune importanti opere pubbliche della città, ivi compreso il parcheggio che è a poche centinaia di metri dalla sede comunale, anzi a meno di 100 metri dalla sede comunale che continua a non essere disponibile agli afragolesi che vogliono parcheggiare lì la loro autovettura per recarsi al Comune, questo sempre nell'ottica di una razionalizzazione degli spazi, visto che Più Europa, nell'ambito che riguarda p.zza Municipio, prevede allo stato attuale dei progetti, la quasi pedonalizzazione di piazza Municipio o di un'ampia parte della stessa. Quindi, la politica c'è sempre caro Sindaco, lei ha il dovere di fornire risposte chiare alle sollecitazioni di questa opposizione, ma anche alle sollecitazioni di componenti della maggioranza che vogliono effettivamente realizzare, per certi versi un'inversione di tendenza, ed è legittimo, rispetto al corso amministrativo precedente, ma invocano anche chiarezza rispetto alle posizioni dei Dirigenti che, a detta di questi rappresentanti della maggioranza, continuano a manifestare un approccio alle procedure, alle pratiche, fortemente problematico. Quindi, o si fa chiarezza rispetto al clima di fiducia che lei correttamente ha voluto incardinare in ordine alle responsabilità del dirigente, almeno fino alla fine dell'estate e si faccia chiarezza anche rispetto al senso delle scelte che sembrano essere difficilmente spiegabili nell'ottica di un riferimento evidentemente tecnico che, se fosse tale, farebbe emergere delle precise responsabilità di Dirigenti che in campagna elettorale, danno il via e l'avallo ad un bando per la definizione delle procedure di assegnazione dei loculi e delle cappelle gentilizie e poi ritornano indietro in virtù di un'esigenza di approfondimento, sono dati rispetto ai quali oggi voi dovete dare con chiarezza le spiegazioni, siano esse solo tecniche-procedurali, siano esse anche illuminate da un indirizzo di controllo, perchè ricordo a voi tutti che il Sindaco poche settimane fa ha fatto affiggere un manifesto, quindi ha dato un'impostazione politica alla problematica, come è giusto che sia Sindaco, un manifesto con il quale il Sindaco ha reso noto alla città che un Dirigente aveva revocato una procedura, in virtù di un approfondimento. Se il problema è sull'approfondimento io comunque mi preoccuperei, perchè io voglio dirigenti che approfondiscano sempre, non solo quando cambia l'Amministrazione. Abbiamo bisogno di dirigenti che approfondiscano sempre, che quando mettono la penna sulla carta sappiano cosa scrivere e che abbiano un corretto confronto e rapporto con gli assessori competenti e con tutti i consiglieri comunali. Oserei dire ancora di più, visto i riferimenti che faceva il Sindaco, alla qualità dei servizi da offrire ai cittadini, con tutti i cittadini che si recano negli uffici comunali negli orari di ricevimento. Ci sono cose da dire, spiegazioni da fornire e mi auguro che da questa verifica esca rinsaldato lo spirito di una maggioranza che non vorrei che invece sia già indebolito quando in realtà la macchina non è stata messa ancora in marcia, perchè noi abbiamo l'interesse che la nostra proposta di governo possa diventare proposta di governo, avvalorata dal consenso degli afragolesi, ma abbiamo anche interesse che la vita amministrativa e tutto ciò che l'Amministrazione pone in essere, sia conforme all'indirizzo politico chiaro che noi come opposizione contesteremo, ma un indirizzo politico chiaro ed univoco, perchè se cominciano a prevalere le divergenze e gli indirizzi che abbiano altre articolazioni, caro consigliere Concas, allora evidentemente potremmo avere ricadute negative, anche nella qualità della offerta che viene predisposta per i cittadini che hanno rapporti con il Comune, rispetto anche alla programmazione degli interventi che dovrebbero migliorare la qualità della vita nella nostra città.

Noi rispetto a tutti questi temi vogliamo esigere chiarezza, ci auguriamo che la replica del Sindaco vada in questa direzione, vogliamo altresì non ripiegare nel senso di una corretta comunicazione, la relazione è arrivata in extremis, ma come si è sviluppato il dibattito ci conferma che abbiamo creato le condizioni per un sano confronto e non saremo mai per la radicalizzazione della contesa politica fine a se stessa. C'è da fare un serio lavoro istituzionale, anche per quanto riguarda gli strumenti operativi, a cominciare dal Regolamento, so che da questo punto di vista l'assessore Grillo è già lavoro, c'è da guardare con attenzione ciò che accade in città, ed io come sono pronto a denunciare le semplici tentazioni demagogiche o propagandistiche che allineano sempre in un messaggio politico, sono pronto anche a riconoscere l'incisività dell'approccio di alcuni assessori che sono molto presenti, vogliono controllare i processi, che seguono le modalità di raccolta dei rifiuti sul territorio. Magari Assessore, guardiamo a tutte le arterie cittadine, compresa la grande difficoltà che è presente in via Arena, la strada che conduce alla località Capomazzo, alla contrada La Marchesa, va benissimo che ci sia un controllo effettivo delle modalità in cui si sviluppano le relazioni all'interno dell'area del lavoro dipendente, per quanto riguarda le competenze dirigenziali e il raccordo di queste competenze con il raccordo politico da parte degli assessori, ma tutto questo però deve sempre poggiare sull'ampiezza di una struttura democratica, che è quella che deve garantire quest'aula. L'altra volta mettevo in guardia rispetto al rischio di una deriva che è dettata dalla dittatura della maggioranza politica e quella che può essere la tentazione di una durezza monolitica del potere. Ci preoccupano le derive demagogiche, ci può preoccupare la parcellizzazione e l'atomizzazione che può essere il volto che assume il potere amministrativo, ancora una volta dobbiamo registrare che una relazione programmatica, pure in un contesto di grande coesione politico-culturale, con un invito al dialogo serrato, manifesta un'incompiutezza metodologica, è il Sindaco stesso che invita a aggiornare la contesa e la sfida rispetto a scadenze fondamentali come quello che è il lavoro preparatorio del bilancio previsionale.

Sono pronto a riconoscere le competenze professionali, la volontà di impegno, anche dei più giovani che sono presenti in Giunta, ma saremo altrettanto vigili nel verificare la compatibilità di queste forme di rappresentanza all'interno della Giunta Municipale.

Chiediamo chiarezza anche rispetto al reale atteggiarsi di questa che è diventata un po' la discussione da corridoio: nasce lo staff, non nasce, si rinvia, vogliamo chiarezza anche rispetto alla struttura operativa che dovrà collaborare direttamente con il Sindaco, rispetto alle esigenze di raccordo politico con la Giunta e la maggioranza consiliare e con i vertici dirigenziali del Comune, vogliamo che ci sia la piena consapevolezza che il Comune non ha bisogno di dirigenti che occupino i vuoti della politica, ma ha bisogno di dirigenti che siano responsabilmente capaci di interpretare l'indirizzo politico-amministrativo e che quando hanno la consapevolezza di questo indirizzo se ne stiano nei loro uffici, per determinare i presupposti di una corretta definizione degli atti amministrativi. Questo è un problema di responsabilità, non ci interessa se un dirigente è più o meno pavido, non ci interessa se qualche dirigente è pronto a chinarsi o a non chinarsi, a noi interessa la risposta in termini di qualità della prestazione, dirigenziale, burocratica, dei funzionari, del semplice dipendente, con i quali noi continueremo a voler radicare un rapporto serio di grande rispetto che parta dal riconoscimento della dignità dei lavoratori. La struttura comunale va sicuramente rivista rispetto ai nuovi indirizzi politico-amministrativo, ma sempre avendo di mira l'efficienza, l'efficacia e l'economicità della stessa azione amministrativa e, quindi, valuteremo con rigore le modifiche organizzative che il Sindaco e la sua Giunta riterranno opportuno introdurre.

Un primo punto interessante è quello delle modifiche funzionali e non ad un disegno di un progetto che è auspicabile che vada oltre le dichiarazioni di principio e che possa garantire una migliore qualità della vita lavorativa e del buon funzionamento dei processi che venivano invocati dal Sindaco. Quindi, va bene il riferimento al centro unico di spesa, il Sindaco dovrebbe sapere che è una procedura che i nostri dirigenti, magari i dirigenti glielo potranno confermare, se non l'hanno già fatto, è stato già avviato negli anni precedenti, come pure la questione della salubrità dei luoghi, è una sfida con la quale ci siamo misurati in questi anni, consigliere Concas, abbiamo dovuto anche affrontare la Corte dei Conti , perchè abbiamo creduto nella riqualificazione dei locali dell'anagrafe, una questione che ha visto anche lei molto attento e sensibile negli anni precedenti, lo abbiamo fatto nella consapevolezza che quelli non erano locali di proprietà comunale, lo abbiamo fatto per garantire ambienti lavorativi migliori per i dipendenti e per i cittadini che andavano a chiedere un semplice certificato, a fare una pratica o una carta d'identità o a rinnovare la stessa con un semplice timbro. Abbiamo dovuto affrontare la Corte dei Conti, ancora una volta perchè far dialogare i dirigenti tra di loro non è sempre semplice, ce ne siamo assunti la responsabilità, la Corte dei Conti ci ha chiesto conto, abbiamo fornito le nostre deduzioni e siamo certi che la Corte dei Conti abbia compreso che quel modello di impostazione andava nella direzione dell'esigenza a cui lei qualche ora fa chiedeva che venissero dare risposte certe. Cercheremo di capire con attenzione come si muoverà la politica urbanistica, visto quelle direttrici e coordinate che abbiamo richiamato, mettendo anche ordine al disordine urbanistico che c'è nel centro antico della città, un'attenta verifica delle concessioni edilizie, perchè si vada a verificare che certi interventi non diventino fattori di ulteriore accrescimento del degrado urbanistico in alcune aree della città e questo lo faremo perchè magari invocheremo quello che alcuni consiglieri oggi di maggioranza, ieri di opposizione, hanno fatto con meticolosità nel corso dell'ultimo quinquennio, noi riprenderemo quanto di buono, di asettico, di imparziale c'è in quelle denunce e cercheremo di dare il nostro contributo per le opportune verifiche. Ancora una volta, quindi, mi avvio a concludere chiedendo scusa se poi alla fine i tempi europei mi hanno spinto a volermi confrontare con i temi di una relazione, ma ricordo che anche il Sindaco si è trattenuto per più di un'ora. L'esigenza di fare in modo che non prevalga la ricerca di un unanimismo, di un consenso acritico, ma di un consenso che sia sui singoli aspetti problematici, perchè ancora una volta vogliamo confermare che il nostro obiettivo è quello di avviare un'azione riformatrice nel nostro di opposizione che continui con quanto di buono è stato seminato nel passato e che sia espressione del buon governo, del buon governo afragolese. Quindi, un'espressione di un buon governo e oserei dire, De Gasperianamente vado avanti, nel riconoscimento del grande spirito di servizio alla res-pubblica, per noi la democrazia non è solo espressione della libertà, ma anche approfondimento della dignità umana, nel suo pieno significato, questo lo ribadiamo nella certezza che ancora una volta dovremo lavorare tutti insieme perchè venga riconfermata la dignità e la centralità del ruolo delle istituzioni locali, a cominciare dal Consiglio comunale di Afragola. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Pannone, la parola al consigliere Petrellese.

PETRELLESE NICOLA: Grazie Presidente, vista l'ora tarda, visto gli interventi degli emeriti colleghi consiglieri, sarò brevissimo. Consentitemi di salutare il Sindaco, la Giunta, gli amici consiglieri, il pubblico, che ancora rimane nonostante l'ora tarda. Voglio salutare tutti i cittadini afragolesi che con il loro voto democraticamente hanno eletto questo Consiglio comunale. Ringrazio altresì il consigliere Castaldo per le belle parole espresse nei confronti di chi, per la prima volta siede in questo Consiglio comunale e vi posso assicurare che vivo adesso, emozionante, anche se un po' stancante. Mi corre l'obbligo di fare delle considerazioni, una su tutte, il periodo di crisi che attraversa il nostro paese e questa crisi mette in cattiva luce la politica e chi la rappresenta e non vi nascondo, fa parte del mio carattere, muovere i passi che sempre mi hanno contraddistinto, sento perciò, con umiltà e la consapevolezza di sostenere forte questo Sindaco e questa Amministrazione, sono convinto che insieme sapremo portare quest'aula consiliare a diventare luogo aperto, partecipato e rispettato e non luogo di semplici ratifiche di decisioni prese altrove, come spesso e successo nelle passate amministrazioni. Il mio auspicio è che si apra ora una nuova fase nella quale si dia forza al dialogo e al confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione, con un dibattito onesto sui problemi reali e sullo sviluppo della nostra comunità, capaci di riconquistare un senso civico condiviso, dove forte e sentita dovrà essere la voglia di appartenere ad una comunità che troppe volte è stata tradita e vilipesa nella sua essenza. Ritengo importante che tutti siano consapevoli che oltre alla propria appartenenza politica, bisogna operare non per l'affare, ma per fare della nostra città un modello di città, di vivibilità e di solidarietà. A tutti auguro buon lavoro nella certezza che ce la metteremo tutta e saremo all'altezza dei nostri compiti, dare al Comune di Afragola lo sviluppo che merita e ai cittadini tutti di poterla vivere. Grazie per avermi ascoltato.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Petrellese, la parola al consigliere Boccellino.

BOCCELLINO GIOVANNI: Grazie Presidente, grazie alla città di Afragola, saluto il Sindaco, saluto la Giunta, saluto i colleghi consiglieri, tutti quanti. Noi ci troviamo veramente di fronte ad un cambiamento, un cambiamento radicale di quello che è stata la conduzione di questi cinque anni. Il Sindaco Tuccillo e la maggioranza ne hanno dato piena dimostrazione in questi primi due Consigli Comunali. Un cambio di impostazione sul confronto, io non ricordo che negli ultimi cinque anni, negli oltre settanta Consigli che abbiamo tenuto ci sia stato un confronto così calmo, democratico, di ascolto e anche partecipato. E' segno di una nuova direzione. Questo, grazie al Sindaco Tuccillo, a quello che egli rappresenta, nell'applicazione della democrazia, nella sua cultura e anche della sua appartenenza ad un partito che è il PD. Quanti si aspettavano dal suo insediamento e dal suo agire subito, come fatto amministrativo una sorta di epurazione o di taglio di quella che era la vecchia struttura amministrativa di posizioni di Dirigenti, tutto questo non c'è stato, ed è stato forse deluso e questo è stato ancora una volta il segno di quanto invece il Sindaco e la sua maggioranza non vuole tagliare, non vuole cancellare, non vuole gettare l'acqua sporca che c'è con tutto il bambino dentro, ma è responsabile e consapevole che si parte da una situazione che esiste, un lavoro è stato fatto, criticato in questi cinque anni, io sono stato uno di quelli che ha criticato aspramente si, però le critiche che abbiamo fatto e che abbiamo fatto vanno anche raccontate nel contesto, perchè si sono svolte a volte raccontare solo piccoli episodi danno cattive informazioni, ma avremo modo di confrontarci sulla questione dei servizi sociali, consigliere Baia. Allora, dicevo, non gettiamo l'acqua, perchè all'interno dell'acqua c'è un bambino che va salvaguardato e il Sindaco nella sua relazione iniziale, programmatica, ce l'ha rappresentato, richiamando delle attiività che sono in campo, richiamando dei progetti che stanno trovando una loro attuazione e conclusione, che vanno rivisti, secondo quello che è il nostro progetto di governo della città, vanno incardinati in quello che è il nostro progetto di governo della città, non gettiamo niente! E' una relazione chiara, una relazione che ha permesso a tutti quanti, maggioranza e minoranza, di partecipare oggi in questo dibattito, differito rispetto a quello della volta scorsa, accogliendo appunto la proposta di differimento. Sulla relazione, perdonatemi un ultimo atto, facente parte dell'opposizione, ho letto la relazione conclusiva di fine mandato, non so quanti colleghi consiglieri si sono tolti quest'ultimo compito ingrato di leggerla. L'ho letta consigliere Pannone, consigliere Giacco, ancora una volta quale ex consigliere di opposizione devo dirle che è scarna, è foriera, non dice la verità: di non aver raggiunto alcun obiettivo e forse in qualche caso millanta un credito che non è dovuto a questa ex composizione di maggioranza, che è stata messa in quei banchi a seguito delle elezioni amministrative che ci vede appunto cambiare il ruolo, perchè Afragola voleva cambiare il passo, i cittadini afragolesi hanno chiesto al Sindaco e alla sua maggioranza di fare una Afragola moderna, di fare una Afragola giusta, civile dove non venga più cercato il parente o l'amico per avere lo svolgimento di una pratica, ma che il cittadino venga garantito nei suoi diritti di avere il servizio pubblico. E' un cittadino che chiederà anche di svolgere il suo dovere alla luce del sole!

Grazie ed in bocca a lupo a tutti.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Boccellino, la parola al Sindaco per la replica.

SINDACO: Questa volta dovrei chiedere io il rinvio, perchè volendo dare qualche risposta, poiché non i sembra il caso, cercherò di enucleare un poco per concetti, per impressioni, poi è chiaro che si rinvia ad altre occasioni, in altre sedi gli approfondimenti specifici, perchè è stata una minestra in cui ci si è messo di tutto, dalle suore allo staff.

Intanto consentitemi di salutare tutti, ci cittadini innanzitutto, di esprimere però una soddisfazione, questo si lo voglio esprimere subito con molta chiarezza, nonostante la fatica e la stanchezza di tutti ormai, la soddisfazione c'è, perchè il livello del dibattito per me è un livello apprezzabile, mi sembra che stiamo in presenza di una discussione seria, di una volontà di confronto sulle cose e, quindi, mi sembra che in qualche modo, per quel che mi riguarda, rispetto all'invito che avevo rivolto, mi sembra che si possa dire che si parte in un modo che può essere apprezzabile che poi ovviamente andrà sviluppato in tutte le sue fasi e in tutti i suoi momenti. Aggiungo l'altra nota di soddisfazione, permettetemela questa di portarvela in questa sede, già l'avete appresa, io l'altro giorno sono stato a Roma in Ministero, con il Viceministro, con l'Amministratore delegato di RFI, con il responsabile per gli investimenti nel Mezzogiorno di RFI, si è convenuto che si rimette in campo la gara per assegnare i lavori per la stazione di Afragola, qualcuno ritiene sia un'ovvietà, a me non pare. Qualcuno ritiene che sia una cosa tutta da verificare, la verificheremo. Intanto, io sono portato a dare una qualche credibilità all'Amministratore delegato di RFI, al viceministro De Luca che, si sa, non è il tipo che parla a vanvera e, quindi, una cosa che mi lascia ben sperare, atteso che in campagna elettorale io ho insistito molto anche su questo tema, addirittura in qualche occasione nei dibattiti pure al TG3 o a qualche altra parte, mi pare Biagio Castaldo che, anche legittimamente ebbe a protestare con chi moderava per dire che non poteva sempre porre questo tema della TAV al centro del nostro confronto. Era inevitabile che fosse così, perchè questo tema era un tema che era andato un po' a morire, come se inconsciamente si fosse acquisita l'idea che questa cosa stava lì, poi si vedrà, se andrà se non andrà. C'è stata anche un'intervista fattami da una giornalista del TG3, Presa Diretta, che mi venivano a chiedere, in qualità di Sindaco di Afragola, cosa era questo scandalo di questa stazione che era stata iniziata, i cui lavori, parecchi milioni già spesi, i lavori stavano lì, in questo stato di totale abbandono da circa due anni, perchè non è che sono fermi da questo febbraio, ma da febbraio precedente e, quindi, io ho sempre ritenuto, storicamente, per l'attività svolta sul nostro territorio, dal momento in cui sono stato eletto nel '96 deputato di questo territorio, non ho avuto esitazione quando sono andato a Roma, mi sono iscritto immediatamente alla Commissione Trasporti, non è che fossi uno che si occupa di queste problematica, come sapete di mestiere faccio altro, però capivo bene che la si giocava la partita di questo territorio, ci ho speso tutto il mio impegno, le mie energie, perchè questo obiettivo fosse realizzato, poi come oramai è mio costume, anche dall'altro Consiglio comunale, diciamo che le cose sono andate così anche ad arenarsi e se oggi si mette in discussione questo tema, consentitemi di dire che per me è motivo di grande speranza e di grande soddisfazione, perchè poi è evidente che tutto ciò di cui parliamo: il PUC, l'area intorno alla Stazione, il grande progetto, l'accordo di programma e tutto quanto appreso, trova la sua molla e la sua sintesi intorno alla realizzazione di questa grande infrastruttura, perchè è evidente che qualora questo non ci fosse tutto cadrebbe, tutto andrebbe rivisitato, ridiscusso, ripensato quindi, non mi sembra una cosa di poco conto, io dicendo questo, mi permetto di dire che rispondo anche al primo intervento, quello di Biagio Castaldo, che mi chiedeva questo tema, mi chiedeva del tema del lavoro sul quale non mi sono soffermato ma è un problema che viviamo tutti i giorni, è una produzione che noi possiamo cercare di realizzare attivando dei meccanismi, certamente non è che possiamo immaginare di assumere le persone in aziende più o meno partecipate o municipalizzate.

Poi, un'ultima annotazione a proposito dei miei compagni di viaggio, perchè ogni tanto vedo che vengono citati, la maggioranza, che appaiono sereni, ma in realtà non lo sono. Io penso che guardate questa è una buona regola in politica, le buone intenzioni io non le ho mai considerato, non fanno parte della dinamica politica, anzi di buone intenzioni sono lastricate le vie dell'inferno. Io penso che più che le buone intenzioni contino i fatti, la convergenza sulle cose da fare, gli impegni che si assumono e su questo io devo registrare, da parte della maggioranza una capacità di sostegno anche all'azione difficile e complessa che io sto già sperimentando nella sua complessitò, quella complessità di cui parlava il consigliere Giacco che è complessità dell'Amministrazione che richiede sul piano politico una forte coesione e un indirizzo politico convergente e molto chiaro. Chiedo scuso al consigliere Caiazzo per la mia impreparazione giuridica, cercherò di prendere qualche ripetizione questa estate, però nel contempo lo invito a leggere il Regolamento comunale dell'organizzazione degli Uffici e dei Servizi che attribuisce al Sindaco della nostra città, del nostro Comune, la facoltà di indicare i componenti del nucleo di valutazione che si sono puntualmente insediati.

Altra cosa, i bilanci comunali, la GESET, l'area PIP. Sull'area PIP, sempre il consigliere Caiazzo dice che c'è una certa insensibilità verso questo polmone produttivo della città, perchè nulla si dice in questa direzione. Io ho detto che qua dobbiamo fare una riflessione, perchè a proposito di sensibilità o meno, non gli sfuggirà che gli edifici dove oggi sono allocati i servizi comunali erano gli edifici destinati al centro servizio per l'area PIP, di cui è stata cambiata la funzionalità, questa è un'insensibilità che non può attribuire a me quindi, rispetto a questo siamo di fronte ad un fatto, io l'ho detto in più sedi, in più occasioni, noi non possiamo immaginare che lo sviluppo Afragola sia sempre e solo quello di un'attività di centri commerciali. Io penso che noi dobbiamo fare una riflessione seria su come promuovere lo sviluppo delle attività produttive, artigianali, imprenditoriali della nostra città e non limitare solo al segmento commerciale- centro commerciale, quello che è anche lo sbocco possibile per i nostri cittadini e, soprattutto, per i nostri giovani che avvertono molto la necessità di un orientamento in questo senso.

Al consigliere Baia, rispetto al quale io ho detto, in omaggio al fatto che non ignoro quello che è avvenuto prima, questo mi è stato anche sollecitato, negli interventi di Giacco e di Pannone, io non penso che si parta da zero nelle cose, nella storia c'è sempre qualche cosa di cui prendere atto, poila si può interpretare in un modo, in un altro, ma certamente è difficile vedere un pezzo di storia come un buco nero totale, qualcuno dice che pure le pagine più nere della storia, in una pagina filosofica, rappresenta un momento di avanzamento del percorso dell'umanità.

Poi, è chiaro che una cosa è il giudizio, la valutazione generale che si da di un episodio, di una vicenda politica amministrativa e altra cosa è quello che quella vicenda politica amministrativa ha prodotto. Ha prodotto una serie di cose rispetto alle quali ci sarà una valutazione di merito rispetto alla quale alcune cose potranno essere riconosciute e altre no. Non è nel nostro spirito questo, tanto è vero che già nella mia relazione, per quanto ricca di informazioni necessarie, alcune cose sono state dette in questa direzione e, quindi, penso che bisogna prenderne atto.

Così come il cimitero, è stato posto in più interventi, ho detto con molta chiarezza che l'esigenza mi pare incontrovertibile che ci sia e, quindi, noi l'assumiamo anche noi come obiettivo da realizzare. Su questo mi pare che il consigliere

Giustino ha riposto in modo molto puntuale, c'è stata questa vicenda così, gestionale, che ha avuto la sua produzione in campagna elettorale, Pannone dice che la campagna elettorale è stata impeccabile, insomma però c'è stata tanta produzione in campagna elettorale. E, in questo caso, forse era anche una produzione sulla quale ci si poteva fermare un attimo a riflettere. Comunque c'è stata questa revoca, noi siamo dell'idea che bisogna andare nella direzione dell'allargamento del cimitero, di un'offerta del servizio più adeguata, ovviamente anche questo va ponderato, commisurato, perchè mi risulta che anche risulta questo progetto del cimitero c'erano state varie ipotesi, varie fasi, vari dimensionamenti che erano stati ipotizzati, quindi vedremo con molta attenzione la questione e cercheremo di dare una risposta ai cittadini rispetto alle loro esigenze.

Quindi, ringrazio pure Giustino delle cose che ha detto, anche delle esegesi che ha fatto della mia relazione, che certamente ha arricchito gli spunti che avevo proposto alla vostra attenzione.

Come pure ringrazio il capogruppo del PD che ha voluto sottolineare l'autonomia della mia facoltà decisionale, rispetto alle decisioni importanti che riguardano Afragola, questa è una cosa che è stata ribadita in tante sedi, è una condizione che io ritengo di garanzia per tutti, l'ha richiamata Concas, lo ringrazio di questa sottolineatura che ha fatto nei mie confronti. Così come ringrazio anche il consigliere Manna per le parole che ha detto, anche delle precisazioni che ha fatto anche rispetto alla natura di questa maggioranza, che non è una maggioranza rabberciata, ma è una maggioranza che nasce da un suo percorso che poi ad un certo punto si è incrociata con la disponibilità che mi è stata chiesta e rispetto alla quale abbiamo costruito un percorso ulteriore, successivo, nuovo in questo senso, ma dentro delle coordinate che erano politico-culturale, coordinate di impostazione progettuale più che politiche in senso tradizionale, cioè con riferimento agli schemi: destra-centro-sinistra. Schemi questi, oggi per certi versi superati perlomeno nella pregnanza semantica che questi termini ancora hanno o in parte hanno perso e, quindi, è soprattutto sul progetto che abbiamo mostrato e per il quale ci siamo spesi che si è cementata questa maggioranza e coloro che vi hanno aderito.

Al consigliere Giacco, di cui ho apprezzato l'impostazione, anche perchè ha cercato di concettualizzare alcune cose, è uno sforzo sempre apprezzabile al di là dei riferimenti specifici che pure ha presentato, però quando si fa questa distinzione che teoricamente è impeccabile tra programmazione e gestione e si fa la distinzione per dire: va bene noi abbiamo programmato tutto quello che si poteva programmare, abbiamo scritto il libro dei sogni, poi se non si è fatto o perchè la dirigenza non era adeguata (fatto curioso, visto che la dirigenza è stata incardinata tutta quanta da voi precedente maggioranza) oppure si dice che l'Italia è il paese della burocrazia. Questo è vero, le procedure burocratiche sono complesse, le persone vivono una condizione di difficoltà, non hanno i soldi per poter rispondere, però ciò non ci esime da fare tutto ciò che dobbiamo fare.

Le pratiche della 219, noi le dobbiamo fare, poi se al cittadino non è decaduta la sua facoltà, oppure non ha più interesse, vuol dire quelle risorse, una volta accertato che, possono poi diventare o essere disponibili in misura diversa, non lo so, se si verifica, la premessa è verificare, poi andiamo a discutere del dopo. A proposito delle case degli abusivi, cosa farà, come ci comporteremo quando arriverà, intanto noi cerchiamo di mettere le premesse giuste, cerchiamo di creare le condizioni migliori possibili, cerchiamo di pulire il terreno da tutte le confusioni, quando meno, che ci sono e dopo che questo processo è stato fatto e sappiamo qual è il punto nel quale ci troviamo, quali sono le disponibilità che abbiamo, quali sono i soggetti rispetto ai quali possiamo o dobbiamo interfacciarci o meno, a quel punto un'Amministrazione è in grado di trarre ulteriori informazioni e assumere ulteriori decisioni. Questo in riferimento alla 219, ma gli spunti offerti da Giacco sono molteplici e meritevoli di attenzione, questo era sicuramente uno dei temi che era stato sollevato, l'altro sui fondi TAV. Anche qua, nel 2008 Afragola ha ricontrattato tutto, merito a chi lo ha fatto, abbiamo avuto delle risorse in più, però ci sono due fatti, due riflessioni a cui non si può sfuggire, la prima è l'utilizzo di queste risorse, non è si può dire che abbiamo pensato alla scuola S. Marco, alla Galleria Santa Chiara, nel 2008 se si è ricontrattato in cinque anni qualcosa si poteva fare, poi, diventa ancor più imbarazzante dire: “va bene, però lo abbiamo fatto su altro, perchè sempre Afragola è!”. Si, sempre Afragola è. Non possiamo aprire un dibattito, ma poi lo approfondiremo, Giacco consentimi l'accordo è vincolante, è l'allegato 1, l'accordo dice: Scuola materna elementare, Parco attrezzato di prima fase sulla Galleria Santa Chiara, interventi di viabilità nel rione S. Marco, recupero urbanistico del rione S. Marco, questo dice, non dice altro. Se poi prendo una parte e inizio a vedere che giorno per giorno aumenta sempre di più, di queste risorse spostate su altre cose, altre scelte, è qualcosa che non torna! E' un quadro che non torna! Né si può dire: quell'obiettivo voglio realizzare nella mia città, quel quartiere voglio risanare, perchè è un quartiere che è stato ferito, penalizzato e che ha oltre a queste tante altre problematiche, allora io utilizzo le risorse che ho per realizzare un piano di riqualificazione seria, per esempio, del quartiere San Marco e l'impegno lì i soldi, li impegno lì. Questo un tema, se rispetto a questo ci sono cose che per certi versi, come tu stesso mi hai segnalato, avviato, prospettato, imbastito, allora io ti consulterò più frequentemente, per avere anche una maggiore ricchezza di informazioni che certamente non fanno mai male.

Ringrazio Botta pure per il riferimento al valore identitario, alla storia, al riferimento culturale ed artistico della nostra città, un'altra dimensione che dobbiamo riscoprire che è legata anche questa alla programmazione culturale, ma anche al modo come si interviene nel tessuto urbano della città, perchè il modo come si interviene in un tessuto urbano della città risponde ad una visione, ad una filosofia delle cosa, ad un modo di intendere quella che è l'identità di un luogo e come quella identità sia legata alla propria storia, alla propria cultura, alle proprie tradizioni, alle proprie presenze anche storico-culturali ed artistiche che ad Afragola ci sono e che vivono una condizione di degrado e di abbandono notevole.

Infine, vengo alla contro-relazione di Pannone si è molto dilungato un po' su tutti gli argomenti, toccando un po' tutto, con un riferimento iniziale che, confesso, non ho capito bene, al condizionamento, di che tipo, di che natura, spero questo possa essere meglio specificato, perchè sono argomenti che è bene si parli chiaro. Certo, rispetto a quell'episodio che capitò nelle Salicelle, molto brutto, uno degli ultimi brutti episodi per i quali Afragola è rimbalzata all'attenzione dell'intero paese con i TG nazionali, un bruttissimo episodio, certamente per conto mio mi sono permesso di dire che era qualche cosa che non impegnava me ma ero certo che non impegnasse nemmeno la mia controparte, era qualcosa del quale tutto il ceto politico Afragolese responsabile, serio ed onesto, si sarebbe tenuto bene alla larga e avrebbe ben stigmatizzato, come abbiamo stigmatizzato in quell'occasione. Per il resto Pannone fa continuamente riferimento alla necessità di dire la verità. Ora, la verità è un parola grossa, impegnativa che in politica è anche pericolosa a volte ribadirla troppo, perchè poi ognuno ha la sua verità.

Un po' di acredine quando dice: noi andremo a verificare i dirigenti, le concessioni, etc., erano cosa che sarebbe stato bene fare per tempo, piuttosto che ricordarsene adesso, se non lo sottolineo io, non so se sia il caso che sia lui a sottolinearlo. Come pure, quando qualcuno della maggioranza Pannone, le assicuro, quando ha qualcosa da dire lo dice da se, non ha bisogno dell'interprete. Quindi, il Sindaco ascolta e risponde, non è che fa finta di niente, sotto questo aspetto penso che occorre recuperare una condizione di maggiore serenità e di disponibilità vera al confronto e al dialogo, evitando di far baluginare cose che di cui non si capisce nemmeno bene nemmeno il significato. Sul grande progetto, io ho insistito, perchè è così a proposito di verità! Non c'è un documento che assegna ad Afragola nessuna somma particolare, ma c'è nell'accordo procedimentale TAV, firmato dal Sindaco Nespoli con RFI la citazione di questo grande progetto e dei 65 milioni di euro o no? Ci sta, la siete andati a leggere, l'avete votata a giugno 2012? Allora, Afragola non aveva avuto i soldi in mano, per fortuna, consentitemi la battuta. Il grande progetto europeo di Afragola, dell'area intorno alla stazione, era uno dei 20 grandi progetto europei che ora sono diventati 19.

Lo vogliamo fare questo punto e a capo, così io non lo dico più? Io non lo dico più.

L'accordo di programma si doveva fare due mesi dopo il protocollo d'intesa, il protocollo di intesa è stato firmato a settembre, l'accordo di programma si doveva fare a novembre, non stavamo in campagna elettorale. A novembre Afragola e la Regione doveva fare l'accordo di programma che dava attuazione al protocollo d'intesa, per recuperare quei 65 milioni, atteso che questo fosse niente, già è grave che uno si mette nell'ottica di andare a recuperare i soldi già è grave, ma che poi dovendo fare l'accordo di programma per recuperare non lo fa, è ancora più grave, né possiamo dire che i soldi stanno là e ce li andremo a prendere. Io andrò da Caldoro a bussare e a chiedere, però ce li deve ancora dare, dobbiamo ancora vedere, verificare se come quando e in che modo noi andiamo a recuperare questa partita, mi auguro che sbloccando, come mi auguro, il tema stazione, tutti si sentiranno maggiormente corresponsabilizzati, le istituzioni sovra comunali a dare tutto l'apporto che devono dare in materia di ulteriori collegamenti, in materia anche nostra, perchè in quel famoso accordo procedimentale al punto 8 c'è segnato che noi dovevamo fare una variante urbanistica per consentire, entro 180 giorni, a partire dal 22 giugno, quindi per febbraio si doveva fare.

Noi siamo dell'avviso che abbiamo un percorso non facile davanti, mi rendo conto, ma non possiamo accettare, sia in riferimento all'abusivismo che in riferimento ai vuoti operativi che si creerebbero con Afragol@net, come da qualcuno è stato detto, io ho detto che con Afragol@net noi siamo di fronte ad una strettoia di carattere legislativo, il nostro interesse non è buttarla a mare, perchè non abbiamo intenzione di buttare a mare nessuno, perchè ovviamente nel Comune torna utile avere del personale, però questo giocattolo è stato costruito in un modo che certamente non è il migliore possibile, non è quello che ci mette nelle condizioni migliori possibili per affrontare questa strettoia legislativa, questo pure bisogna dirlo, bisogna saperlo. Quindi, dico questo perchè non è che poi si può ogni volta giustificare l'esistente “ora è così” oppure “quelli le case le hanno fatte” il problema non è questo, il problema è che noi dobbiamo dare un ordine alle cose, quel problema degli abusivi, oggi questo problema del personale, inquadralo dentro una logica, dentro un ordine, dentro una visione e dentro una programmazione, come diceva Giacco, deve rendere il Consiglio comunale, la Giunta per gli indirizzi che da la Giunta, la deve rendere assolutamente protagonista attiva, positiva, dei processi di governo del territorio e delle strutture comunali che afferiscono alla competenza della Giunta e del Consiglio.

Io sono persuaso, nonostante le difficoltà siano molte, nonostante l'esistente sia quello che è cioè improntato ad una condizione di disordine e di anarchia spesso quasi patologica, io sono persuaso che lo spazio per portare avanti questo percorso c'è, d'altra parte se non ne fossi stato persuaso non mi sarei reso nemmeno disponibile a candidarmi, però oggi la mia persuasione è dotata di maggiore consapevolezza, perchè inizio ad acquisire sempre più elementi, capisco le difficoltà, capisco gli ostacoli, i veti, gli impedimenti che si frappongono lungo il cammino, però capisco pure che c'è una determinazione da parte di questa Giunta e di questa maggioranza politica e capisco anche la posizione di chi governa e di chi tra i banchi del Consiglio svolge l'azione di controllo e di verifica rispetto alla controparte che governa, questo spazio oggi mi sembra che ci sia, che ci possa essere.

Io concludo chiedendo anche una manifestazione di adesione alla mia relazione, attraverso un voto e concludo con l'auspicio che alla ripresa tutte queste discussioni fatte, possano incanalarsi in un alveo positivo di confronto dove ciascuno dimostrerà quello che vale e ciascuno dovrà confrontarsi con le proprie possibilità, con le proprie potenzialità e soprattutto, con i propri risultati. Grazie

PRESIDENTE: Grazie Sindaco, poniamo in votazione il capo: Linee programmatiche di mandato quinquennio 2013/2018 del sindaco on. Domenico Tuccilo, per appello nominale.

Sindaco On. Domenico Tuccillo (si), Concas Vincenzo (si), Boccellino Giovanni (si), Manna Camillo (si), Di Lena Gennaro (si), Giustino Gennaro (si), Petrellese Nicola (si), Montefusco Biagio (si), Perrino Nicola (si), Di Mauro Carmine (si), Porroni Nunzia (si), Botta Raffaele (si), Boemio Antonio (si), Pecchia Mauro (si), Tuberosa Giovanni (si), Falco Raffaele (si), Pannone Antonio (no), Baia Aniello (no), Fusco Raffaele (no), Giacco Camillo (no), Caiazzo Antonio (no), De Stefano Vincenzo (a), Castaldo Biagio (no), Acri Cristina (a), Bassolino Tommaso (a).

Le linee programmatiche vengono approvate con 16 voti a favore, 6 voti contrari, 3 assenti.

 

Alle ore 16.20 si conclude il Consiglio comunale, vi auguro una buona serata e una buona vacanza, i lavori riprenderanno nel mese di settembre, grazie.

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